PREDETTA

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Mi ritirai nei miei passi sconvolta da quello a cui avevo appena assistito
No... non avrei vissuto una seconda volta questo macabro spettacolo

I ricordi facevano male... il sapere come sarebbe andata a finire mi fermava dallo guardare nuovamente nello specchio d'acqua

Ma il sapere era vago... le immagini nella mia testa offuscate

L'unica cosa chiara era il dolore che provavo nel petto, una stretta morsa che mi faceva soffrire e contorcere dal dolore

Ma dovevo sapere... dovevo ricordare... e l'unica cosa a cui potevo interpellarmi era questa misteriosa fonte d'acqua che, comparsa dal nulla, mi mostrava ciò a cui un tempo avevo già preso parte

Mi diressi tremante nuovamente verso la superficie e ricominciai a guardare

Erano spietate... terrificanti... orribili...

Non ricordavano nulla di quello che un tempo erano

Una sagoma emergeva prevalentemente dalle altre... più cattiva... senza scrupoli

Con i suoi lunghi artigli affilati mieteva le sue vittime una dopo l'altra e rideva... eccome se rideva... quasi si soffocava dalle macabre risate che uscivano e trasparivano dalle nere fauci

Si dirigeva a gran velocità verso una piccola forma in mezzo alle strutture che stavano ormai crollando

Una bianca sirenetta si guardava intorno confusa e disorientata

Urlava il nome di sua madre cercando di trovarla in mezzo a tuttele persone che, senza accorgersi di lei, la spingevano e la urtavano pur di portarsi in salvo

Chiamava a gran voce facendo trasparire paura da quei suoi grandi occhi azzurri come le cristalline acque del mare

Nuotava disorientata verso le urla che riteneva più familiari fin quando una mano non afferrò il suo braccio cominciando a tirarla nella sua direzione

La piccolina era spaventata e cercava di liberarsi dalla presa fino ad accogersi che non era la presenza che l'aveva afferrata a ricostruire una minaccia

Occhi blu come l'oceano la guardavano, capelli talmente belli e luminosi da far incantare le persone solo guardandoli
Una pelle perfetta, dei tratti perfetti e talmente dolci da sembrare surreali

La bambina cominciò a scappare con quella magnifica creatura che lasciava fuoriuscire così tante buone intenzioni

Scapparono veloci in mezzo alla folla cercando un posto sicuro dove andare a ripararsi

Trovarono un piccolo riparo a cui fare appello e vi si nascosero dentro per placare, anche se momentaneamente, quella furia che fuori incombeva

"Resta qui nascosta, vedrò di trovare un passaggio sicuro per portarci in salvo, d'accordo?" Disse la bellissima donna dai capelli verde acqua ed attraversati da bellissime sfumature color turchese

La piccola annuì impaurita e si nascose dietro una delle tante colonne

Aveva paura, non sapeva perché tutto quel putiferio che stava incombendo fuori da quellemura si stesse riversando proprio sulla popolazione di atlantide, una civiltà pacifica e benevola che mai a nessuno aveva trascurato riparo e conforto

Perché stava accadendo tutto questo? Perché le famose creature che da tempo facevano parte delle storie per tenere a bada i bambini ora stavano massacrando gli stessi insimee alle loro intere famiglie? Perché nessuno faceva qualcosa per fermare tutto questo?

Le domande che la ragazzina si poneva furono placate da delle forti urla che, disperate, lamentavano la presenza della mala sorte di uno sciagurato che aveva incontratola morte

La sirenetta si voltò verso quella direzione e lì notò lo sguardo che sempre verso di lei era stato indirizzato

Il capo di quella terribile stirpe concentrava la sua attenzione su quella creatura indifesa che davanti ai suoi occhi si ergeva

Sorrise diabolicamente prima di dirigersi impaziente verso di lei

La piccola si voltò e provò a scappare ma una presa stretta la fermò spingendola e facendola precipitare addosso al muro

Le prese il collo forzandovi la stretta presa e le sussurrò con velenose parole: "Non pensavo di trovare te, ma forse non è una così spiacevole sorpresa... quando tu, piccola lurida e ripugnante creatura sarai eliminata nulla potrà impedirmi di arrivare a lei..."

La mano sinistra dell'orribile mostro si caricò puntando verso il collo della bambina che intanto cercava disperatamente di liberarsi

Si dimenava, cercava di combattere per la sua vita senza riuscire a staccarsi da quella salda presa

" Addio..." disse l'essere sferrando il suo colpo

Una fortissima corrente precedetta l'impatto prima di rivelare qualcosa che nemmeno la strega si sarebbe aspettata

La donna che prima aveva cercato di portare in salvo la bambina aveva accolto il colpo all'interno del suo ventre mentre una scia di sangue si diffondeva all'esterno della sua bocca

L'orrido essere aveva colpito il bersaglio sbagliato a suo prezzo

L'arto che aveva trafitto la donna aveva cominciato a dissolversi e l'essere aveva dovuto staccarsi ed allontanarsi per preservare il resto del suo corpo

La donna cadde leggera comeil vento lasciandosi trasportare dalla forza della corrente fino a toccare la pavimentazione in parte distrutta

Nessun movimento, priva di vita toccava il fondale

"M-... MAMMA!!" urlò la piccola buttandosi tra le braccia della madre

"Oh beh, un'altra sorpresa inaspettata ma piacevole devo dire" disse la strega sorridendo e ridacchiando ignorando il dolore pungente che le segnava la perdita di uno dei suoi arti

"Tu... tu l'hai...u.."

"Uccisa? Hahaha, non hai ancora realizzato la cosa? Hahaha doveva morire ed io ho provveduto a questo, se non avesse dato ascolto a quel suo ripugnante lato benevolo a quest'ora sarebbe ancora viva, non trovi?"

"Tu..."

"Non ti preoccupare, la rivedrai presto... e ricorda, salutala tanto da parte mia" disse volgendosi verso la ragazzina che guardava il vuoto mentre, sconvolta, stringevanal petto la madre

"Tu... TU! L'HAI UCCISA!" Urlò a pieni polmoni verso la scura sagoma

Un potente urlo fuoriuscì dalle labbra di lei lasciandoche la rabbia avvolgesse qualsiasi traccia di ragione, lasciando che il suo odio appena formato sfogasse la sua disperazione

Il mare tremò e il gelo cominciò a correre verso l'assassina

Il ghiaccio avvolse qualsapiasi cosa attorno a sé

Le creature marine di tutto l'oceano impazzirono in quello stesso istante sfogando le stesse urla di dolore che usciva dal corpo della piccola fanciulla

Il freddo distrusse tutto, avvolse persino l'oscurità costringendo gli invasori a ritirarsi dinnanzi a quello spettacolo, così spettacolare e terrificante da cancellarne certe solamente manifestandosi

Lì, in quello stesso momento, IL potete si era manifestato per la prima volta dando via alla sua prima furia, incontrollabile ed instoppabile
Lì, la piccola che aveva perso la madre aveva dato solo un assaggio al nemico di se stessa

La bambina predetta... Veronica

DIABOLIK LOVERS- LA SIRENA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora