UFFICIO

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I fatti riguardanti quello che lo specchio mostra a Veronica verranno narrati in prima persona

Mossi lo sguardo verso l'entrata argentata che conduceva alla mia stanza

Guardai piano il grande orologio appeso al muro e sentii qualcosa muoversi dentro di me

Era ora, lui sarebbe arrivato in pochi minuti

Mossi le mani vicino ai miei fianchi per darmi la forza necessaria per alzarmi dal letto e cominciai a nuotare verso la porta

Non si sarebbe mosso lui per venirmi a trovare, dovevo essere io a farlo

Con sguardo assente uscii dalla mia stanza e percorsi l'infinito corridoio che conduceva al suo ufficio

Non ci era permesso visitare i suoi alloggi privati... ora più che mai

Vidi la stessa domestica che prima mi aveva avvisato dell'incontro fare da guardia all'enorme portone che conduceva ai suoi uffici

Appena mi vide sorrise imbarazzata spostandosi da parte per permettermi di entrare

Varcai quella grande soglia che da tempo spaventava ed intimoriva ogni abitante di questa dimora e diressi lo sguardo verso la grande sagoma che mi si ergeva davanti

Era lui, era qui

"Siediti" sentii quelle parole pronunciate in un modo così calmo e freddo e feci quello che mi era stato detto

"Sono appagato del fatto che tu abbia accettato di ricevere la mia visita nonostante gli ultimi avvenimenti"

Non risposi ed alzai gli occhi nella sua direzione

Come poteva definire quello che era successo in queste semplici due parole?

"Ora dovrò avvisarti e farti prendere luogo di quelli che saranno i cambiamenti che tutti noi dovremo affrontare" disse girandosi verso di me e puntando i suoi occhi dorati verso i miei

Si avvicinò ulteriormente e continuò col suo discorso

"Da oggi in poi dovrai progredire con i tuoi studi, inoltre ci saranno una serie di addestramenti ai quali sarai obbligata a sottoporti. Quello che è successo non dovrà essere divulgato al di fuori di queste mura. Prenderai posto nella tavolata principale d'ora in avanti e renderai alla perfezione tutte le maniere che fin dalla nascita ti sono state insegnate" concluse

Non risposi, tenevo lo sguardo basso sentendo la pressione che il suo esercitava su di me

Non c'era modo di opporsi a quello che ordinava

"Ora che hai preso conoscenza di quelli che saranno i tuoi doveri puoi lasciare la stanza" disse poi

Aveva... aveva già concluso? Non doveva aggiungere nulla riguardo quello che aveva avuto luogo solo due giorni fa?

Strinsi le mani e le premetti stringedole assieme

"E..." accennai chiudendo gli occhi e poi alzandoli nella sua direzione

"E la mamma?" Chiesi titubante

I suoi occhi perforarono il mio intero essere lanciandomi uno sguardo più freddo di quello che sentivo dentro di me

"Mamma?" Chiese lui

"M-mia madre" dissi io

"... è morta, questo lo dovresti sapere meglio di chiunque altro" rispose secco

Quasi sentii il mio cuore cadere a questa sua affermazione

"Non... non ha intenzione di fare nulla?" Chiesi nuovamente

"Ho già provveduto a far seppellire il suo corpo, penso che questo possa ritenersi sufficiente" rispose

Sentii il mio battito cardiaco accelerare a questa sua risposta e gli occhi cominciare a bruciarmi

"Non... ci sarà alcuna cerimonia?"

"Non lo ritengo necessario"

"Ma, a proposito di questo..." aggiunse lui percorrendo il tavolo che ci separava ed arrivando ad un metro di distanza da me

"Ho qualcos'altro che necessito di trattare con te" disse mentre la sua voce assumeva un tono molto più profondo

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 02, 2018 ⏰

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