Yoongi che mi fa gli occhiolini per tutto il giorno e poi parla con altre ragazze... È irritante dato che sono io quello che se lo fa ogni giorno, ma nessuno lo sa, quindi lascio correre ogni volta e mi tengo la mia frustrazione per me. Inoltre, sto aspettando Taehyung al nostro solito tavolo nella mensa come ogni giorno per discutere di sabato, visto che mi ha chiamato ieri per tutto il giorno, ma non gli ho risposto perché sono stato tutto il tempo con Yoongi... ops. Beh, così impara a lasciarmi solo per Jungkook... anche se gli ho detto io di andare. Ah, fanculo, non mi interessa.
«Jimin!»
Ah, eccolo.
«Yo» dico con la bocca piena.
Si avvicina con un paio di falcate e mi punta un dito contro con uno sguardo che non gli avevo mai visto.
«Tu!» grida, attirando l'attenzione di buona parte della gente intorno a noi. Beh, ormai non è una novità. «Sei un fottuto stronzo.»
«Lo so, lo so-»
«Non sai un cazzo! Hai idea di come sono stato in pensiero quando non ti ho visto più sabato sera? Potevi avvisare il tuo migliore amico che stavi scopando con il motivo per cui ti ho portato a svagarti» quasi strilla, gesticolando con le mani.
Lui sì che sa come far sentire male una persona.
«Mi dispiace» farfuglio, abbassando lo sguardo.
Sbuffa e si siede accanto a me.
«Allora?» fa lui guardandomi.
«Uhm...»
«Avete scopato.» Il mio silenzio lo porta a saltellare sul posto battendo le mani. «Lo sapevo! Era questione di tempo, sapevo che vi sareste messi insieme!» esclama eccitato.
«Ma noi non stiamo insieme» dico guardando il suo entusiasmo svanire, rimpiazzato dalla confusione.
«Che significa?»
«Scopiamo, ma non stiamo insieme.» Sulla sua fronte si crea un cipiglio, non so se è per via della perplessità o della rabbia. «Lo sai che non vuole relazioni.»
«Lo so, ma pensavo...»
«Pensavi che avrebbe cambiato idea con me, vero?» Il suo silenzio la dice lunga. «Anche io. Non è così.»
«Ma ti sei dichiarato? Ti ha rifiutato?»
«Si, mi sono dichiarato quella sera stessa. Ero ubriaco e ho iniziato a dirgli che per lui ero solo un giocattolo e lui mi ha detto che ha bisogno di me e cazzate simili. No, non mi ha rifiutato. Gli ho detto che mi piace e lui ha sorriso. Poi non ricordo molto» farfuglio annoiato.
Dirlo apertamente mi fa sembrare patetico. Ha detto che non sono un gioco, allora sono la sua puttanella. Poco importa ora, il danno è fatto.
«Ma non è giusto... Per lo meno nei tuoi confronti.»
Faccio spallucce. «Sapevo che sarebbe andata a finire così.»
«Io non lo sapevo...»
«Va bene, non preoccuparti» dico senza guardarlo.
«Ma-»
«Lascia perdere.»
A differenza dall'ultima volta che gli ho chiesto di lasciar perdere, questa volta lascia perdere sul serio e la discussione non viene più aperta.
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