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Gabriel p.o.v.
Guardo Greta e scuoto la testa, Gesù sembra farlo apposta. Vuole rimanere sola o cosa?
<mi stai ascoltando?> Nadia mi guarda scocciata.
Che stava dicendo?
<no> rispondo con il suo stesso tono.
<ti stavo dicendo: ho preso questo smalto...> e smetto di nuovo di ascoltarla. Guardo dietro le sue spalle Greta e  non riesco a staccarle gli occhi di dosso; seduta a terra con le ginocchia strette al petto. Ha un aria cosi triste...
Da un lato mi fa pena, ma dall'altro mi fa incazzare. Non è possibile che allontana tutti
Senza pensarci cammino per sedermi accanto a lei, ma una mano mi prende il polso.
<io starei parlando> mi dice Nadia, guardandomi male. Mi libero dalla sua presa.
<e io me ne starei andando> rispondo acido. Detto questo mi siedo accanto a Greta. Nadia mi guarda sorpresa e poi gira i tacchi.
<certo che hai proprio un talento> le dico sorridendo. Lei continua a guardare davanti a sé, come se non ci fossi
<un talento nel rimanere sola, intendo. Davvero insegnami> lo dico per farla ridere un po, non mi piace vederla cosi giù. Ricevo l'effetto contrario.
<se sei qui per prendermi in giro, vattene. Fino a due minuti fa volevi aiutarmi, cazzo. Sicuro di non essere bipolare?> dice arrabbiata.
Le scompiglio i capelli con la mano, ridendo.
<eddai fattela una risata! Cercavo di farti ridere> si gira verso di me e mi lancia uno sguardo di fuoco.
<toccami ancora i capelli e giuro che ti stacco le braccina e ci gioco a Shanghai> mi dice con un tono di minaccia, mentre si risistema alla meglio i capelli. Rido ancora di più, è troppo carina quando cerca di essere minacciosa.
<comunque, dicevamo? Ah giusto, il fatto che sei un idiota che a quanto pare vuole stare sola> continuo serio. Lei è pronta a ribattere, ma la batto sul tempo.
<per questo sono qui per aiutarti> si blocca di colpo.
<perché vuoi aiutarmi?> chiede perplessa
<perché sei mia amica no?> dico sorridente
<ma in verità non siam...>
<VEDI! Smettila di rifiutare il genere umano. Ti aiuterò a farti nuovi amici>
Mi guarda ancora più confusa
<nuovi amici? Perché dovrei farmene di nuovi?> chiede più calma
Sospiro. Bisogna avere molta pazienza con lei
<perché quelli che avevi prima li hai persi a quanto pare. Quindi cercherò di trovartene di nuovi. Prima cosa: dove è il posto migliore per conoscere nuova gente?>
Ci pensa un attimo
<ehm...>
<in discoteca, ovvio!> rispondo alzando gli occhi al cielo.
< discoteca?? Non ti aspetterai che io venga ad una discoteca, vero? Io la sera sto a casa a leggere> dice sorpresa, come se fosse la proposta più strana del mondo. Scoppio a ridere. Sapevo fosse messa male, ma non cosi tanto
<perché ridi?> Sta cominciando ad arrabbiarsi di nuovo.
<perché sei messa peggio di quanto pensassi. Dai, sabato sera vieni con me in discoteca.> è ovvio che da sola non ci andrà mai, quindi devo accompagnarla.
<ma anche no> rifiuta subito il mio invito. È suonata la campanella, mi alzo in piedi e lei fa lo stesso.
<almeno pensaci, hai 3 giorni>.
Sbuffa e non aggiunge altro. Entriamo in classe, con gli sguardi di fuoco di Sonia e Nadia puntati su di noi.

UNA RAGAZZA DA PARETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora