LA VOCE

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Un'altra voce si aggiunse alle altre, una voce più profonda... quasi ipnotica

Un po' roca e molto, molto calma..
Mi stava chiamando, chiamava dolcemente il mio nome

Era così rassicurante che non mi accorsi neppure dei flebili ed incerti passi che stavo cominciando a percorrere verso quell'entità che dal nulla era sbucata

Ma

Man mano che mi avvicinavo potevo sentire, sempre più chiaramente, un brutto ed oscuro presagio farsi strada nella mia mente

Qualcosa mi diceva di non avvicinarmi ulteriormente

E così feci

Mi fermai continuando a guardare quella direzione fin quando non notai uno specchio che si formava davanti ai miei occhi

La stessa bambina che prima avevo visto nello specchio ora era seduta a testa china su un letto, non si muoveva, il suo sguardo era perso nel vuoto ed il suo volto non lasciava trasparire alcuna emozione

Sentivo.. sentivo una sensazione di freddo avvolgerla
Non c'era calore vicino a lei
Non c'era calore dentro di lei
Persino il suo cuore era freddo... freddo come il giacchio

La bambina diresse lo sguardo assente verso la porta dopo aver sentito un leggero bussare

Una domestica era appena entrata nella stanza e, con voce docile e gentile, avvisava la piccola che il pranzo era servito

Lei non rispose, restava ferma a non fissare il nulla

Restava immobile

La donna accennò qualche altra parola per convincere la giovane, ma nulla sembrava smuoverla

"I-il signore i-insiste perché voi mangiate qualcosa... davvero... venga a mangiare qualcosa signorina, le... le farebbe bene..."

"No"

Rispose la piccola

Non c'era gioia nella sua voce... non era rimasto più nulla

Nel suo cuore... c'era lo stesso dolore che ora io sentivo, c'era la stessa confusione che avvolgeva i miei pensieri, ma una cosa era differente da quella che provavo

Mentre io sentivo paura e rimorso, lei provava delusione, ribrezzo, disprezzo e rabbia

Un odio profondo... un odio che doveva ancora completamente formarsi ma che già c'era

"D-d'accordo... ah... giusto... ancora una cosa signorina... lui tornerà a breve, insiste per incontrarvi di persona il più presto possibile..."

Qualcosa si mosse in quello sguardo

"B-bene, allora io vado... arrivederla signorina"

Disse la domestica chiudendo la porta

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