SEBASTIAN:
Mentre stavo tornando in classe dopo la pausa, mi sentivo strano, la scena della mattina, le mie aspettative rovinate dal gesto inconsulto ed immotivato di Allyson e non aver avuto la possibilità di ottenere da lei delle spiegazioni, mi avevano decisamente guastato la mattinata.
Durante la pausa avevo di nuovo provato a mettermi in contatto con lei tramite cellulare, ma niente, adesso il suo numero non squillava nemmeno più. Dovevo affrontare ancora due ore di lezione, poi con la scusa di riaccompagnarla a casa l'avrei costretta a parlare con me e a dirmi i motivi del suo assurdo comportamento. Era la prima volta che uscivo allo scoperto, portando in dono un mazzo di fiori ad una ragazza, di solito non facevo gesti eclatanti, mi limitavo se volevo fare dei regali, a farli nei momenti d'intimità. Per la prima volta, avevo mandato la discrezione e la mia dignità alle ortiche e quello era il premio che avevo ricevuto.
Lisa e Tiffany durante le prime due ore di lezione mi avevano bersagliato di messaggi velenosi.
Sei un'ipocrita, un bugiardo, hai fatto di tutto per farci rompere la bella amicizia che stava nascendo tra di noi perché pensavamo avessi delle buone ragioni, invece l'unica ragione era che Allyson la volevi tutta per te.
Ben ti sta. Prova anche tu quello che fai provare alle ragazze quando le molli con un: - è finita piccola , non abbiamo più niente da dirci noi due. Spero che Allyson ti faccia vedere i sorci verdi, forse non l'hai capito, ma lei non è come noi o come le altre che di solito frequenti, lei non si fa abbindolare da te e oggi te l'ha dimostrato.
Ne erano seguiti altri di sms che non avevo più letto ai quali non risposi e non avrei risposto nemmeno più tardi.
Le parole mi avevano fatto male, mi avevano ferito, segno che Lisa e Tiffany anche se facevano finta di aver vissuto una bella avventura da ricordare, in realtà ci erano rimaste male e se mi rivolgevano ancora la parola era solo perché Alan ed Oliver le avevano costrette, pena l'esclusione dal "gruppo "Prestige".
Questa mattina poi ci si era messa anche Rose. Ripensai a quanto successo, non avrei mai creduto che avesse una cotta per me, in tanti anni non mi ero nemmeno accorto che era una mia compagna di classe, dal momento che ero molto contento devo averla salutata con più entusiasmo del solito, perché lei di scatto mi si è avvinghiata al collo e ha cominciato a premere le sue labbra sulle mie, chiedendo un contatto più intimo, mi aveva infilato le mani tra i capelli e mi aveva accarezzato la testa e le guance, non era stato niente di che, non avevo lontanamente provato quello che avevo sentito con Allyson.
Di proposito avevo tenuto le labbra strette nonostante i suoi sforzi per farmele aprire , con un gesto deciso, dopo pochi minuti l'avevo allontanata da me.
"Ma che ti salta nel cervello Rose? Sei per caso impazzita? Perché mi hai baciato?" l'avevo riproverata.
"Se proprio vuoi saperlo, sono anni che sogno di poterlo fare, ma dal momento che nemmeno mi salutavi non mi ero permessa il lusso di provarci"mi aveva risposto lei candidamente.
"Adesso secondo te perché ti saluto sarebbe cambiato qualcosa?" avevo ribadito con fermezza.
"Ci ho provato Sebastian non volermene, in fondo volevo rubarti solo un bacio, dopo tutto il tempo che ti sono stata dietro penso di meritarmelo" concluse.
Era assurdo continuare un discorso del gene tanto più in quel momento, quando il mio cuore e la mia testa andavano dritti verso una sola persona, la mia piccolina, il mio cucciolo, un po' scontroso al primo impatto, ma che con il tempo sarei riuscito a farla sciogliere.
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Stars & Touch
Teen FictionLa pittoresca e vibrante cittadina di Burlington nel Vermont, fa da sfondo alle vicissitudini quotidiane di un gruppo di studenti della High School. Sebastian, Allyson, Bruce, Penelope, Michael, Miriam, alcuni dei loro nomi; gli incontri, i primi a...