~11

83 9 0
                                    

Nonostante siano passate due settimane da quel messaggio non è successo ancora niente. Scherzo tutti i giorni con Davide e i miei voti sono abbastanza alti. Quello che mi fa strano è che Sonia e le altre hanno smesso di darmi fastidio. Non mi lamento ovvio, ma ho paura che abbiano in mente qualcosa.
<non ti danno fastidio e ti lamenti?> mi chiede stupita Marika. Siamo al solito posto, sempre alle 3, di una domenica abbastanza calda da andarsene in giro con la felpa slacciata  (anche se a fine ottobre).
<non è che mi lamento ma...>
<...ma non devi pensarci> conclude lei sbuffando
<ma quel messaggio...> Marika è l unica a saperlo. Non sapevo a chi dirlo e per fortuna lei c è sempre.
<Non. Devi. Pensarci. Cambiando argomento, prima a scuola ero con Irene e...> smetto di ascoltarla.
Non lo faccio apposta, ma la mia mente va altrove... comunque Legend è davvero un bel libro anche se non l ha letto molta gente
<...Greta mi stai ascoltando?> mi riporta alla realtà
<Ehm...>
<lascia perdere... quiiindi con Davide? Ancora nulla?>
<ancora cosa? È solo un amico>
<tranquilla dicono tutti cosi all'inizio>
Alzo gli occhi al cielo

Odio il lunedì, con tutto il cuore, come tutti. Ho dormito poco e sono in ritardo. Entro in classe alle 8.05, tutti sono già seduti.
<alla buon ora...>
<scusi il ritardo>
Sempre simpatico il prof di fisica
Mi siedo al mio posto cercando di non addormentarmi.

All'intervallo mi alzo per uscire, nel mentre Sonia mi passa accanto ridacchiando, seguita da Nadia. Sto per uscire dalla classe quando Alessandro (l'unico maschio gay nella classe) mi chiama
<Greta... hai... insomma... sei in quel periodo del mese?>
Che domanda è?
Mi giro verso di lui
<Ehm... no perché?>
Mi indica la sedia... c è una macchia rossa. Mi tocco i pantaloni sul retro, sento che è umido e la mia mano è sporca di rosso.
Non è possibile...  Oddio che faccio? Lo vedranno tutti... l unico giorno che mia madre mi convince a mettere dei jeans chiari al posto dei soliti leggins neri... sono nella merda.
Prendo lo specchietto di Sonia dal suo banco e cerco di valutare i danni.
Come faccio? Ho pure una felpa corta che faccio??
Quando escono tutti chiudo la porta e prendo i fazzoletti. Mi sfrego i pantaloni, ma cosi faccio più danni.
Mi siedo a terra, rassegnata, e guardo ancora la macchia sulla sedia. Aspetta un attimo...
Il ciclo non ha i brillantini
Guardo nella borsa di Sonia, poi quella di Nadia. Trovo dello smalto rosso brillantinato...
Stronze di merda ha approfittato che ero in ritardo... ma ormai il danno è fatto
Mancano 3 minuti alla fine dell'intervallo ma in quel momento la porta si apre. Sbuffo
<senti Gabriel... prendimi in giro quanto vuoi, ormai non mi importa più>
In silenzio va verso il suo zaino e prende una bottiglietta d'acqua, inumidisce un fazzoletto e va a sfregarlo sulla mia sedia, togliendo la macchia. Poi si avvicina a me, si sfila la felpa grigia rimanendo in maglietta e me la porge
<cosi non si vedrà>
<stai scherzando vero? Dopo che mi fate sto scherzo mi aiuti? Tu non stai bene>
<vuoi che tutti vedano la macchia che hai sul culo o no?> mi chiede serissimo. Prendo la felpa e la indosso, mi arriva quasi fino a metà coscia, intanto lui sta uscendo dalla classe.
Vuole davvero uscire in maglietta in ottobre?
<a che gioco stai giocando?> Gli chiedo prima che esca, ma lui o non mi ha sentito oppure mi ha ignorato.
Dopo un secondo rimette la testa nella stanza
<e comunque mi devi due favori> dice prima di andarsene definitivamente.
Due favori? Il libro...

UNA RAGAZZA DA PARETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora