JAY'S POV
"Tesoro, sei sicura che sia una buona idea? Sembri esausta" mia madre mi accarezza un braccio con fare protettivo, mentre finisco di mettere nello zaino le ultime cose necessarie.
"Mamma, te l'ho già detto. Sto bene, stai tranquilla" le do un bacio sulla guancia, prima di chiudere la lampo dello zaino e aprire la porta di casa. "Ci vediamo domenica sera" saluto, con un piede già fuori.
Barry mi aspetta con il motore accesso per accompagnarmi in stazione, e di certo non voglio farlo aspettare.
Sono passati mesi ormai da quando ho cominciato a fare su e giù da Frisco a LA, e devo ammettere che cominciano davvero a pesarmi questi continui spostamenti. In più, lo stress per tutte le cose ancora da studiare per i test e il conto alla rovescia per gli esami non mi aiutano certo a dormire sonni tranquilli.
"Forse potresti restare qui questo weekend. Se spieghi la situazione a Calum, sono sicuro che lui capirà."
"Non c'è proprio niente da spiegare a Calum. Io sto bene, Barry. Dico sul serio" gli rivolgo un sorriso tirato, e per tutta risposta lui scuote la testa rassegnato.
"Sei testarda come un mulo" borbotta, e io alzo gli occhi al cielo. Ogni settimana la stessa storia, comincia davvero a stancarmi.
Barry accosta di fronte alla stazione, e prima che possa dire qualcos'altro apro lo sportello e scendo dall'auto.
"Grazie per il passaggio. Ci vediamo tra due giorni" non aspetto nemmeno la sua risposta, mi precipito dentro e mi dirigo verso il mio binario.
Controllo per l'ennesima volta i dati sul biglietto, sperando di non aver letto male l'orario della partenza, quando un capogiro mi coglie all'improvviso, costringendomi ad appoggiarmi al muro più vicino per non cadere.
Magari mia madre non ha poi tutti i torti. Forse potrei davvero restare a casa stavolta... Ma poi la voce metallica annuncia la partenza del mio treno, e io raccolgo tutte le forze rimaste e mi precipito al mio binario.
Barry ha ragione, sono davvero testarda come un mulo. Anzi, forse anche di più.
Il viaggio sembra durare all'infinito, mentre cerco di studiare un po'. Dormire mi è impossibile con tutta la confusione che c'è a bordo.
Arriviamo alla Union Station con un paio di minuti di anticipo, ma non vedo nessun viso familiare tra la folla.
Possibile che si siano dimenticati di venire a prendermi?
Sospiro, sconsolata e stanca. Mi sistemo lo zaino sulle spalle, e mi incammino lentamente verso casa.
Ci manca solo che si metta a piovere, e considerato quanto la Fortuna sia dalla mia parte non è poi una possibilità così remota. Sarà meglio aumentare il passo.
Un'auto accosta accanto a me, e dal finestrino sbuca una testa bionda che conosco fin troppo bene.
"Vuoi un passaggio, tesoro?" Lori mi sorride felice, e io non me lo faccio ripetere due volte. "Scusa il ritardo, ma c'era un sacco di traffico. Sembra proprio che la Union Station sia un posto gettonato" la mia amica ridacchia, e io le sorrido divertita. "Allora, sei psicologicamente pronta per stasera?" mi chiede, e io cado letteralmente dalle nuvole.
"Stasera?"
"Ma si, la festa a casa di Shawn. Quella in onore dell'ultima vittoria della squadra" Lori corruga le sopracciglia vedendo la mia espressione sempre più confusa. "Calum non ti ha detto niente?"
Scuoto la testa, facendo sbuffare la mia amica.
"Senza offesa, ma il tuo ragazzo ha troppo la testa tra le nuvole, amica mia."
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Surprise ~ Calum Hood
FanfictionChe siano belle o brutte, positive o negative, accompagnate da lacrime di gioia o di dolore, le sorprese sono sempre in agguato.