Mi alzo velocemente dalla mia posizione ambigua mentre cercavo di bagnarmi il viso e mi asciugo con la manica della felpa prima di girarmi. Davanti a me Min Yoongi in tutto il suo splendore. È appoggiato allo stipite della porta, le braccia incrociate e un sorrisetto sulle labbra; deglutisco.
«Ciao» sibilo.
Non ci credo. Non posso credere che questo giorno sia arrivato. Chi l'avrebbe mai detto che io e Min Yoongi saremmo diventati amici, che l'avrei conosciuto? Che ci saremmo addirittura parlati? Sembra sbagliato, totalmente sbagliato. Non ne uscirà niente di buono da questa... specie di relazione o quello che è. Eppure, non posso tirarmi indietro.
Inclina la testa.
«Aw... Adorabile.»
Dannazione. Non posso arrossire davanti a lui. Non farlo. Non farlo. Per la tua dignità e orgoglio, non- fanculo. Abbasso il capo nel tentativo disperato di ritornare ad una colorazione normale. Se lo guardo peggioro le cose.
Sento dei passi avvicinarsi, mentre un paio di scarpe firmate entra nella mia visuale. Il suo respiro arriva direttamente sul mio collo. Improvvisamente sento qualcuno palparmi il sedere, quindi sollevo lo sguardo, sbigottito. Il suo sorrisetto malizioso si allarga.
«Perché mi guardi così? Ti avevo detto che ti avrei sculacciato, no?», ghigna. «Ti aspetta una bella punizione.»
Il contatto con il mio sedere svanisce per un po', poi mi sculaccia di nuovo con violenza, sogghignando.
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