- 17 giorni al ritorno alla normalità.
È incredibile come quel bacio mi abbia reso intrattabile. Sono due giorni che sono nervoso, e se qualcuno mi parla scatto come una molla.
E come se questo non fosse abbastanza, oggi è il giorno della presentazione, e dovrò stare da solo con quei due - Scarlett è dovuta andare fuori città per un'emergenza.
Luke non c'è, lui e Lori sono partiti ieri per New York, per una visita guidata alla Columbia University - e questo significa niente prove della band per un paio di giorni.
Infine oggi niente allenamenti, perché metà squadra è a letto con l'influenza, Ashton compreso.
Proprio una giornata splendida, no?
Sto cercando nel mio armadietto il libro di biologia per la prima ora, quando una voce fin troppo conosciuta arriva a rovinare ancora un po' questa giornata.
"Abbiamo un problema!"
"Oltre al fatto che tu sei qui?"
Jay alza gli occhi al cielo, prima di riprendere a parlare. "No, razza di deficiente. Abbiamo un problema per la presentazione."
"Scarlett ha detto che ti aveva avvisato che non c'era" ribatto, sempre senza degnarla di uno sguardo.
"L'ha fatto, ma io sto parlando di Michael. È a letto con l'influenza, e non verrà oggi."
Non è possibile. Cos'è, una congiura contro di me?
"Hai spiegato alla Callaghan la situazione? Non possiamo fare il progetto solo io e te" anche perché sarebbe un disastro. Lo sanno tutti che io e Jay non abbiamo affatto una buona complicità.
"Si, ma è stata irremovibile. Dobbiamo fare la presentazione comunque, nessun trattamento di favore. Ci ha solo concesso di accorciare un po' quello che dovevamo dire, ma niente di più" risponde Jay, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Non posso fare a meno di pensare a quando eravamo piccoli, e ogni volta che le scompigliavo i capelli lei si arrabbiava, prima di fare questo gesto dolce.
Oh mio Dio, ho appena pensato che lei sia dolce? Ma che diavolo mi sta succedendo?
"Ascoltami bene, Hood, perché te lo dirò una volta sola. Questo progetto è troppo importante, e se non farai la tua parte alla perfezione, giuro che te ne farò pentire. Sono stata chiara?"
Avrei una rispostaccia pronta, peccato che abbia ragione lei. Questo progetto è indispensabile per gli esami, e non posso permettermi di fallire. Per quanto detesti ammetterlo, dobbiamo collaborare.
"La stessa cosa vale per te, Ross. E sappiamo entrambi che sono più bravo di te a mantenere le minacce" ribatto, e mi sembra di vederla rabbrividire per un secondo. "Ora andiamo a far vedere a tutti come si fa una presentazione coi fiocchi" aggiungo, e lei alza gli occhi al cielo, borbottando qualcosa che di sicuro non è un complimento, prima di avviarsi verso la nostra classe.
E per quanto cerchi di trattenermi, non riesco a non guardare quel culetto sodo allontanarsi, mentre una minuscola parte di me si chiede come sarebbero andate le cose se quattro anni fa non avessi fatto quella scelta.
*****
JAY'S POV
Varco il cancello della scuola, a passo spedito verso la mia meta, con uno stupido sorriso sulle labbra.
La presentazione è stata grandiosa, io e Calum siamo riusciti a catturare l'attenzione del resto della classe, e la professoressa Callaghan era entusiasta per il nostro lavoro. Non a caso ci ha dato una A, il voto più alto della classe - e non potrei sentirmi più orgogliosa di questo risultato.
Sinceramente? Calum mi ha sorpresa. Non mi sarei mai aspettata che avrebbe davvero mantenuto la parola. Credevo che si sarebbe comportato da idiota come al solito, invece ha fatto la sua parte alla perfezione, come da accordi.
Ma la cosa che mi ha sorpresa di più è stata la complicità che si è creata tra noi mentre esponevamo il lavoro. È bastato uno sguardo, e poi è stato come se questi quattro anni non fossero mai esistiti - come se fossimo ancora migliori amici. Eravamo di nuovo affiatati come prima, di nuovo sulla stessa lunghezza d'onda.
È stata una sensazione incredibile, per non parlare del modo in cui Calum mi guardava. Non mi ha staccato gli occhi di dosso nemmeno per un secondo - e forse me lo sono sognata, ma sembrava che anche lui percepisse la connessione tra noi.
Il suono di un clacson mi fa sobbalzare, riportandomi con i piedi per terra - e facendomi venire un micro infarto.
Mi volto, e riconosco subito l'auto nera di Calum.
"Dio, allora è vero che ti spaventi con poco" dice il moro, guardandomi divertito, e io alzo gli occhi al cielo. "Stai andando a casa?"
"Veramente no" per un attimo sono indecisa se dirgli qual'è la mia meta, ma poi le parole escono dalla mia bocca da sole. "Vado a trovare Michael, per vedere come sta."
E per la seconda volta oggi, Calum mi coglie di sorpresa.
"Vuoi un passaggio?"
Lo guardo stranita, e lui ridacchia.
"Sali, prima che cambi idea" non me lo faccio ripetere due volte e apro lo sportello del passeggero, sedendomi accanto a lui.
I miei sensi sono all'erta, perché trovo davvero strano che all'improvviso sia così gentile - anche se una parte di me aspettava questo momento da un sacco di tempo.
Per un po' nessuno dice niente, creando un silenzio imbarazzante, finché Calum non accende la radio, e la voce di Alex Gaskart riempie l'abitacolo.
Sorrido come una scema, mentre le note di For Baltimore risuonano, e con la coda dell'occhio vedo Calum cantare sottovoce.
"Incredibile, li ascolti ancora" mormoro, incapace di trattenermi, e un sorriso si fa spazio sulle labbra di Calum.
"Sono legati ai ricordi della mia infanzia, non potevo abbandonarli" dice, prima di rivolgermi un'occhiata complice. "Tu hai smesso?"
Scuoto la testa, senza smettere di sorridere, prima di cominciare a cantare.
I don't wanna say goodnight
The city comes alive, when we're together
Why can't Thursday last forever?Calum si unisce a me, riportandoci indietro nel tempo.
I don't wanna say goodnight
I've never been so sure
Just do it for the memories
Do it for Baltimore
And do it for meArriviamo a destinazione prima del previsto purtroppo, interrompendo questo momento.
Calum spegne il motore e si passa una mano tra i capelli, scompigliandoli al punto giusto, prima di schiarirsi la gola.
"Andiamo, Michael sarà curioso di sapere com'è andata la presentazione" dice, prima di scendere dall'auto.
Lo seguo, più agitata di quanto immaginavo - perché sono improvvisamente così nervosa? È Michael a farmi questo effetto?
Suono il campanello, preparandomi ad incontrare la signora Clifford e a spiegarle chi accidenti sono, ma non è necessario.
Perché quando la porta si apre, appare un esemplare di Michael Clifford - che a me non sembra affatto malato.
SPAZIO ME
Secondo voi Michael avrà una spiegazione plausibile? E cosa ne pensate della gentilezza di Calum e di quello che succede tra lui e Jay? 😏
Sono curiosa di conoscere le vostre opinioni 😍
Alla prossima, bacini ❤️🍬
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Surprise ~ Calum Hood
FanfictionChe siano belle o brutte, positive o negative, accompagnate da lacrime di gioia o di dolore, le sorprese sono sempre in agguato.