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Davide p.o.v.
Che cazzo ho appena fatto? Ho rovinato tutto, non potevo accontentarmi della sua amicizia?
Ovviamente no, perché sono un egoista. Ora non mi parlerà più, come devo comportarmi con lei ora?Sospiro.
A lei piace Gabriel, si deve essere cosi. A chi non piacerebbe
È l unico mio pensiero mentre mi incammino verso casa.
Mi arriva un messaggio
Numero sconosciuto:
Lei è innamorata di te, ma ancora non l ha capito.

Il giorno dopo
Greta p.o.v.
Arrivo a scuola con le parole di Gabriel ancora in testa, facendomi sempre la stessa domanda
Mi piace? Non lo so
Non avevo proprio voglia di venire a scuola e vedere Davide, di sicuro mi sarei sentita a disagio dopo quello che è successo ieri. Ho provato a far finta di star male per rimanere a casa, ma...
<Greta, come attrice fai schifo> mi aveva detto papà ridendo. <una cosa che non sai fare è raccontare bugie> aveva aggiunto mamma.
Ciò provato penso sorridendo, mentre entro a scuola
Non vedo Davide, ma in compenso vedo Gabriel, però non sembra notarmi. Sonia, accanto a lui, mi lancia una strana occhiata. Divertita, credo. Mi assale un dubbio
Se Davide avesse ragione? Se non dovessi fidarmi di Gabriel? Impossibile, con tutto quello che ha fatto fino a ora per me.

Le ore prima dell'intervallo mi sembrano infinite, infatti quando suona la campanella scatto in piedi ed esco per prima. Sono curiosa di vedere se c è o no, ma dubito che sarà qui. Dopo il mio rifiuto.
<ehi candida!> Davide mi raggiunge sorridendo.
Davvero è qui? E davvero mi parla come se non fosse successo nulla?
<Ehm... ehi> lo saluto incerta.
Dovrei comportarmi normalmente? In fondo è solo Davide
Ci sediamo al "solito posto".
<Quindi a che punto sei con maze runner?> mi chiede
<Ehm... terzo libro> non riesco ad avere un tono di voce normale, lui invece è tranquillo e sorridente come sempre.
Come diavolo fa?
<cavolo, manca poco alla pagina 250> dice ridendo e cingendomi le spalle con il braccio. Io mi irrigidisco a quel contatto, ma perché? Non è la prima volta che lo fa. Lui sembra accorgesene e toglie il braccio, subito il suo sorriso scompare, lasciando posto ad uno sguardo triste. Si crea un silenzio imbarazzante, era meglio quando mi parlava.
<vado in bagno> dico alzandomi
Mi sento a disagio con lui.
Attraverso il corridoio passando accanto a Gabriel, che sta appoggiato al muro accanto a Nadia. Entro in bagno e mi lavo le mani (tanto per fare qualcosa). Il telefono mi vibra nella tasca: Gabriel mi ha scritto:
<sei consapevole di essere un idiota o devo dirtelo io?>
Deve avermi visto con Davide
<non riesco, mi sento a disagio con lui dopo quello che mi ha detto> scrivo. Risponde subito dopo:
<cosi peggiori e basta, è pur sempre il tuo migliore amico no?>
Sospiro. Ha ragione, ora vado e mi scuso con lui
Esco dal bagno per tornare da Davide, ma lui non è più li. Mi guardo intorno, deve essere sceso di sotto. Mi siedo per terra dove prima era seduto lui e guardo il vuoto.
Sono un idiota. Me lo ripeto in testa all'infinito.
Mi giro verso Gabriel. Mi sta guardando serio e scuote di poco la testa, come a dire:
<sai che combini solo casini?>
In risposta alzo le spalle
<lo so...>

UNA RAGAZZA DA PARETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora