Normalità

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Sta notte ho dormito decisamente bene. Ho avuto di nuovo quella sensazione di qualcuno che mi stringeva forte per non farmi scappare e sapere che non ero da sola. Era una cosa che mi mancava davvero. Mi rigiro nel letto ispirando il dolce odore di muschio e cercando di prendere sonno nuovamente, non entra neanche la luce dalle finestre e oggi sarà decisamente una giornata lunga e faticosa in ogni suo minuto, non mi al zero di certo prima del suono incessante della sveglia. Allungo una mano dalla parte libera del letto pronta a rotolarmici godendomi il fresco ma è occupata da un petto caldo e tonico che si alza e si abbassa sotto la mia mano. Mi tranquillizzò toccandolo con gesti circolari.
Aspetta!
Petto caldo e tonico?
Scatto a sedere ancora confusa guardando ancora confusa e con gli occhi che cercano di abituarsi alla poca luce che c'è il lato opposto a dove dormo trovandoci Nathan, il lenzuolo alzato fino alla vita mostra l'elastico dei boxer ed immagino abbia solo quelli, una mano poggiata delicatamente sull'addome, l'altra nascosta sotto il cuscino,i capelli dolcemente sfruttati e le labbra leggermente aperte. Questa si che è una bella visione appena sveglia non vedevo spettacoli di questo genere al mattino da un bel pò di tempo ma《Che diamine ci fai qui?》gli chiedo scuotendolo un pò, so perfettamente che odia essere svegliato cosí ma io non gli ho di certo dato il permesso di venire a dormire con me nello stesso letto, e si ci frequentiamo ma è decisamente troppo poco tempo, e non ricordo il momento in cui ci sono arrivata in camera. Il ragazzo batte alcune volte le palpebre abituandosi alla poca luce che entra da fuori passandosi le mani tra i capelli prima di girarsi nella mia direzione e farmi uno dei suoi bellissimi sorrisi, cosí non vale però, questo si chiama giocare sporco fin dall'inizio《Buongiorno》dice con la voce arrochita dal sonno mettendosi seduto sporgendosi verso di me pronto per darmi un bacio《No, mi dispiace niente bacio del buongiorno per te》lo allontano cercando di non cadere alla tentazione《Cosa ci fai qui?》si acciglia un attimo guardandosi intorno《Stavo dormendo e devo dire splendidamente ma poi tu mi hai svegliato. Non è neanche l'alba cosa succede?》lo spintono leggermente facendolo ridere e che risata, ogni giorno che passa mi sento sempre più coinvolta《Sai che non parlavo di questo》appoggia la testa contro la testiera chiudendo gli occhi《Ieri ti sei addormentata sul divano e solo per dire grazie per la tua considerazione》mette su un broncio adorabile che ho subito voglia di baciare e prendere a morsi《 Cosí ti ho portato su e poiché era tardi e soprattutto non avevo voglia di lasciarti mi sono invitato a dormire》.
Va bene, il discorso fila fino ad un certo punto《E dovevi invitarti nel mio letto?》
《Che vuoi che sia? Lo abbiamo diviso in passato. Non è una grande novità》mi lego i capelli in una coda alta abbastanza disordinata《Si ma in casa non c'erano i miei figli 》apre un'occhio fissandomi in un modo decisamente strano《Dai Angie non farne un dramma e torna a dormire. Neanche se ne sarà accorta Lexie e poi sa che stiamo insieme》
《Si ma non voglio che pensi che tu abbia preso il posto di Mike cosí velocemente perchè non lo amavo》.
In realtà quello è uno dei miei dubbi. Dopo il nostro primo appuntamento è un pensiero che non riesco a togliermi dalla mente, ho visto gli occhi di mia figlia quando sono tornata ed era malinconico e il dubbio si è insidiato in me senza volersene piú andare. Sono tornata ad essere felice cosí velocemente, sembra quasi una sorta di mancanza di rispetto nei confronti di mio marito, volevo dire del mio defunto marito, ma io lo amavo davvero e il dolore vi è ancora soltanto che adesso la mia felicità riesce a tenerlo lontano per un pò e durante l'arco della giornata riesco a mantenere quei momenti tristi lontani. Ne ho parlato con le mie amiche che dopo uno sguardo scioccato mi hanno dato dell'idiota. Secondo il loro modesto parere non sto mancando di rispetto a nessuno, mi sto solo rimettendo in piedi e non posso farmene una colpa perché anche Mike vorrebbe la mia felicità ma è più facile a dirsi. Non riesco a convincere il mio cervello.
Nathan mi prende la mano nella sua stringendola forte per poi intrecciarle tra loro regalandomi un'altro sorriso《Non pensare e stai tranquilla》gli sorrido a mia volta《Non stavo pensando》appoggio la testa sulla sua spalla facendomi coccolare《Occhi vacui e il labbro incastrato tra i denti. No, non stavi pensando anche se si sentivano le rotelle del tuo cervello muoversi. Ma mi sono sicuramente sbagliato》gli lascio un bacio sulla scapola poggiandogli una mano all'altezza del cuore, sta battendo talmente velocemente che riesco a sentirlo.
Solo in quest'ultima settimana siamo riusciti a sembrare una vera coppia, ci siamo ripresi la rivincita di quei mesi in cui tutto era fatto perché dovuto e non perché voluto, che cosa buffa la vita.
《Verresti con me ad accompagnare Lexie al suo primo giorno di scuola?》alza leggermente la testa lasciandomi un bacio sulla fronte《Puoi scommetterci tesoro che vengo》chiudo gli occhi sentendomi avvolta dal suo odore, dalle sue braccia.
Da lui.
《Dormi ancora un pò. Ci sono io con te》annuisco stringendogli forte la mano, non è cosí male il fatto che sia rimasto a dormire qui. Rilassò ogni muscolo cercando di spegnere il cervello almeno per pochi minuti ed ecco che il telefono inizia a squillare interrottamente facendo mugolare il moro di disapprovazione, non c'è davvero tregua per noi, afferra il telefono accettando la chiamata senza neanche darmi il tempo di fare nulla anche se non ne ho davvero voglia《Noi non ci conosciamo bene ma spero per te che tutto stia andando a fuoco》alzo leggermente la testa per vederlo accighiato sentendo l'interlocutore dall'altra parte, deve essere qualcosa d'importante.
Non si è ancora messo ad urlare.
《Sta calma. Adesso te la passo》mi acciglio prendendo il telefono in mano e notando che è Charlie a chiamare, alle sei del mattino per giunta《Buongiorno》dico sedendomi tirando le gambe al petto e mimando con le labbra uno "Scusa" al moro che in tutta risposta alza le spalle chiudendo nuovamente gli occhi《Angie scusa se ti chiamo a quest'ora ma è successo un gran caos e io non so davvero come rimediare》slego i capelli legandoli di nuovo poco dopo《Tranquilla. Cosa è successo?》
《Non riuscivo a dormire e mi sono messa a rivedere tutto quello che abbiamo finito di sistemare in questa settimana e tra le e-mail di conferma vi ne era una dal servizio di catering, inviata ieri sera, questa è davvero una mancanza di rispetto nei nostri confronti, che ci informa che sta sera non potranno esserci perché i dipendenti sono stati tutti colpiti dalla febbre》passo una mano sul volto cercando di scacciare via gli ultimi resuidi di sonno. È tempo di mettere in moto il cervello e pensare ad una soluzione.《Non allarmiamoci. Riusciremo a trovare una soluzione. Tu inizia a chiamare Terry per favore e ci vediamo in galleria appena lascio Lexie a scuola》
《Va bene. Ci vediamo dopo》
《A dopo》.
Mi lascio cadere all'indietro poggiando la testa sulle gambe del moro sospirando, ed io che speravo in una serata tranquilla in cui mostrare tutto quello che abbiamo fatto a parenti, amici e intenditori del settore, una serata che non mi avrebbe procurato stress invece è proprio tutto il contrario. Mesi per preparare al meglio un'unica evento e adesso rischia di essere rovinata per la febbre. Non posso davvero crederci e non voglio. Devo trovare subito una soluzione o tutto sarà rovinato prima di iniziare. Nathan mi passa una mano trai capelli slegando la coda《Cosa è successo?》
《Problemi da risolvere》si mette seduto lasciandomi un bacio sulla fronte《Che problemi?》
《Con il catering ma lo risolvero》non ne sono certa neanche io ma meglio pensare positivo che continuare a stressarmi, ne ho avuto fin troppo in questo periodo e se continuo cosí mi verrà un'ulcerà《Vuoi una mano?》sospiro negando con la testa《No. Stai tranquillo. Riuscirò a risolvere tutto》
《Sicura?》annuisco, porto una mano alla sua nuca avvicinandondolo alle mie labbra《Sicurissima e adesso se non ti dispiace...》alza e abbassa un paio di volte le sopracciglia cercando di fare una danza che qual si voglia chiamare ammiccante ma invece mi fa soltanto ridere《Molto affascinante》
《Sapevo che ti avrei conquistata》posa le sue labbra sulle mie facendole sfiorare un paio di volte, gli sorriso cercando di fermarlo《Mi vuoi?》nego un'altra volta facendo scendere la mano sul petto scoperto seguendo ogni linea con minima precisione《Allora cosa vuoi Angie?》il telefono inizia a suonare, è ora di alzarsi, devo chiamare Lexie e dare il latte a Tommy, prepararmi anch'io, ho mi da un bacio adesso o lo lascio in sospeso《Un bacio?》domanda bagnandosi le labbra con la punta della lingua《Non giocare con il fuoco Nate o potresti scottanti》le sue labbra toccano le mie con voracità questa volte, ci sta mettendo passione e una punta del suo amore credo. La sua lingua gioca esperta con la mia e non mi posso di certo lamentare, quando si parla di contatto fisico lui sa decisamente il fatto suo. Il modo in cui bacia, mi tocca fa capire la sua innumerevole esperienza ma sicuramente riesce a farmi capire quanto tiene a me.
《Mi piace giocare con il fuoco soprattutto se sei tu a procurarlo》
《Attento a non scottarti allora, non vorrei che ti rovinassi il tuo bel faccino》lo allontano pronta ad alzarmi ma il moro mi tira per un braccio facendomi sedere di nuovo ridendo《È ora di svegliare i bambini?》
《Puoi scommetterci》annuisce e ci alziamo entrambi, afferro la maglietta ed i pantaloni che ha accuratamente piegato e posato sulla sedia accanto alla cabina armadio《Mettili》
《Grazie per avermi ricordato cosa fare》metto su la vestaglia legandola in vita《Non c'è di che tesoro. Adesso sbrigati prima di traumatizzare mia figlia quando la andrai a svegliarla》
《Primo è anche mia figlia e poi nessuno si traumatizza per questo》annuisco uscendo dalla stanza《E NON DARMI RAGIONE PER ZITTIRMI》urla svegliando il piccolo di casa che inizia a piangere. Un pianto disperato. Lui è abituato al silenzio la mattina. Adesso lo uccido con questa mani. Devo insegnargli cosa significa avere bambini piccoli in una casa.
《Nathan》sibilo afferrando il piccolo che si zittisce quando lo prendo tra le braccia mettendogli tra le labbra lo ciuccio che lo calma definitivamente facendolo tornare a dormire. Passo davanti alla camera di Lexie dove il moro è sdraiato accanto a lei accarezzandole i capelli, sussurandole qualcosa in un orecchio, queste sono scene che ti fanno sorridere il cuore e resterei a guardarli per ma succederà un'altra volta. Ci saranno infiniti giorni in cui fermarmi davanti alla porta e guardare scene come questa.

L'amore non mi bastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora