BRUCE:
Si avvicinava la fine di novembre, ancora due settimane di scuola ci separavano dalle vacanze natalizie, per il momento Lisa non aveva più sferrato attacchi contro Sebastian ed Allyson, ma con lei non era mai detta l'ultima parola; da" brava ragazza" aveva rispettato le regole che le avevo espresso molto gentilmente e per sua fortuna non mi aveva mai tagliato la strada nemmeno per sbaglio.
La coppia Stars & Touch viveva sulla propria bellissima nuvoletta rosa, tutta coccole, baci, carezze, sembrava che vivessero in un mondo fatto di zucchero filato, io rompevo qualche volta gli equilibri cercando di riportarli alla realtà, ma mi accorgevo ogni giorno che passava che la realtà era che li invidiavo moltissimo, avrei voluto vivere anche io una storia alla luce del sole con la mia gattina, ma per fare quello non avrei dovuto scegliere quella ragazza. Ma cosa potevo farci, non l'avevo fatto apposta, non si può comandare al cuore di non battere.
Durante le ultime due settimane la mia gattina aveva cercato di telefonarmi , ma io non le avevo risposto di proposito, nei suoi messaggi, leggevo tra le righe che non aveva cambiato idea sul suo destino, sposare quel Maximilian e diventare la mia amante, ma io non volevo dividerla con nessuno, o sarebbe stata mia, oppure l'avrei lasciata andare, se non aveva il coraggio di fare quella scelta, non mi meritava.
Ma mi mancava così tanto, da tre giorni non mi arrivavano chiamate né messaggi, cominciavo a preoccuparmi, avrei potuto chiedere a Touch, ma così avrei dovuto svelare il mistero e non mi sentivo ancora pronto; mentre tornavo al mio appartamento quel pomeriggio mi ripromisi che la prossima volta che si sarebbe messa in contatto con me, avrei risposto.
Arrivai nel cortile e mi accorsi subito che qualcosa non andava, l'auto di Penny, Brie, era ferma in mezzo al cortile, c'era qualcosa di stonato in quella visione, ma non riuscivo a motivare la mia sensazione di disagio,, decelerai, ed entrai nello spiazzo lentamente, intorno aleggiava solo il silenzio, quel silenzio che di solito precede le tempeste. Parcheggiai la moto e mi guardai intorno, a bordo vedevo una figura, ma non riuscivo a capire chi fosse. Mi avvicinai, di scatto aprii la portiera del passeggero e mi accorsi che all'interno c'era la mia gattina che piangeva disperata.
"Penny" esclamai, "amore che è successo? Perché stai piangendo? E perché non sei salita?"
Lei non mi guardava, ma piangeva tirando su col naso.
"Penny, parlami, non posso aiutarti se non mi dici cosa è successo".
Lei fece cenno di no con la testa .
"Guardami Penny" dissi deciso, "basta adesso, se sei venuta qui, significa che ti serve il mio aiuto, vieni", le dissi cercando di prenderle la mano "andiamo su, staremo meglio, ma prima spostiamo Brie che ne dici?" Le domandai in tono dolce e rassicurante, "qui in mezzo al cortile attira un po' l'attenzione".
"Tu non mi vuoi più bene" disse ad un tratto "ed io sono disperata".
"Ma che stai dicendo? Non è vero amore, abbiamo solo litigato, ma vedrai che tutto si aggiusta, mi sei mancata così tanto" le confessai.
"Anche tu" mi rispose, mentre due lacrimoni le scorrevano sulle guance.
"Basta lacrime Penny, non voglio vederti piangere, sono qui con te e ti amo ancora più di prima se è possibile".
"Guarda" le dissi per rasserenarla. Abbassai la cerniera del giubbotto, alzai la felpa e le mostrai la maglietta che mi aveva regalato con la scritta "occupato" in evidenza. Come fai a dire che non ti voglio più bene? Abbiamo litigato e siccome non possiamo vederci spesso, il litigio è sfociato in un muro di silenzio di cui mi prendo tutta la colpa, ma tu devi capirmi, non accetterò mai che tu sposi quel Maximilian, mai".
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Stars & Touch
Teen FictionLa pittoresca e vibrante cittadina di Burlington nel Vermont, fa da sfondo alle vicissitudini quotidiane di un gruppo di studenti della High School. Sebastian, Allyson, Bruce, Penelope, Michael, Miriam, alcuni dei loro nomi; gli incontri, i primi a...