You're my favourite mistake •Scorose•

Chapter 22

<<Bene, bene, bene>> sghignazzò una voce.
Voltai la testa di lato, e con mia grande sorpresa notai Evan avvicinarsi a noi due.
<<Che ci fai qui?>> gli chiesi fredda.
<<Semplice curiosità Rosie.>>
<<Curiosità?>> chiede perplesso Scorpius.
<<Curiosità>> sogghignò prima di continuare. <<Abbastanza giustificata credo, no Rosie? Infondo se siete qua insieme vuol dire che non gli hai detto nulla>>
Lo guardai stringendo gli occhi.
<<Dove vuoi andare a parare?>>
<<No forse è meglio che sto zitto, non vorrei rovinare il momento...>>
<<No>> intervenne Scorpius. <<Cosa dovevi dirmi Rose?>>
Il mio sguardo passò da Evan a Scorpius.
<<Io...nulla>>
<<Rosie non ti facevo così bugiarda>>
<<Smettila Evan>>
<<Secondo me dovresti dirgli che io e te ci siamo baciati, nonostante tu e lui giocavate già a fare i piccioncini, o e dovresti dirgli anche che sei stata tu la prima a cercare questo bacio...ups forse ho parlato troppo>> ridacchio guardando le nostre facce. <<Meglio che vada, a giudicare dalle vostre espressioni avete molto da parlare>> e detto questo su dileguò veloce come era arrivato.
<<Scorpius io...>>
<<È vero?>> mi interruppe serio con un luccichio negli occhi.
<<Scorpius...>> ritentai ma inutilmente.
<<È vero?>>
Dopo averlo guardato con disperazione annuì, e una lacrima mi rigò il volto.
<<Ma non stavamo già...>> tentai di giustificarmi prima che lui mi interruppe nuovamente.
<<Perché non me l'hai detto?>>
<<Non lo so...non la consideravo una cosa importante>>
<<No certo hai ragione infondo non sono nessuno>> rise amaramente.
<<Scorpius l'ho fatto perché ti ho visto baciare Helena...ed ero arrabbiata>>
<<Molto maturo da parte tua, davvero. E io che mi ero illuso>> disse tirando un calcio alla sabbia <<Povero idiota. Magari non sentì nemmeno nulla per me. Magari hai fatto tutto questo per pietà, ma quanto durerà, un giorno,una settimana, un mese? Poi ti stancherai e mi lascerai con l'amaro in bocca>>
<<No Scorpius...>>
<<Rispondimi ad una semplice domanda e torneremo a fare ciò che stavamo facendo, e facendo finta che tutto questo non sia mai accaduto. Rispondimi sinceramente. Mi ami?>>

Quella domanda mi colse di sprovvista lasciandomi senza parole.
Avevo veramente pensato ai miei sentimenti per lui, ed ero arrivata ad una conclusione. Io l'ho sempre amato, sempre e nonostante tutto, solo non ero mai stata in grado di capirlo.
Ma in quel momento me ne rimasi li a boccheggiare e a guardarlo mentre la sua espressione si faceva sempre più triste e affranta.
<<Va bene ho capito>> sussurrò voltandosi. <<È stato un errore. Tu sei stato un errore per me.>>
Quelle parole mi ferirono in profondo il cuore ma cercai di far passare il dolore in fretta, non potevo perderlo.
<<Scorpius...>> tentai di richiamare la sua attenzione, nonostante fosse quasi sparito del tutto nel buio della notte.

Lo stesso giorno della settimana seguente,Dominique con l'aiuto di Fred aveva progettato un uscita notturna senza essere scoperti nonostante la disapprovazione di Lucy che aveva deciso di stare a casa e io che non ero dell'umore adatto per andare ad una festa.
<<Ti ho già detto di no>>
<<Mi hai detto di no?! Sei seria?!...mi ha detto di no!>> urlò sorpresa contro Fred.
<<È matta>> bisbigliò lui.
Io sbuffai sonoramente.
<<Non sono dell'umore adatto per andare ad un altra festa nel solito locale che adesso è tenuto sotto controllo dai nostri genitori, e quindi non sono dell'umore adatto per beccarmi una sgridata>>
Dominique scoppiò a ridere.
<<Tu credi davvero che io e Fred abbiamo progettato questa uscita super segreta solo per andare nello stesso locale?...No cara Rose Weasley noi andremo a Las Vegas e ci imbucheremo alla festa più eclatante che tu abbia mai visto. Pensaci bene, vuoi davvero perderti questa grande occasione solo perché non sei dell'umore adatto?>>
Io guardai prima Fred e poi Dominique che mi stavano rivolgendo sguardi di incoraggiamento, poi sbuffai di nuovo.
<<E va bene, ma vedete di non farci scoprire ancora una volta>>
<<Fred è un assicurazione per la vita>> rispose lui stesso battendosi due volte una mano sul petto.

Scorpius non dava segni di vita dalla notte in cui litigammo. Non si era fatto vivo ne a colazione ne a pranzo ne a cena, e non usciva neppure quando c'erano gli allenamenti di Quidditch. Solo alle lezioni partecipava.
Non mi guardava più, non mi parlava più, e neanche mi offendeva come avrebbe fatto poco tempo prima. E tutto questo era molto peggio. Sarebbe stato meglio ricevere mille schiaffi in faccia piuttosto che essere ignorata spudoratamente.
Prima Roxanne e poi Albus, erano venuti a parlarmi, a chiedermi ciò che era successo, a chiedermi se volevo sfogarmi.
Ma non ce la facevo, non ce la facevo a pensare che tra me e Scorpius  era tutto finto, tutto per colpa mia per un mio stupido sbaglio.

<<Rose?>> richiamò l'attenzione una voce maschile alle mie spalle.
Ero seduta sull'altalena appesa al ramo dell'albero in giardino e appena voltai il viso una chioma nera e due occhi verdi riempirono il mio campo visivo.
<<Ciao Albus>>
Mio cugino si posizionò con la schiena attaccata al tronco dell'albero affianco a me, e silenziosamente mi scrutava.
Dopo un po' parlò.
<<Adesso ne vuoi parlare?>>
Io scossi la testa in segno negativo.
Ma l'attimo dopo mi ritrovai a raccontargli per filo e per segno ciò che era successo qualche sera prima.
<<Non so perché mi è venuta voglia di baciarlo, so solo che ero arrabbiata con Scorpius e volevo...>>
<<Vendicarti>> concluse lui per me.
Io annuì guardandolo.
<<Scorpius ti ha raccontato qualcosa?>>
<<Non ha voluto parlarne...penso sia arrabbiato anche con me,forse pensa che io sia una sorta di tuo complice>> ridacchiò piano.
<<È finita. Ho rovinato tutto come al solito, con la differenza che stavolta non potrò aggiustare le cose>>
<<Nulla è perduto Rose, dammi retta, è solo un momento un po' così, poi passa>>
Albus mi rivolse un sorriso di conforto e poi mi abbracciò.
<<Stasera pensa a divertiti alla festa, manca poco alla fine della scuola e anche se odio ammetterlo mi mancherà un po' questo mondo, infondo è uno spasso stare qua>>
<<Ti voglio bene>> gli sussurrai stringendomi ancora di più a lui.