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Quel giorno non ho pranzato e non ho più incontrato Yoongi come aveva pianificato e la stessa cosa è successa per tre giorni consecutivi fino ad oggi.
Con Taehyung ho sistemato; fortunatamente è abituato ai miei sbalzi repentini di umore. Avrei dovuto parlargli prima, ma ero arrabbiato perché ogni volta mi lasciava solo per andare da Jungkook.

È sabato sera e Taehyung mi ha promesso di farmi svagare un po' in discoteca per dimenticare per un po' Yoongi con una bella sbronza. Ho accettato senza indugi; mi ci vuole proprio un po' di alcol. Spero solo di non fare cazzate come al solito. Con noi c'è anche Jungkook, che non fa altro che guardare Taehyung con un sorriso idiota sulle labbra, il che mi fa sentire ancora più depresso di quel che sono. Ultimamente ho smesso di scrivere a Yoongi; dopo un po' si è arreso anche lui. Mi manca scrivergli cose stupide, ma non devo pensarci più ora.

«Tae, andiamo a ballare!» urla Jungkook per sovrastare la musica assordante alzandosi in piedi, con una mano tira il braccio di Taehyung.

Il mio migliore amico mi guarda con un'espressione triste. So che vuole essermi vicino, ma non posso costringerlo a stare con me quando ha una persona fantastica con lui che vuole solo farlo felice, cosa che io certamente non posso fare adesso. Gli sorrido e annuisco, come per spronarlo a proseguire senza di me. Quindi si alza e segue Jungkook nella pista da ballo, scomparendo un secondo dopo. Ingoio il contenuto del mio bicchiere, scolando anche l'ultima goccia con un sorso. Strizzo gli occhi per il bruciore nella gola, per poi ordinare altro alcol.
Bevo, bevo incessantemente. Alla fine non me ne rendo neanche conto di aver bevuto tanto fin quando inizia a girarmi tutto e ho la nausea. Inizio pure a ridere come un coglione senza motivo. Nonostante questa sbronza orribile, i miei pensieri vanno ancora a Yoongi. Mi alzo dal tavolo barcollando e vado verso la pista di ballo. Non voglio ballare, ma ho un disperato bisogno di distrarmi, quindi mi fiondo su un ragazzo e inizio a strusciarmi sul suo pacco. Il ragazzo mi prende per i fianchi e inizia a seguire i miei movimenti, baciandomi il collo. Non ho idea di chi sia, ma sta facendo un bel lavoretto, quindi lo lascio fare.

«Jimin?» sento urlare da qualcuno.

È una voce familiare, ma non ci bado e continuo a muovere i fianchi con gli occhi chiusi.

«Jimin!» sento gridare di nuovo.

Questa volta decido di scoprire chi è il bastardo che ha deciso di rovinarmi la serata, dunque apro gli occhi e mi guardo intorno.

«Cosa c'è?» dice sensualmente il ragazzo alle mie spalle ad un orecchio.

Non rispondo, semplicemente mi stacco da lui e mi faccio spazio fra la gente senza una meta precisa. Potrebbe essere stato Taehyung, devo trovarlo... no, devo vomitare. Mi metto una mano sulla bocca e corro verso quel che sembra un bagno, ma qualcuno mi prende per un braccio, quindi mando giù il conato di vomito. Ho una nausea orribile e non credo di poter trattenere ancora, ma mi giro e affronto il tipo che mi tiene il braccio. Spalanco gli occhi.

cHiSsÀ cHi È.

Daddy IssuesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora