Addio al nubilato parte 1

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Non ricordavo che New York fosse così affollata.
Sono qui da due giorni, tre se contiamo quello in cui siamo arrivati ma era una cosa che mancava un po' a tutti noi. Il parco vicino casa dove portavo Lexie quando ero piccola, la caffetteria all'angolo. I luoghi dove abbiamo vissuto e in fondo siamo cresciuti qui nel bene e nel male.
Fisso il soffitto della camera da letto ascoltando i rumori che riempiono l'intera casa anche se tutti i suoi inquilini stanno riposando tranquillamente. Il respiro calmo e regolare di Nathan che mi dorme accanto pacificamente tenendomi stretta a se, il rubinetto del bagno che continua a gocciolare imperterrito, il vento leggero ma allo stesso tempo deciso che sbatte contro le finestre facendole tintinnare, il postino che sta lasciando la posta nella casa accanto, le macchine che passano in strada. Tutto quello che c'è intorno a me e come se fosse nella mia camera.
Non so di preciso da quanto io sia sveglia. Mi sono solamente svegliata per un brutto incubo che non ricordo eppure la brutta sensazione era ancora lì quanto ho aperto gli occhi e non è più andata via. Sono quasi sicura di essere agitata o entusiasta per la festa che ci sarà questa sera.
Alla fine tutte abbiamo mantenuto il 'segreto'. Non perche questa cosa che vogliamo fare sia orribile o qualcosa del genere ma perché siamo sicure loro non vogliano.
Il bue che dice cornuto all'asino in poche parole ma noi non stiamo ad osservare le sottilizze di questa situazione, siamo adulte in fondo anche se ci comportiamo in tale modo soltanto in tantissimi casi soprattutto quando siamo insieme. Diamo vita ad una banda decisamente fuori di testa ma a noi va bene così.
Ci distinguiamo dalla massa con un immenso piacere.
Allungo le braccia sopra la testa per sgranchirle dall'intorpidimento della notte cercando di fare il meno rumore possibile. Ho voglia di preparare una colazione sostanziosa per tutti oggi.
È il pasto più importante della giornata alla fine è so per certo di star impiegando i miei pensieri in qualcosa di davvero poco utile in questo istante.
Sospiro girandomi su un fianco fissando il volto addormentato di Nathan.
Trasmette una rassicurante calma quando è in questo stato poi quando solleva le palpebre una vera tempesta si sveglia con lui.
«Buongiorno» dico posando i polpastrelli sul suo zigomo quando sfarfalla le ciglia.
Sorride ancor prima di essere sveglio del tutto attirandomi a se baciandomi dolcemente una guancia strofinando il naso contro il mio per poi nascondere il volto nell'incavo del mio collo «Buongiorno» borbotta con la voce arrochita dal sonno «Cosa ci fai già sveglia?» domanda passandomi una mano tra i capelli per lisciarli attorcigliandoseli tra le dita ed ispirando a fondo il mio odore «Ho avuto un incubo» confesso stringendo a lui con forza «E non sono più riuscita ad addormentami»
«Mi potevi svegliare. Ci saremmo potuti intrattenere insieme a vicenda» risponde facendomi sentire i denti con leggerezza lungo la linea del collo dandomi i brividi in tutto il corpo. Portò una mano sul suo fianco pizzicandolo leggermente ed ecco che sussulta scattando in avanti per il movimento improvviso.
«Stupido» lo apostrofo lasciandogli un bacio sotto al lobo dell'orecchio «Però sei tu ad incoraggiarmi» si lamenta intrappolandomi sotto di se con sguardo provocante e estremamente sexy «Si chiamano coccole mattutine» mi lamento guardandolo da sotto le ciglia massaggiandogli con i polpastrelli la schiena scoperta «Ed io adoro le coccole mattutine»
«Lo so tesoro. Lo so bene» si insinua tra le mie gambe baciandomi avidamente il collo facendomi il solletico «Nathan basta» dico ridendo cercando di spostarmelo di dosso.
Alza il volto passandomi il pollice sulle labbra allungate per il sorriso.
«E così che mi piaci» bacia l'angolo della bocca «Sorridente. Felice. Questa meravigliosa te»
«Quindi ti piaccio sorridente?» domando attirandolo ancora di più a dosso sentendo ogni muscolo del suo corpo possente contro il mio «In realtà» inizia scostandomi i capelli dal volto e dal collo sfiorando leggermente i punti che sa mi fanno impazzire «Ti preferisco in molti modi» continua sussurrandomi all'orecchio «Sorridente. Pensierosa. Ansiosa ma preferisco quando ti vedo presa dalla passione».
Riesce a farmi perdere il controllo di me stessa. A farmi dimenticare ogni cosa con piccoli ed insignificanti gesti eppure sono questi che riescono a rendermi felice.
Contorgo il mio corpo secondo il suo volere venendo pervasa sempre di più dalla sua carica erotica ansiamando a fondo, annaspando aria. Gli afferro il volto così da guardarlo intensamente negli occhi. Luccicano di una luce familiare così intensa.
Passo una mano tra i capelli  del moro afferrandoglieli in modo quasi rude sulla nuca avvicinando il suo volo al mio sfiorando un paio di volte dapprima la punta del naso e poi le labbra mordendolo leggermente facendoglielo diventare di un intenso color fragola.
«Baciami!» ordini fissandolo negli occhi e di certo lui non se lo fa ripetere due volte .
Appena lascio la preda si avventa su di me come un assetato alla disperata ricerca d'acqua. Le sue labbra sono veloci sulle mie, i denti sbattono tra loro in un dolce dolore, la sua lingua chiede accesso alla mia bocca prima con calma e passione per poi iniziare ad essere una travolgente lotta tra noi due.
Nessuno vuole rinunciare ad avere il comando.
Siamo testardi entrambi. Lo sappiamo ed anche in queste situazioni questo si nota. Ci lasciamo prendere dalla frenesia di questo amore grande che ci riempie il cuore ma anche da un insana voglia di avere il comando a tutti i costi e questo rende il tutto più eccitante del normale.
«Adesso ti faccio mia» mi sussurra ad un orecchio insinuando le mani sotto la canottiera che ho indossato per dormire la notte scorsa.
Sono veloci.
Toccando tutto il mio busto facendomi arcuare la schiena alla ricerca di un contatto maggiore «Sono già tua» dico in un sibilo accettandolo dentro di me.
Accettando dentro di me ogni sua più piccola sfumatura perché in fondo è questo l'amore. Accettare dell'altro non solo i pregi ma anche i difetti.
Amare ogni sfumatura.

L'amore non mi bastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora