PARALIZZATA

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Veronica Pov's
Ero lì a fissarlo negli occhi....
Non poteva essere davvero lui...
Quando pronunciai il suo nome attirai l'attrazione del ragazzo dai capelli rossi e anche degli altri...ma lui non rispondeva.
Si limitava a guardarmi con stupore senza emettere suono e tutto sembrava intorno a me privo di voce. Silenzio.....
Pietrificata, sì totalmente pietrificata, immobile.....fino a quando non sentii una mano che mi tirava per il polso e vidi Yui che disperata cercava di farmi andare via..non sapevo cosa fare sentivo solo quel gran silenzio che intorno alla mia testa si faceva strada come per chiudermi in una boccia di vetro, dalla quale all'interno non ti era permesso sentire niente.
Yui si voltò e sempre tenendomi per mano cominciò a correre, un ragazzo dai capelli rossi più o meno uguale all'altro le si mise davanti bloccandole il passaggio.
Allora Yui cominciò a correre in direzione del mare cercando di aggirarlo ma invano...
Yui non riusciva a passare e continuava a provarci finché non mi venne in mente un ricordo, il ricordo di quando ero bambina,un ricordo che avrei preferito non avere....Yui nel frattempo aveva un'espressione in volto che era un misto tra il pianto e la rabbia, un'emozione molto forte, e come tutte le emozioni molto pericolosa, (ATTENZIONE:quando decisero di spostarsi dal punto così bene in vista della spiaggia, andarono sopra una specie di precipizio che andava sul mare dietro una roccia)e allora Yui fece quello che non mi sarei mai aspettata facesse, sempre tenendomi per mano, saltò. Saltò da quel precipizio, portandomi con lei.
Io, io sentii solo le voci degli altri che urlavano, ma non dalla tristezza, bensì rimproverandola, dandole degli ordini, e allontanandosi dal bordo.
In quel preciso istante una lacrima scese dal volto di Yui, la quale chiuse gli occhi e mi disse:
"Scusa, non volevo succedesse questo. Mi dispiace" e io con la più totale calma le risposi:"Tranquilla, ma non finirà così".
Stavamo cadendo quando mi accorsi che saremo cadute in mare e così fu, ma con mio grande stupore mi accorsi che Yui non sapeva nuotare. Subito la afferrai da dietro per le braccia cercando di portarla in salvo e nuotai, nuotai e continuai a nuotare. Raggiungendo la riva. Lì mi accorsi che non era svenuta. Già perché piangeva ancora. Subito aprì gli occhi e questa volta ero io a difendere lei, che cercava di rialzarsi, mentre gli altri che si erano limitati a guardare la scena ora si avvicinavano. Io mi alzai e li guardai con uno sguardo del tipo andatevene. "Ora ti ci metti anche tu? Sarebbe un peccato rovinare quel tuo bel faccino, lo sai bitch-chan?" disse il rosso con il cappello. Subito sentii una voce familiare "Fermi"diceva questa voce, ma senza farmi scorgere se la persona che parlava fosse la persona a cui stavo pensando.
" Perché? "domandò un altro ragazzo dai capelli viola con un orsacchiotto in mano, suppongo si trattasse di Kanato. " Posso fare quello che voglio con Yui"disse l'altro ragazzo con i capelli rossi."Portate Veronica con noi, ma non osate farle del male"concluse.
Portarmi via?
"Sembra che avremo un altro ospite a casa insieme alla bitch-chan" disse sorridendo quello col cappello. Subito dopo non ricordai più niente, so solo che vidi buio, e che la testa mi girava, ma non ricordo nient'altro.

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