Daddy Issues

55

«Jimin... Sei sveglio?»

È così. Ho passato la notte con Yoongi. Di nuovo.

«Si» sospiro.

Ogni volta è la stessa storia. Scopiamo, poi me ne pento. Che senso ha continuare se nessuno dei due è felice?

Mi stringe al petto, ma io cerco di allontanarmi un po'. Lui sembra accorgersene, poiché un attimo dopo mi libera dal suo abbraccio, titubante.

«Cosa c'è che non va?»

Sono arrabbiato, triste, desideroso e con nessuna voglia di continuare questa routine di merda. Prendo un respiro, raccolgo la rabbia accumulata, preparandomi a farla esplodere.

«Mi hai mai amato, Yoongi?»

Aspetto qualche secondo: nessuna risposta, solo un sospiro silenzioso che noto dal suo respiro fatto improvvisamente pesante sul mio collo.

Lo sapevo. Perché sono così stupido? Perché?

Ora basta. Il gioco è finito.

Con un gesto svelto e furioso mi libero dalle lenzuola, mettendomi seduto e iniziando a mettermi i pantaloni. Il materasso cigola sotto di me.

«Jimin, aspetta...» farfuglia.

Raccolgo le cose rimaste per terra, mi alzo dal letto e con grandi falcate vado via.

«Dannazione», sento urlare. «Jimin!»

Non piangere.
Non piangere.
Merda, non piangere.
Fanculo.

Corro via, sbattendo la porta alle spalle.

Dovrei essere contento, no? Devo... essere felice.

Eppure, dentro il petto ho un vuoto enorme che mi sta consumando lentamente.

—

E con questo, aggiornerò di nuovo la prossima settimanaHAHAFGAHGAGAG- *chokes* nah scherzo.