CAPITOLO 61 - ALLYSON / SEBASTIAN

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ALLYSON:

Bruce se n'era andato, ero rimasta di nuovo senza amici, forse era colpa mia, era difficile per me trovare degli amici e chissà perché, quando li trovavo, così come erano apparsi, sparivano. Quella mattina stava volgendo al termine ed in poche ore avevo già provato emozioni totalmente divergenti tra di loro, alla felicità che avevo provato quando Bruce mi aveva comunicato di aver ritrovato Sebastian si era sostituito l'amore che avevo letto nei suoi occhi pentiti e lo choc che le parole di Penny mi avevano causato nel profondo del cuore.

Avevo letto sul viso di Bruce l'incredulità lasciare il posto allo stupore, allo sgomento, alla rabbia feroce causata dall'abbandono; il tono usato da Penny era troppo deciso e senza emozioni , segno che era da tempo che stava aspettando il momento di agire, sinceramente anche io non credevo che tutto fosse dovuto a quell'ultimatum, siamo nel 2000 accidenti non siamo più nel Medioevo, certe cose non succedono, era molto più probabile che il paparino le avesse tolto le carte di credito e lei per timore di dover affrontare una vita da poveraccia aveva rinunciato subito al suo grande amore.

Ero distrutta dentro perché sapevo che invece Bruce aveva creduto davvero a quell'amore, quando parlava di lei diventava un'altra persona, gli occhi si addolcivano mentre ricordava i bei momenti trascorsi insieme, non avrebbe dovuto succedere, non a lui, ma sono sempre quelli i soliti fortunati, a qualcuno invece va sempre bene, forse ero un po' egoista a parlare in questo modo, ma i poveracci hanno sempre la peggio.

"Non è giusto" disse Michael, "perché quella ragazza l'ha abbandonato? Lui ci teneva a lei era chiaro".

"Le cose non stanno così" ribadì Sebastian , "io conosco Penny, se ha agito in questo modo è per non metterlo in pericolo, l'ha fatto per salvargli la vita".

"Tutte balle" esclamai con tutto il fiato che avevo in gola, mi era tornato il tono della rana incazzata, sì adesso ero furiosa e non mi interessava un accidente.

"Allyson che dici? Tu non conosci Penelope", mi si rivolse Sebastian.

"La conosco abbastanza per dire che è una ragazza super viziata, l'ha preso in giro, l'ha fatto salire sulla sua giostra e dopo qualche giro l'ha scaricato".

"No Allyson , non parlare così, capisco che vuoi difendere Bruce, ma ti assicuro che le cose non stanno proprio così, se tu volessi stare ad ascoltare..."

"No, non voglio ascoltarti, non voglio ascoltare altro, ormai Bruce se ne è andato, parlare a cosa serve? A niente, non tornerà più me lo sento" precisai delusa.

"L'ha promesso Allyson, proprio a te non credi alle sue parole?"

"Certo che gli credo, ma sinceramente Sebastian cosa tornerebbe a fare qui? Non ha nessuno, è solo al mondo, lo è sempre stato, voi non potete capire cosa significhi, chissà dove passerà le prossime notti, è quasi dicembre non può dormire all'aperto".

"Bruce è un uomo Allyson, sa cosa deve fare, adesso è confuso, ma non da gettare via la sua vita, tornerà vedrai e più forte di prima. Vieni qui piccolina vedo che la cosa ti ha sconvolta".

Mi piaceva il tono della sua voce quando usava quel nomignolo, accettai il suo invito e mi rifugiai piangendo nelle sue braccia che mi accolsero con calore.

"Piangi pure" mi disse "sfogarsi fa bene, lui manca tanto anche a me Allyson, per il momento non parliamone più, siamo tutti scossi da quanto è successo, forse è meglio soprassedere, magari vedrai che domani lo ritroveremo in classe".

"Lo credi davvero Sebastian?" domandai con tono speranzoso.

"Certamente" mi rispose, ma io lo interruppi "Oh mio Dio, Sebastian non sono andata a lezione nemmeno oggi e senza giustificazione, speriamo che la scuola non avvisi la mamma, come potrei spiegare perché ho saltato due mattine di seguito? Accidenti, ero così preoccupata per la tua scomparsa che intendevo passare un attimo per sincerarmi di persona che stavi bene, ma non mi aspettavo quello che è successo dopo. A quel punto andarmene a scuola , sarebbe stato un comportamento scorretto, la situazione è degenerata all'improvviso".

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