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«Jiminie!» Taehyung mi circonda le spalle con un braccio. «Come stai?»

«Una merda» sbuffo, togliendomi il suo braccio di dosso.

«Hey» dice cercando di creare un contatto visivo, invano. «Non pensarci.»

«Come se fosse facile.» Lo fulmino con lo sguardo, lui lo abbassa con fare nervoso. «Meglio se stai zitto» sputo aspramente, riempiendomi quella bocca orribile e cattiva che mi ritrovo con del cibo, sentendomi un po' in colpa per come lo sto trattando.

«Okay... Parliamo di altro... Ah, ti ho detto che io e Jungkook abbiamo fatto pace?»

«Che bello» dico sarcasticamente. A lui va sempre tutto fottutamente bene, perché a me no?

«Uhm... Pessimo argomento... Okay, allora-» Si blocca improvvisamente.

«Cosa?» dico frustrato.

Sta guardando altrove, quindi mi metto a guardare nella stessa direzione. Sgrano gli occhi e prendo Taehyung per un braccio, scuotendolo. Yoongi sta venendo verso questo tavolo. Merda. Non voglio affrontarlo. Non adesso. Beh... mai, in realtà.

Taehyung mi guarda con preoccupazione mentre lo scuoto. Lo lascio stare quando capisco che non mi aiuterà dargli ansia in quella maniera, quindi faccio per andare sotto il tavolo, ma questa volta è lui a bloccarmi.

«Che fai? Ma sei cretino?»

Lo guardo in modo disperato.

«Nascondimi.»

«Certamente, vieni che ti nascondo nel buco del mio culo. C'è spazio» quasi strilla con una smorfia.

Fanculo Taehyung.

Quando mi accorgo di un'ombra davanti a me mi tremano le mani. Guardo Taehyung, che sembra essere improvvisamente nervoso ed imbarazzato.

«Jimin.» La sua voce, profonda ma dolce allo stesso tempo. Il mio nome sulle sue labbra suona dannatamente bene. Nonostante tutto, fa male. Provo un misto di euforia, irritazione e agitazione mentre mi volto per guardarlo. Non avrei mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato. «Devo parlarti.»

Abbasso immediatamente lo sguardo dopo l'imbarazzante contatto visivo con la mia cotta. Da sotto il tavolo tiro il bordo della maglia di Taehyung, che mi dà uno schiaffo. Non ti lascio stare, stronzo. Ma perché non mi aiuta?

«Uh, c'è Jungkook che mi sta chiamando... Hey Jungkook!» dice Taehyung sotto il mio sguardo sbigottito.

Si alza e va via.

Siamo solo io e Yoongi.

«Jimin...»

Non lo guardo.

Smettila di pronunciare il mio nome. Non dovevi conoscerlo. Non dovevi sapere niente di tutto questo, di me.

Sento un terribile nodo alla gola; non riesco a parlare. Le guance mi stanno andando in fiamme e mi sento estremamente a disagio.

«Ti prego, voglio parlare con te.»

Con le lacrime agli occhi e l'ultima goccia di pazienza che mi è rimasta, gli lancio un'occhiataccia che se potesse, lo avrebbe incenerito.

«E di cosa vorresti parlare? Io e te non abbiamo niente da dirci.»

«Invece sì. Voglio sapere perché ieri ti sei arrabbiato tanto e perché non rispo-»

«Sei un pezzo di merda.»

Una lacrima.

«Eh?» fa lui, confuso.

«Stammi lontano.»

Scatto in piedi e vado via alla velocità della luce. Perché non ho saputo trattenermi? Perché sono dovuto sembrare così debole ai suoi occhi, per la seconda volta? Perché a me?

E vaffanculo Taehyung, questa volta non ti perdono.

Daddy IssuesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora