Sbuffo infastidito. Sia lui che Yoongi non la smettono di assillarmi con stupidi messaggi. Non mi fermo e continuo a camminare, anche se poco dopo la persona indesiderata mi raggiunge, affiancandomi mentre cammino.
«Stronzo perché non rispondi mai al telefono? Che cazzo te lo sei comprato a fare uno schifosissimo telefono se non lo usi?» strilla.
Mi fermo per il corridoio, più arrabbiato che mai.
«Che cazzo vuoi?» sputo velenosamente. Purtroppo Taehyung non si fa intimorire dal mio solito tono incazzato.
«Voglio sapere che ti prende: perché sei scappato così ieri? Perché ora che finalmente puoi essere felice non lo sei?»
«Vuoi sapere perché?» grido, lui annuisce. «Perché se fossi stato un amico più attento avresti notato che ci sto male vedere che lui sta con tante persone allo stesso tempo e io sono solo uno dei tanti. Fa male, capisci? Si, ora lo conosco per davvero ed è stupendo e bla bla bla, ma per quanto durerà?» urlo gesticolando con le mani. Le guance che avvampano per la rabbia, le lacrime che scorrono. Taehyung mi guarda con un'espressione mista a sorpresa e compassione. Le persone attorno a noi si sono fermate a guardare, il che peggiora soltanto il casino che ho dentro in questo momento. «Fanculo» sibilo, per poi scappare in bagno.
«Jimin!» grida lui dietro di me. «Mi dispiace», lo sento dire appena grazie a quel silenzio odioso che si è creato per colpa mia e della mia stupida rabbia che esplode sempre in momenti inopportuni.
