c h a p t e r 6

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Il giorno seguente come prestabilito, le lezioni iniziarono.
Alle otto di mattina dopo essermi svegliata e dopo aver fatto colazione, presi i libri necessari riguardanti le materie che avremmo svolto,e mi avviai in una stanza della grande casa,trasfigurata in una classica aula di Pozioni. In pratica quella stanza era come la stanza delle Necessità,infatti,ogni volta che un professore di una diversa materia entrava in quella stanza,essa si tramutava nell'aula di cui necessitava. Sembrava ancora di stare ad Hogwarts, infatti quella casa internamente era identica in tutto e per tutto ad alcune parti del castello.

<<Signorina Weasley!>> una voce,che si rivelò quella del professore,mi riscosse dal mio stato di incoscienza momentanea dovuto ad una mia possibile dormita ad occhi aperti.
<<Si...si mi chiamo così>> biascicai.
<<Potresti rispondere alla domanda che ti ho appena posto?>>
Mi guardai un po' in giro,dopodiché mi ricomposi addrizzando la schiena e risistemandomi i capelli.
<<Ehm-ehm>> mi schiarì la voce.
<<Io...>> non avevo neanche capito la domanda,ma ormai come si era potuto vedere,grazie a mia madre,non ci perdevo troppo tempo ad ascoltare o a capire Divinazione,era  abbastanza inutile e stupida,e se volevo ottenere risultati soddisfacenti nelle altre materie,non potevo perdere tempo a studiarla.
<<Sfera di Cristallo>> mi sussurrò una voce dietro di me.
<<S-Sfera di Cristallo>> dissi aggrappandomi a quel suggerimento arrivato come un raggio di luce divina dal cielo.
<<Sfera di Cristallo?>> mi domandò con un espressione stranita il professore.
Io cercai di annuire convinta.
<<Weasley non è tempo di fare la spiritosa>>
<<Ma io non sto facendo la spiritosa>>
<<Ah no? Quindi secondo te io con una Sfera di Cristallo posso comprendere le rune scritte su questo libro?>>
Feci per controbattere ma poi rimasi ferma immobile,con una parola a mezz'aria,e con un espressione abbastanza allibita.
<<Cinque punti in meno a Grifondoro. Qualcuno sa la risposta?>> sospirò il professore.
<<Bisogna essere a conoscenza dell'alfabeto runico oppure possiamo semplicemente utilizzare una tavola in cui è specificato il significato di ogni singola runa>> rispose la stessa voce dietro alle mie spalle che mi aveva precedentemente suggerito la risposta sbagliata.
<<Eccellente signorino Malfoy>>
Alle parole del professore che pronunciava il cognome di Scorpius,come ogni Weasley che si rispetti,divenni rossa di rabbia fino alla punta delle orecchie.
Mi voltai con gli occhi ridotti a due fessure verso il viscido,meglio noto come Scorpius Malfoy,e lo fulminai con lo sguardo.
Il viscido si limitò a ghignare soddisfatto.
<<Te la farò pagare>> sibilai a denti stretti.
<<Mi scusi professore,ma la signorina Weasley mi distrae dal seguire la lezione>>
Se prima ero diventata rossa fino alla punta delle orecchie,ora ero rossa fino alla punta dei capelli.
<<Signorina Weasley mi costringe a togliere ben dieci punti stavolta>>
Mantieni la calma.
Mantieni la calma.
Mantieni la calma.

Ma nonostante i miei buoni propositi,la calma non riuscì a mantenerla.
Mi avventai su Scorpius come una furia e lo buttai a terra stringendogli le mani attorno al collo.
<<Viscido schifoso>> gli sputai in faccia altri insulti per vari secondi fino a quando Scorpius non prese in mano la situazione e mi schiantò.
Andai a sbattere la schiena contro il muro opposto e poi caddi a terra con la delicatezza di un elefante.
<<Ma insomma che maniere sono queste di comportarsi?>> sbraitò il professore. <<Cinquanta punti in meno a Serpeverde e Grifondoro. Adesso sono costretto a far convocare i vostri genitori al più presto.>> urlò in aggiunta.

Quel pomeriggio mi ritrovai a fronteggiare mia madre e mio padre,e fino a quando la furia di mia madre non mi si presentò davanti,non ebbi ancora realizzato che la mia fine sarebbe presto giunta.

<<Rose Minerva Weasley!>> ruggì mia madre appena mi vide.
Il mio secondo nome era come una campana d'allarme,quando veniva pronunciato era l'ora di correre al riparo oppure,ancora meglio,infliggersi un Cruciatus autonomamente,e sperare che tua madre abbia un po' di pietà da non finire il lavoro e ucciderti.
<<Come ti è saltato in mente di fare a botte durante l'orario di lezione?>>
Mi feci piccola piccola azzardandomi di tanto in tanto a guardarla negli occhi che ormai erano diventati buchi neri che bruciavano di rabbia.
Anche mio padre,spaventato da quella furia,si limitò a starle a debita distanza mostrando un certo interesse per lo stato delle punte delle sue scarpe.

<<Beh...non potevo starmene lì con le mani in mano! L'ho fatto per una giusta causa!>> replicai vestendo i panni di un eroina incompresa.
L'espressione di mia madre si fece ancora più ardente. Ad un certo punto temetti che mi saltasse addosso o che mi lanciasse una maledizione mortale.

<<Per lo meno l'hai colpito forte?>> mi chiese speranzoso mio padre ad un certo punto,beccandosi un occhiataccia da mia madre. <<Che c'è? Ha picchiato pur sempre un Malfoy>> si difese.
<<Oggi mi sono limitata a strozzarlo ma l'altro giorno gli ho tirato un pugno che gli ha lasciato un bel livido>> ridacchiai in risposta.
<<Questa è la mia bambina>> sorrise mio padre venendomi ad abbracciare.
<<Ah quindi questa cosa è già successa una prima volta Rose?>>
Io mi limitai ad annuire spaventata.
Mia madre sospirò passandosi le mani tra i capelli.
Non l'avevo mai vista così disperata forse ne stava passando troppe in quel periodo.
<<Non so più cosa fare con te Rose,eppure ho fatto di tutto>> sospirò.
A quelle parole la rabbia prese nuovamente il sopravvento su di me.
Lei non sapeva più che fare con me?! Aveva davvero fatto di tutto?! Sul serio?!
Perché in questi anni,in sedici anni lei aveva mai fatto qualcosa per me a parte continuarmi a ripetere "studia" "studia" "studia" ?
Era troppo impegnata con il suo stupido lavoro da Ministro per pensare a una figlia o a un marito o a respirare o a qualsiasi altra cosa.
Ma infondo sembrava che,qualunque cosa facessi, deludessi sempre qualcuno.

Mi morsi un labbro talmente forte da farmi uscire il sangue pur di non parlare.
<<Dovrò parlare con il professore,cercherò di convincerlo a non togliere cinquanta punti a Grifondoro>> disse esasperata.
La sua espressione tradiva delle parole ben precise: sei la mia più grande delusione.
Mi sembrò pure di udirle ad un certo punto.
Infondo era così,lei era buona solo a giudicarmi,e a criticarmi per ogni cosa sbagliata che facevo,perché infondo quando combinavo qualcosa di giusto non contava,davvero molto logico Hermione Granger.

Strinsi i pugni e me ne andai,prima che le lacrime che mi pizzicavano gli angoli degli occhi avessero avuto modo di manifestarsi.
<<Rose! Rose non abbiamo finito torna subito qua!>> urlò nonostante fossi già sparita dalla sua visuale.
Non tornai indietro ma ansi presi a correre verso la spiaggia dove solo il giorno prima avevo tirato mazzate, con palline, a una palma. Probabilmente quello sarebbe diventato il mio luogo preferito.
Ma quel giorno non avevo minimamente voglia di tirare mazzate.

Mi sfilai la maglia rimanendo in canottiera, e poi con tutta la forza che avevo, iniziai a prendere a pugni la palma di fronte a me.

Non solo presi a pugni la palma,ma mi sfogai vomitandogli addosso tutto quello che avrei voluto dire a mia madre. Tanto anche se urlavo come una dissennata, nessuno poteva sentirmi.
<<Lei non sa cosa fare con me??>> urlai tirando un pugno.
<<Lei per me ha davvero fatto di tutto?!>> tirai un calcio.
<<Possibile che sbaglio sempre tutto?>> tirai altri pugni,tanti altri pugni che mi sfondarono le nocche delle mani.
Ma nonostante il dolore e il sangue che iniziava a colarmi dalle mani continuai a colpire la povera palma con tutte le mie rimanenti forze.
<<Sono davvero una delusione?!>> sussurrai stremata accasciandomi a terra in ginocchio,e guardandomi le mani piene di sangue.

<<No non lo sei.>> disse la voce di Scorpius alle mie spalle.

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