Stars & Touch

CAPITOLO 72 - ALLYSON

ALLYSON:

I giorni passarono ed in un baleno tra un vortice di compiti in classe ed interrogazioni arrivammo alle fatidiche vacanze natalizie. Mancavano 4 giorni a Natale, amavo quel periodo dell'anno, dove tutto sembra risplendere, l'atmosfera era euforica, la gente socializzava di più e nonostante il freddo usciva per le strade di Burlington girando alla ricerca degli ultimi regali.

Mi sarebbe piaciuto avere qualche soldino in più per poter fare dei regali, ma ogni volta dovevo accontentarmi di guardare le vetrine stracolme di cose bellissime, osservavo non vista le persone che senza problemi di portafoglio spendevano con il sorriso sulle labbra pensando alla gioia che si sarebbe dipinta sul viso di chi li avrebbe ricevuti.

Non avevo molte persone a cui fare dei regali, Memory aveva già ricevuto la sua casetta e se la godeva alla grande scorrazzando nel giardinetto, sembrava persino cresciuto, beh con Sebastian che ogni tanto gli portava ogni leccornia prelibata , sarei ingrassata anche io.

Sebastian! sì, anche se faticavo ancora a crederci, stavamo ancora insieme, in quegli ultimi giorni eravamo stati piuttosto occupati a studiare per superare le ultime prove e non ci eravamo visti molto oltre la scuola, avevamo anche litigato qualche volta, ma ci eravamo ripromessi che non avremmo più messo il broncio, avremmo parlato per trovare una soluzione.

E malgrado i miei dubbi la cosa stava funzionando, Sebastian era molto affettuoso e gentile, ogni giorno mi veniva a prendere a casa e alla fine delle lezioni quando poteva mi riaccompagnava oppure mano nella mano mi portava lo zaino fino alla fermata dell'autobus, lo snack mattutino non era mai mancato e le mele fortunatamente non erano più una presenza fissa nella mia pausa quotidiana; alcune poi ci pensava Memory a farle sparire con mia massima soddisfazione.

Di Bruce non avevamo più saputo nulla, ero preoccupata, anche se Sebastian mi tranquillizzava dicendo che Donovan sarebbe ricomparso al momento giusto:  Lui aveva fiducia nel suo amico, io non ero così certa che l'avremmo rivisto presto, il guaio era che se non fosse magicamente apparso dal nulla in cui si era rifugiato prima dell'inizio delle lezioni, il preside poi non l'avrebbe più ammesso e avrebbe visto svanire la sua occasione di raggiungere il diploma.

Quella mattina , il primo giorno di vacanza, ero uscita per andare all'ufficio postale a spedire alcuni bigliettini di auguri che avevo personalizzato con i miei disegni, la mamma li voleva inviare ad alcune persone che conosceva e che non poteva raggiungere telefonicamente o di persona.

Io, grazie all'insistenza di Penelope che si sarebbe offesa se non l'avessi accettato , ormai ero una ragazza moderna, cioè andiamoci piano con le parole, avevo finalmente un cellulare , ma che sapessi usarlo proprio bene, beh quello era tutto un altro problema. Sebastian si era messo d'impegno e fortunatamente mi aveva inserito qualche numero di telefono nella rubrica, così quando avrai bisogno potrai chiamare aveva detto sorridendomi.  Quando se ne era andato quella sera, avevo guardato i numeri, Bruce, Penelope e Coccodrillo. Capirai dissi a me stessa, uno non risponde, l'altra non oserei mai disturbarla, chi restava? Il mio coccodrillo.

Adesso sapevo telefonare e rispondere alle telefonate, Sebastian mi faceva fare esercizio, quando non stavamo insieme continuava a chiamarmi per qualsiasi sciocchezza e si arrabbiava molto se non gli rispondevo, inoltre mi bersagliava di messaggini con frasi stupide come quelle che si scrivono due innamorati e che fortunatamente solo loro leggono.

Tornai a casa canticchiando un pezzo che avevo ascoltato al cellulare, eh! sì Sebastian mi inviava anche brani di musica, per farmi una cultura extra scolastica si giustificava, devo dire che nonostante non li avessi mai ascoltati alcuni brani mi piacevano, mi aveva insegnato a salvarli e così ogni tanto quando ero da sola li riascoltavo.