CAPITOLO 104 - SEBASTIAN

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SEBASTIAN:

Fissai l'orologio appeso alla parete di fronte al mio letto.

Segnava le 2.20 del 26 dicembre. Ormai Bruce e Penny si erano già ritirati e sicuramente stavano uno nelle braccia dell'altro. Chissà perché l'immagine di loro due a letto insieme a pochi passi dalla mia stanza urtava i miei nervi. Nonna gli aveva dato il nulla osta ma io, Sebastian Touch, gli avrei rotto le uova nel paniere.

Avrei atteso ancora dieci minuti e poi avrei messo in scena il primo atto della mia commedia.

Per avere la collaborazione di Lorelai l'avevo tenuta sveglia raccontandole la dolce favola della buona notte. Quando avevo iniziato il racconto la piccola sorrideva tranquilla accarezzando il coniglietto che aveva voluto tenere accanto a sé nel letto prima di addormentarsi.

Praticamente eravamo in tre nel mio super mega letto che poteva ospitare benissimo e comodamente tre adulti. Questa notte era occupato da me, da una bambina e da un coniglio. Avrei dovuto farmi fare un'istantanea che immortalasse ai posteri una combinazione così assurda. L'avrei lasciata a ricordo ai miei figli come monito . Ragazzi, avrei scritto sul retro, non meravigliatevi mai di cosa potrebbe regalarvi la vita.

Nonostante tutto, devo riconoscere che mi stavo divertendo, non avevo mai inventato storie per bambini di quell'età che potessero piacere anche ai conigli, ma mi dovevo dare un premio, ero riuscito ad attirare e mantenere ferrea la loro attenzione.

Alla fine della storia Lorelai mi stava guardando ad occhi e bocca spalancati , mentre Memory si era nascosto sotto le coperte, rammento che ad un certo punto del racconto avevo notato le sue orecchie normalmente abbassate impennarsi verso l'alto, mentre le sue zampe grattavano sul lenzuolo di seta, probabilmente stava cercando di scavare una buca per nascondersi, sicuramente domani avrei trovato dei graffi su quel bellissimo lenzuolo rosso fuoco che avevo profumato in vista della serata focosa che durante il giorno avevo programmato.

Probabilmente l'ultimo mostro non era piaciuto molto, dovevo ammettere che aveva fatto leggermente schifo anche a me, ci avevo inserito di tutto nella mia fiaba della buonanotte, fantasmi che sbattevano le catene in un castello illuminato solo da fioche candele, vampiri succhiasangue mandati in missione nei boschi, e naturalmente mostri immaginari grandi come case che bussavano alle porte e rapivano le bambine con i codini ed i coniglietti.

Lorelai era la personificazione del terrore, Memory ....prima che si nascondesse potrei giurare che aveva inghiottito più volte a vuoto e poi si era appiccicato al corpicino della bambina, conoscendolo doveva essere rimasto traumatizzato considerando che normalmente fuggiva da lei a gambe levate.

E bravo Sebastian! Mi battei un cinque da solo. Avevo raggiunto il mio scopo. Adesso avrei preso Lorelai e l'avrei accompagnata da Bruce , la persona di cui lei si fidava di più. Ero certo che mi avrebbe seguito senza fare capricci, anzi sarebbe stata ben contenta di lasciare la tana dove potevano tornare tutti quei mostri.

"Lorelai" iniziai, "penso che Bruce si senta solo, sai lui non ama dormire da solo, di solito lascia sempre accesa la lampada vicino al letto perché ha paura del buio".

"Tu non hai paura vero?" Le chiesi con un dolce sorriso.

La bambina iniziò ad annuire tremando come una foglia.

"Nella sua camera" mi chiese "ci sono i mostri cattivi?"

"No Lorelai, nella sua camera ci sono tanti angioletti che suonano  le arpe e cantano canzoncine allegre" le risposi per invogliarla a seguirmi.

"Allora andiamo subito" decise alzandosi seduta ed offrendomi le braccia affinché la prendessi in braccio.

"Ok piccola tieniti stretta al mio collo, ci metteremo pochi minuti".

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