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-28 giorni
Arrivo a scuola con questo peso nello stomaco... 28 giorni sono troppo pochi. Mamma ieri sera mi ha detto di che scuola si tratta. Sempre liceo classico, a un ora e mezza di pulman da casa mia quindi dovrò alzarmi prima. Ovviamente non ho potuto controbattere.

Alla prima ora come sempre quelle li mi hanno sfasciato un quaderno, questa volta è toccato a quello di geografia. E le altre 2 ore sono state un inferno come sempre, ma sono riuscita a dormire per una mezzoretta più o meno, tanto se cambio scuola non importerà più di tanto del mio comportamento, infatti il profe non mi ha detto nulla.

All'intervallo ho detto tutto a Davide, che ha segnato il giorno 8 gennaio sul suo calendario sul telefono con una faccina che piange e una pistola.
<dopo Natale sarò di nuovo solo, come l'anno scorso...> dice abbassando lo sguardo.
<ci vedremo ancora> lo rassicuro
<Greta... sii realista> mi guarda serio <siamo già sommersi di compiti qui, magari nella scuola dove vai tu sarà anche peggio. È già bello se usciamo una volta alla settimana, poi magari li farai amicizia, troverai qualcuno migliore e...> stringe i pugni e si gira verso Gabriel, dall'altra parte del corridoio <quello lo uccido. Lo sapevo che era uno stronzo, te lo avevo detto di non fidarti>.
<Davide, guardami> gli prendo la mano e lo costringo a girarmi verso di me <ci scriveremo tutti i giorni ok? Parleremo di spaccati, dolenti, libri, Death note e di tutto quello che vuoi. E sei al 36%>
<36%?> chiede speranzoso
<stai salendo... ci sto pensando su>
Finalmente sorride
<quando arriverai sopra all'87% sarò il pacifico più felice della terra. Ma lo sarei un pochino di piu se il tuo Death note funzionasse e li sterminasse tutti> dice facendo un cenno con la testa a loro. <lo vorrei anche io, non sai quanto>

-22 giorni
<come va?> mi chiede Alessandra... un altra seduta al parco.
ormai questa è la domanda che mi fanno più spesso in questo periodo
<credo che abbia bisogno di più della psicologa> dico, lei ride pensando sia una battuta, poi capisce che sono seria e smette.
<così disastrosa questa settimana?>
<come le altre fino ad ora, quaderni stracciati, libri rotti, le loro risatine, gli sgambetti, le umiliazioni... sai qual è la cosa divertente? Che nessuno interviene in classe, nemmeno i profe quando mi vedono per terra o quando vedono i resti dei miei quaderni sparsi ovunque.> sospiro
<Ale non è facile sento che sto impazzendo>
<devi resistere solo fino a giovedì... poi basta. Le vacanze di Natale te le godi tra cioccolata calda, piumone, libri, e soldi da parenti di cui non sapevi nemmeno l'esistenza> dice sorridendo incoraggiante
<hai mai considerato di fare la psicologa? Sei brava, davvero brava. Mi sento un po meglio> dico sorridrndole sinceramente
<quanto meglio?>
Ci penso un attimo sedendomi sulla panchina accucciata come L
<direi... 8%>
<solo?> si finge delusa
<con quel che ti pago è già tanto> rido
<ma tu non mi paghi...>
<appunto> alzo le spalle. Lei ride e mi da una leggera gomitata sul braccio
<sei un idiota>

-20 giorni

Solo due giorni

Penso appena entro a scuola

Solo due giorni

Penso quando Nadia mi prende il diario e lo straccia

Solo due giorni

Penso nelle interminabili due ore di italiano

Solo due giorni

Penso mentre Davide mi parla del nuovo anime che sta guardando

Solo due giorni

Penso le ultime due ore

Solo due giorni

Penso quando esco dalla classe e Gabriel mi fa lo sgambetto facendomi cadere in mezzo al corridoio pieno di gente

Solo due giorni

Penso quando mi incammino verso casa

Solo due giorni in questa scuola e poi non ci metterò mai più piede... da un lato sono felice, ma dall'altro vorrei che questi giorni non passino mai... ho seriamente paura di non vedere più Davide.

UNA RAGAZZA DA PARETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora