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Ci giriamo tutti e due verso la porta.
È Alessandro.
<oddio non pensavo ci fosse ancora qualcuno> ci dice subito imbarazzato e chiude la porta senza lasciarmi il tempo di parlare.
Allontano Gabriel e mi alzo in piedi.
<sono nella merda! Che figura> dico coprendomi la faccia con le mani. Lui mi guarda confuso.
<Perché che figura?>
<Perché quello li non sa tenere la bocca chiusa e penserà che stavamo per baciarci! Sai che vuol dire? Addio Davide! Dopo questa non mi parlerà più. E Sonia? Cosa mi farà per vendicarsi? Gesù...> tolgo le mani e vedo Gabriel assolutamente tranquillo.
<non succederà nulla di tutto questo vedrai.> dice mettendomi le mani sulle spalle.
<Lo dici tu... non dovevamo nemmeno parlarci in teoria e ora guarda>
Alza gli occhi al cielo e sbuffa.
<come la fai lunga! Cambiando discorso; oggi ti accompagno a prendere un vestito. A quanto pare da sola non ce la fai>
Davvero non gli importa delle voci che girano?
La campanella suona e non mi lascia il tempo di controbattere.
Prendo la sedia e la rimetto dove era, poi velocemente mi siedo al mio posto in prima fila.
Subito dopo la porta dell'aula si apre e rientrano tutti. Alessandro entra per ultimo e cerco di non guardarlo, imbarazzata.
Sento una pallina di carta arrivarmi in testa. Mi giro e vedo tutti ridere, tranne Gabriel, che mi mima con le labbra "leggi". Dopo un secondo raccolgo la pallina e la apro
Dopo la scuola
2.30
Il vestito

Mi giro di nuovo verso Gabriel e, alzando gli occhi al cielo, annuisco.
Gabriel mi sorride appena e poi distoglie lo sguardo.
Faccio lo stesso esattamente quando la prof entra.
Nonostante le parole di Gabriel ho paura di quello che farà Alessandro...

UNA RAGAZZA DA PARETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora