CAPITOLO 75 - ALLYSON

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ALLYSON:

La faccia sconsolata di Sebastian era una gioia per gli occhi, la visione di tutti quei mocciosi urlanti che si inerpicavano sulle spalliere delle poltroncine rosse del Crystal era da capogiro, anche io avrei preferito più tranquillità, ma dovevo ammettere che quell'allegria mi contagiava.

"Andiamo Sebastian, non fare quella faccia, è Natale, anche i bambini ,come me, hanno avuto il loro regalo".

"E va bene", mormorò, "ormai ci siamo", mi prese per mano e si inoltrò in centro all'ultima fila, davanti a me c'era uno schermo gigante, era vero pensai, anche da così lontano avrei visto il film più che bene.

Ci sedemmo e mentre le luci si stavano spegnendo e la musica stava iniziando, una famiglia composta da papà, mamma e due maschietti, entrò nella nostra fila e uno dei bambini si sedette vicino a me, sulle ginocchia il papà gli depose un secchiello pieno di pop corn, maledizione pensai, tutti quei popcorn per un solo bambino, è un'ingiustizia.

Cercai di farmelo amico, chiedendogli come si chiamava, quanti anni aveva tutte quelle cose che di solito si chiedono, ma lui mi rispose a monosillabi senza darmi troppa confidenza, Ostico il bambino, per avere qualche popcorn avrei dovuto circuirlo in altro modo. Sembrava essersi accorto che da qualche secondo stavo fissando il suo secchiello, perché prese il suo giubbino e coprì il secchiello, impedendomi persino la vista di quelle leccornie.

Sebastian non aveva seguito la scena e non si era accorto di nulla, ogni tanto mentre le luci erano ancora accese sbirciavo da quella parte, ma il secchiello era sempre coperto, mi venne in aiuto inconsapevolmente la mamma che togliendo il giubbotto dal secchiello lo ripose vicino a lei con gli altri indumenti nella poltroncina vuota.

Urrà, pensai, via libera, adesso avrei solo dovuto trovare il momento migliore per dare l'assalto a quella montagna di pop corn, dopotutto alla fine nessuno si sarebbe accorto se ne avessi presi in prestito una manciata.

Le luci si spensero, davanti a me cominciarono ad apparire le immagini ed i titoli d'inizio del film. L'atmosfera era accattivante e l'audio era molto alto, rimasi incollata allo schermo seguendo le scene di quel film animato con l'interesse di un professionista, cercando di immortalare nel cassetto dei miei ricordi tutti i fotogrammi possibili, mi vergognavo a dirlo, ma non ero mai stata in una sala così grande, e tutto mi sembrava gigantesco.

Seguivo l'alternarsi dei disegni sullo schermo, i cartoni animati mi erano sempre piaciuti, ricordai che anni addietro il mio povero papà si era sorbito per ben cinque volte la proiezione della Sirenetta. Sicuramente adesso che lo vedevo anche il re leone avrebbe fatto la stessa fine, povero Sebastian pensai, dovrò convincerlo a portarmici almeno altre quattro volte, d'istinto mi voltai verso di lui e mi accorsi che mi stava guardando, non stava guardando il film, guardava me. Il suo sguardo era serio, poi come se i miei occhi gli avessero dato un tacito consenso, mi passò un braccio dietro le spalle ed attirandomi a lui cominciò a baciarmi sul collo, spostando di lato i capelli per poter avere un più facile accesso.

Confesso che non me lo aspettavo, ma in realtà non mi dispiaceva, vedere il film che hai sempre sognato, in una vera sala cinematografica mentre il tuo ragazzo ti sta baciando e sussurrando quanto sei bella, quanto ti desidera, è sublime, a quel momento non mancava proprio nulla.

Eh! no Qualcosa mancava....mancavano i popcorn.

Sbirciai alla mia destra con gli occhi senza spostare la testa di un millimetro, i baci di Sebastian mi piacevano troppo, mi accorsi che il bambino era impegnato a guardare lo schermo, allora con mano furtiva mi avventai sul secchiello e di nascosto nell'ombra di quella sala, commisi il mio primo furtarello, mi impossessai senza permesso di alcuni popcorn, non avevo esagerato per far sì che il bambino non si accorgesse, ma adesso, come avrei potuto mangiarli, mentre il mio coccodrillo mi stava leccando il collo?

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