~36

41 6 0
                                    

Il giorno dopo
<mamma, papà> distolgono entrambi lo sguardo dalla tv e mi fissano
<Si tesoro?> Chiede papà
Rimango li impalata davanti a loro. Non so perché ma mi imbarazza chiedergli di accompagnarmi questa sera in discoteca. Non glielo avevo mai chiesto prima e di sicuro non se lo aspetteranno da me.
<mi chiedevo se.... insomma, questa sera, si devo...>
<devi uscire con il tuo ragazzo e hai bisogno di un passaggio. Ma certo, saremmo felicissimi di accompagnarti al tuo primo appuntamento> conclude mia mamma con un sorriso a 32 denti e guardando di nuovo la tv.
Mi imbarazzo il doppio
<non è il mio ragazzo, prima cosa. Secondo: è semplicemente un uscita tra amici e terzo: si mi serve un passaggio per la discoteca> dico esasperata
Mamma spegne la tv e mi guarda allibita.
<eddai! Questo film sugli zombi mi aveva preso!> si lamenta mio padre
<tu? In una discoteca...? Con i drogati...?> Chiede con un filo di voce mia mamma
<o mio Dio non è una tragedia! Discoteca non equivale a drogati o robe così. E poi non sarò da sola, quindi, calmatevi> dico
<penso che tua madre sia solo sorpresa della tua richiesta> Papa è una persona che non perde mai la calma. Potrei dirgli "Papa ho ucciso un uomo e l ho sotterrato qua in giardino" e se ne uscirebbe con "tesoro hai i pantaloni sporchi di terra, te li sarai sporcata mentre sotterravi quel poveretto".
<come puoi essere così tranquillo?? Vuoi che Greta vada in mezzo a tutti quei... Buzzarri????> strilla mia mamma alzandosi dal divano.
Buzzurri? Ma che parola è?
<Greta ha l età di uscire in discoteca, è una ragazza responsabile non avrà problemi> Papa cerca di tranquillizzare mia mamma
<Beh... come farai col vestito?> mi chiede lei
<l ho già comprato>
<E chi ti accompagnerà a casa?>
<torneremo a piedi io e Gabriel. Mamma, è tutto apposto, non ci seguirà nessuno spaccato, clicker o dolente>
Mamma guarda me, poi Papa, e poi di nuovo me.
<non dopo le 12. Se no vedi che ti faccio>
Inizio a salellare per tutto il salotto
<grazie grazie grazie!> urlo
<Si ma ora calmati> dice ridendo mio padre riaccendendo la tv.

Quella sera
Arrivo davanti alla discoteca, come sempre in ritardo. Non posso farci nulla sono una ritardataria senza speranza.
Il viaggio in macchina è stato un incubo, mamma non ha fatto altro che farmi raccomandazioni su raccomandazioni... quasi quasi mi divertivo di più ad ascoltare l'uomo ratto.
Appena scendo dall'auto sento subito un gran freddo.
Uscire di sera, a novembre, senza nemmeno una giacca... ormai non mi stupisco nemmeno più.
Riesco ad individuare Gabriel nonostante tutti i ragazzi davanti all'ingresso e gli vado incontro.
<no ma, finalmente sei arrivata> mi dice sbuffando
<Si è una bellissima serata hai ragione> dico prendendolo in giro
Mi giro e vedo che la macchina di mia mamma è ancora li, e che lei mi fissa come uno stalker.
Vuole vedere se riesco ad entrare tutta intera penso scuotendo la testa.
Gabriel segue il mio sguardo <senza offesa ma tua madre è inquietante>
<Già entriamo prima che faccia qualcosa che mi imbarazzerà a vita> dico facendomi largo per entrare
<MI RACCOMANDO FAI ATTENZIONE> la sento urlare. Io accellero e abbasso lo sguardo.
<ecco appunto> dico a Gabriel alzando gli occhi al cielo.

Appena entrati la prima cosa che penso è
Porca troia che casino.
Musica altissima, tantissime persone... già mi sto pentendo di essere qui.
Mi fermo sul posto e sono quasi tentata di tornare fuori, ma una mano che mi si poggia sulla schiena mi spinge in avanti.
<non pensarci neanche, ricordati perché sei qui> mi urla Gabriel mentre mi spinge verso in mezzo alla folla che balla al ritmo di musica.
<sono qui perché mi hai obbligato> rispondo anche io urlando.
Mi spinge verso un divanetto vuoto attaccato al muro.
<no idiota> mi urla sedendosi, e tirandomi giù in modo che sia seduta anche io. <Sei qui per fare amicizia! Guarda quanta gente>.
<non vedo un cazzo con queste luci negli occhi! Questo posto non mi piace> gli urlo abbastanza irritata.
Perché non sono andata al cinema con Davide?
<ed dai fai un tentativo! Sei bellissima cosi e di sicuro troverai qualcuno con cui parlare>
<no ma io...>
<E sai qual è il modo migliore per spronare una persona a muoversi?> si alza in piedi, sorridendomi. <lasciarla da sola!> e se ne va, in meno di due secondi viene risucchiato dal mucchio di persone.
Fantastico, penso poggiandomi allo schienale, sono in un posto incasinatissimo, da sola, e mia madre non verrà prendermi prima di mezzanotte... ovvero tra 3 ore, che faccio per tre ore qui?! Non potrebbe andare peggio di...
<Ehi bellezza> un ragazzo, probabilmente sui 17 anni, con un cocktail in mano si siede accanto a me.
Io lo guardo ma non gli rispondo.
<una ragazza come te cosa ci fa qui tutta sola? Scommetto che non ti stai divertendo.> si fa più vicino. Io mi allontano di poco, ma quel poco da fargli capire che non voglio parlare.
<non sono da sola, i miei amici sono andati a prendere da bere, saranno qui a minuti> rispondo decisa. È una balla ovvio, ma magari così capisce che non lo voglio tra i piedi
Ora, levati dalle palle
<nel mentre che li aspetti potresti venire con me in bagno e...> cerca di mettermi un braccio intorno alle spalle ma io mi alzo e senza dire nulla vado il più velocemente possibile fuori.
Qui dentro non ci sto un minuto di più.
Esco e senza pensarci due volte chiamo Davide.
<Ehi candida!>
<Pacifico, sono fuori dalla discoteca, non voglio più entrare non mi piace, mia mamma mi verrà a prendere solo a mezzanotte, sono senza giacca e fa un freddo della Madonna..> dico tutto insieme, l'unico mio pensiero è che sicuramente domani avrò la febbre a 40
<ok ok ho capito, arrivo subito e porto un giubbino in più> e chiude la chiamata.
Mi guardo intorno e noto che c'è molta meno gente fuori, ma ci sono comunque gruppi di ragazzi che mi mettono a disagio e non mi fanno sentire tanto sicura. Cosi inizio a fare un giro intorno alla discoteca, se sto ferma potrei congelare e soprattutto vorrei allontanarmi da loro.
Dopo neanche 30 minuti voglio già andarmene, se trovo Gabriel giuro che...
Mi blocco davanti a ciò che vedo.
Gabriel, sul retro della discoteca dove non c è praticamente nessuno, con Alessandro...

E si stanno baciando

Come distruggere una ship in 4 parole!
Cooomunque 1080 parole, cioè, amatemi!
Eee nulla spero che vi piaccia :)

UNA RAGAZZA DA PARETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora