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<il tuo ragazzo è molto carino e gentile> dice mia mamma appena torno in salotto.
<me lo sono scelta bene> dico sorridendo e andando in camera. Tanto so che se provassi a dirle che è solo un amico non ci crederebbe comunque... Davide è stato molto convincente.
Però io e Davide insieme... cioè, non sarebbe cosi male... anzi ci starebbe... azz, basta pensare a questo.
Scuoto la testa e comincio a leggere il libro che mio padre mi ha comprato da poco "misery" di Stephen King.

Il giorno dopo
Mi sveglio con il telefono che vibra per una notifica. Maledico mentalmente la persona che mi ha scritto e prendo il telefono.
Dopo essermi accecata con la luminosità leggo il messaggio:

Da:Alessandra
Tu. Oggi. Esci con me. Parchetto. 2 e 30. Non accetto un no come risposta. Ciao. Sos.

Le rispondo con un semplice ok e poi mi rigiro nel letto per addormentarmi di nuovo.
Ma non passano nemmeno due secondi che entra mia madre con la grazia di un carro armato e alza le tapparelle e spalanca le finestre.
<No ma stiamo scherzando??> dico coprendomi con il piumone. Ma credo che sia uscito più che altro un verso indefinito.
<sveglia sveglia! Il sole è alto, gli uccellini cinguettano e...>
<E SIAMO A DICEMBRE CHIUDI LA FINESTRA CHE SI GELA> urlo mettendomi a sedere. Lei mi ignora e si siede ai piedi del letto.
<mia figlia, con un ragazzo... stai crescendo cosi in fretta> dice facendo finta di asciugarsi una lacrima sulla guancia.
<o mio dio> dico alzandomi <mi sembrava troppo strano che non avevi ancora affrontato l'argomento... Mi sono appena svegliata, ho i neuroni morti, un altra volta> detto questo vado in cucina a fare colazione.

Pomeriggio
<no vabbè> dice Alessandra ridendo <davvero Davide ha detto cosi?? Davanti a tua madre> dice incredula
<te lo giuro, volevo sotterrarmi> dico diventando rossa al ricordo, nonostante sia successo solo ieri.
<e alla fine che è successo?>
<mi ha dato un bacio sulla guancia e fine> dico arrossendo ancora di piu.
<ok, devi presentarmelo e devo dargli una medaglia per il coraggio>
<si vabbè.. cazzo è Gabriel quello> mi fermo di colpo quando lo vedo passare davanti al parco dall'altra parte della strada, insieme a Sonia.
<stronzi, ora vado li e gli stacco le palle ad entrambi!> dice Alessandra
<calmati, e poi come fai a staccare le palle a Sonia se è una ragazza?>
<... fidati che un modo lo trovo>
Il telefono, uno stupidissimo Nokia preistorico perché il mio telefono si è casualmente rotto, mi vibra in tasca

Da:Mamma
Confermato: dall 8 gennaio cambi scuola. Ti dico i dettagli a casa

Leggo il messaggio e sento la rabbia salire.
Alessandra nota la mia faccia incazzata e spia il telefono per vedere il messaggio.
<cazzo...> dice <allora non si può fare nulla>
Annuisco mentre vedo Gabriel e Sonia allontanarsi, se si fossero fermati probabilmente sarei saltata addosso a quella vipera.
<che giorno è oggi?> chiedo
Lei guarda la data sul telefono
<10 dicembre> risponde piatta.
Faccio velocemente il conto, guardando il calendario sul telefono
<tra 29 giorni>
<e quanti effettivamente di scuola?>
Ricontrollo
<contando che le vacanze iniziano il 22 e finiscono il 7, togliendo sabati e domeniche... 10 giorni>
<così pochi...> dice <ma un lato positivo è che non avrai Sonia e quelle la che ti daranno fastidio> cerca di tirarmi su.
<metti che in quella suola saranno peggio, e neanche so che scuola ha scelto mia mamma. Poi con chi parlerò li? Chi mi farà compagnia agli intervalli?>
<vedrai che andrà tutto per il meglio...> mi mette una mano sulla spalla
<lo spero anche io>

UNA RAGAZZA DA PARETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora