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Veronica Pov's
Non avrei dovuto dire che erano stati bravi....apparte Shu e Reiji che erano riusciti al primo tentativo, gli altri, che ci avevano messo un po più di tempo ad imparare, ora mi stavano guardando male...
E basta guardarmi così!
"C-che c'è?" chiesi io
"Ti credi così brava da poterti prendere gioco di noi?" mi chiese Subaru.
"Eh?" feci io, che a prenderli in giro non ci avevo mai pensato.
"Ma chi ti credi di essere?" disse Kanato. Si avvicinò all'improvviso a me, ora mi era praticamente davanti
Io feci un passo indietro.
Loro continuavano a dire che non dovevo fare la presuntuosa, che dovevo portar loro rispetto, ma quale rispetto se hanno frainteso?!
"Io non vi stavo prendendo in giro!" urlai.
Loro si fermarono, si girarono ed ognuno andò per la sua strada, proprio non riuscivo a capirli, e io che avevo solo fatto loro un complimento
Che ai vampiri non piacciano i complimenti? Boh, e che ne so
"Lasciali perdere" mi disse Shu
Io lo guardai e subito dopo distolsi lo sguardo.
Lui se ne andò.
...

Mi diressi verso Reiji e gli chiesi come avrebbero fatto loro con i mostri se non avevano un arco come il mio.
"A noi bastano le frecce, di archi ne abbiamo abbastanza" rispose lui. "Sì, ma, le frecce basteranno?" chiesi io.
"Se non te ne sei ancora accorta, quello è un cesto magico (ATTENZIONE: il cesto in cui erano tenute le frecce era un cesto magico) e quindi fa sì che le frecce siano infinite, o almeno, di grande numero" rispose lui
Era evidente che non c'erano frecce infinite lì dentro.
Ed i mostri erano tantissimi.
Veramente tantissimi.
E soprattutto facevano un gran baccano. Subito sentii urlare ed immediatamente corsi verso la finestra. Una donna, no, una cameriera stava scappando e tre mostri la stavano inseguendo.
"Dobbiamo aiutarla!!!" gridai io.
Mi girai per trovare un'uscita e mi accorsi....che un'uscita non c'era, la stanza era priva di porte
O almeno di porte che riconducessero all'esterno.
"Da dove si esce?" chiesi io che ancora mi agitavo perche volevo subito salvare la donna che ancora stava urlando dalla paura
Tutti quanti, tutti
Abbassarono la testa
E si ammutolirono
Io cercavo uno sguardo
Una,......una speranza
Che saremo riusciti a salvare quella donna.
Quella donna
Che ancora urlava....
"Dobbiamo salvarla!!" urlai
"Non si può salvare tutte le persone che si trovano in difficoltà" mi rispose Reiji a bassa voce, ancora tenendo la testa bassa, come stavano facendo gli altri.
"Ma noi!" cercai di ribattere
"Non si può!" mi urlò Ayato fissandomi improvvisamente
"Quella donna ha bisogno di aiuto!!" ribattei
"Ora basta!!" mi zittì Subaru
Io mi bloccai
"Abbiamo detto di no!! E basta!" urlò. Io ero ammutolita.
Come potevano lasciare morire qualcuno che si trovava in difficoltà quando loro potevano e sapevano come aiutarla?
Ero..........ero sconvolta
Sentivo ancora le urla della donna...poi....silenzio......ed infine delle urla strazianti di dolore che mi ripercorrevano la mente.
Trascinandomi in un buco, un buco pieno di oscurità e buio, pieno di quelle urla che non cessavano e che, per quanto io volessi, continuavano ad aumentare mischiandosi alle richieste di aiuto, alle suppliche, alle preghiere, agli scongiuri.
Io non potevo altro che restare lì, ferma, mentre quelle urla mi distruggevano dentro
Che stavo facendo io per impedire tutto ciò?
Niente.
Assolutamente nulla.
Urla ancora più forti e più cariche di dolore, adesso, ora, si facevano sentire.
Urla che mettevano fine ad ogni mia speranza.
Infine......il verso riconoscibile della donna che cominciava a mutare forma.
Io lì immobile
A fissare gli altri fratelli
Poi la mia testa che si abbassava
Ed io che nella mia mente ancora sentivo quelle urla strazianti di dolore. Quelle urla che chiedevano aiuto.
Quelle urla, che avrebbero potuto essere risparmiate
Ed io
Che non avevo potuto fare niente
Niente per impedire quello che era appena successo.
Niente...
Il mio sguardo diventato cupo
Le emozioni che stavo trattenendo.

Shu Pov's
Vedevo Veronica a testa bassa
Le mani tremanti
Ed ancora il rumore ed il verso del nuovo mostro che si era creato.
Non avevamo potuto fare niente
Niente per quella donna
Non potevamo perdere tempo ed armi per salvare tutte le vite del nostro personale.
Non potevamo
Sarebbe stato stupido
Ormai ci eravamo abituati
A vedere morire le persone sotto ai nostri occhi e a convincerci che non potevamo fare niente per impedirlo.
Ma Veronica no
Per lei era nuovo questo comportamento
Si vedeva
Ed io continuavo a guardarla
Ancora a testa bassa
Poi i primi singhiozzi
Potevo vederla
Potevo vedere la sensazione di freddo che provava in questo momento, potevo vedere come stava tremando, potevo vedere come il suo sangue circolava più velocemente del solito per poi rallentare e fare diventare anche lei fredda. Come la sua sensazione.
Stava per piangere
Stava per scoppiare in lacrime
Avrei voluto dirle qualcosa per consolarla, per farla sentire meglio.......
Ma non avevo niente da dire
Cosa avrei dovuto dire?
Non si poteva fare niente oppure
la sua vita non era abbastanza importante per essere salvata?
Perché era questa la verità
Come noi davamo un valore alle persone, davamo anche un valore alle loro vite
E quelle del nostro personale non erano abbastanza importanti per essere salvate....perché noi potevamo o meglio, avremmo potuto, salvare la vita di quella donna.
E Veronica ne era consapevole
Che avevamo fatto questo, lo avevamo permesso, perché non ci importava di quella donna, che ora trasformata continuava ad urlare più forte, e più forte ancora.
Silenzio
Non una parola
Ed alla fine Veronica sollevò lo sguardo. Sembrava stesse piangendo, ma le lacrime non scendevano dai suoi occhi.
Le lacrime non percorrevano il suo viso lasciando una traccia al loro passaggio.
Non c'erano lacrime, ma una forte emozione di tristezza e rabbia, rancore e delusione nei suoi occhi.
Occhi che una volta erano sorridenti, e che una volta che ti colpivano, scoprivi che erano meglio della luce del sole.
Perché ti ricalcavano e ti donavano un calore che nemmeno il sole può darti.
Ora invece, era come se i suoi occhi potessero trasformarti in ghiaccio, pietrificandoti
Congelandoti
O scogliendoti
Perché non avresti mai voluto vederla con quello sguardo
All'improvviso in mezzo al suono di urla, di passi, al suono del silenzio.......
La decisione da parte di Veronica di correre là dove avrebbe potuto piangere, la decisione di correre verso la sua stanza, abbassando di nuovo la testa e cercando di evitare i nostri gelidi sguardi.

*spazio autrice*
Spero che il capitolo vi piaccia!
Voi cosa avreste fatto al posto di Veronica? Cosa avreste fatto vedendo una donna chiedere aiuto e non poterla aiutare?
Come avreste reagito?
Io sinceramente non avrei nemmeno voluto trovarmici in una situazione del genere
E mi sarei sentita terribilmente responsabile di quello che sarebbe successo
Per voi?
Come vi sareste sentiti?
Ci vediamo al prossimo capitolo!

DIABOLIK LOVERS- LA SIRENA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora