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Arrivata a casa mia mamma mi fa la solita domanda
<com'è andata a scuola? Hai fatto nuove amicizie?>
<si ho conosciuto nuova gente oggi, si>
Subito alza lo sguardo dal suo romanzetto rosa
Perché l'ho detto?
<davvero? Chi? Della tua classe? Se vuoi una sera puoi invitare a cena i tuoi nuovi ami...>
<ok ok calma. Vado in camera mia.>
<non mangi nulla?>
<ho gia mangiato. Ho preso un panino nel bar vicino scuola>
È una bugia, ma tutto per evitare le miriadi di domande di mia madre.
Vado in camera mia, ma non prima di essere andata nello studio a salutare papà. È uno scrittore, sta sempre chiuso nello studio dove da vita a nuove storie. La passione per la lettura l'ho ereditata da lui, ovvio.
Mi tolgo le scarpe, butto a terra lo zaino e mi butto a peso morto sul letto. Il telefono vibra nella tasca della felpa (rigorosamente nera), segno che è arrivato un nuovo messaggio. La mia migliore amica.
<ci vediamo al solito posto alle 3? Devi dirmi di più su oggi... dobbiamo capire chi dei due è più adatto a te...>
<LOL ma che dici😂😂 mi hanno parlato solo una volta, mica mi devo sposare con uno di loro>
<non si sa mai😏... ci vediamo li>
<👌>

Il solito posto è un parco abbandonato  dove ci riuniamo da 3 anni, e che, abbiamo notato poi, è esattamente a metà strada tra casa mia e casa di Marika. Ci piacque subito perché qui non ci veniva (e non ci viene anche oggi) nemmeno un bambino. Sarà perché tutti i giochi qua sono rotti e rovinati, rendendo il posto inquietante. Come disse Marika la prima volta che siamo arrivate al parco
<qui è perfetto con il tuo look e carattere tristi e cupi!>
Ancora oggi non capisco se sia un complimento o meno
Arrivo 20 minuti in anticipo, con in mano "noi siamo infinito" che nell'attesa finisco di leggere. Una volta finito, seduta sull'unica panchina ancora in piedi, guardo la copertina e mi chiedo solo una cosa
Una strega, un semidio e un supereroe nello stesso libro? Buffo

Quando arriva Marika parte subito in quarta
<allora, dimmi un po l'aspetto dei due>
Gabriel: alto, addominali scolpiti, capelli neri sempre gellati e occhi verdi.
Davide: un po più basso di Gabriel (ma sempre più alto di me... Sono un tappo di 1.65), magro, capelli che sparano da tutte le parti biondo cenere, occhi marroni.
<mmm...> Marika si finge pensierosa <da questa "accurata" descrizione direi che è più figo Gabriel...>
<MARIKA NON SIAMO A TAKE ME OUT NON DEVI SCEGLIERMI IL RAGAZZO> urlo ridendo
<GRETA DI QUESTO PASSO DIVENTERAI UNA GATTARA> e con questa frase ridiamo ancora di più.
Tra le risate Marika mi chiede
<chi è?>
Indicando la persona che si avvicina a passo spedito verso di noi
O cavolo...

UNA RAGAZZA DA PARETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora