Chapter 20

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Dominique e Roxanne dalla prima volta in cui io ebbi tirato un pugno a Scorpius, iniziarono a complottare, e fare scommesse con mezzo mondo,essendo convinte che io e lui un giorno saremo finiti insieme e avremo procreato come conigli.

Quel pomeriggio Dominique aveva avuto una delle sue "brillanti" idee, e aveva deciso di organizzare un pick-nick in giardino.
L'aria dalla sera della festa, era ancora tesa, infatti non volò una mosca durante il pranzo, e i buoni propositi di Dominique riguardo, il far tornare l'allegria in quella casa, erano andati in fumo.
Con James, non aveva osato rivolgergli uno sguardo o una parola, se non per dargli dell'idiota davanti a tutti, erano ancora troppo imbarazzati per poter pensare di intraprendere una conversazione civile, cosa che non accadeva neanche a circostanze normali.
Ma infondo era meglio che stavo zitta, io non riuscivo neanche a stare in una stanza sola con Scorpius senza morire di crepa cuore.
Quel pomeriggio Helena ci aveva onorato un'altra volta della sua presenza, e forse perché aveva notato qualcosa di strano in Scorpius, gli era ancora più appiccicata e lo stava riempiendo di baci senza che lui facesse nulla per levarsela di dosso, ansi sembrava amare tutta quella situazione.
Non ce la facevo più a guardarli senza andare lì e sbraitare contro a Helena, così mi alzai senza neanche dire nulla a Domi o Roxy che troppo impegnate a conversare non mi notarono neanche.

Mi avviai verso l'unico posto bello di tutto questo posto: il mare.
Appena poggiai i piedi sulla sabbia, un vento gelido mi investì, facendomi rabbrividire.
Appena arrivata in riva al mare, gettai le scarpe da una pare e immersi i piedi nell'acqua, che si rivelò molto più calda delle mie aspettative.
Il mare a guardalo, sembrava invitarmi ad immergermi.
Potrei imparare a nuotare.
Infondo avrei sempre potuto fermarmi dove l'acqua bassa cessava. Perché no?
Mi inoltrai, immergendomi fino alla vita e poi fino alle spalle. Provai a staccare la pianta dei piedi dal fondo cercando di restare a galla, ma il risultato che ottenni fu quello di assomigliare ad una gallina che sbatteva le ali freneticamente.
<<Rose! Che cavolo stai facendo?>> urlò una voce alle mie spalle.
Mi voltai di scatto notando in lontananza uno Scorpius che si affrettava ad immergersi in acqua, nuotando nella mia direzione.
<<Ehm...io...che cavolo ci fai tu qua?!>>
Non appena mi fu vicino mi attirò a se, facendomi involontariamente appoggiare le mie mani sulle sue spalle larghe.
<<Vuoi annegare per caso?>> mi dimandò con una voce irritata.
<<Ovvio che no! Stavo solo provando a nuotare! Non tutti hanno la possibilità di avere una villa al mare dove poter imparare a farlo>> gli urlai senza prima pensare a quello che stava uscendo dalla mia bocca.
<<Beh...comunque non dovresti imparare da sola, potresti correre dei rischi.>> sussurrò facendo poco caso alle mie parole.
Io alzai gli occhi al cielo.
<<So badare a me stessa. Comunque tu che ci fai qua? Pensavo che con Helena stessi godendo di ottima compagnia>>
<<Si...ma...>> Scorpius mi guardò negli occhi. Non avevo ancora concepito che tra noi c'era così poca distanza, tanto che potevo sentire il suo respiro caldo sul mio volto.
Arrossì di botto e trattenni il fiato rischiando di affogare.
<<Ma?>>
<<Ma...ti ho vista e...dovevo fare una cosa...>> sussurrò giocando con una mia ciocca di capelli.
Scorpius si morse un labbro, facendomi provare una sensazione strana nel petto. I suoi occhi erano fissi su di me,e temetti di poter svenire da un momento all'altro, nonostante erano azzurro come i mei, i suoi avevano un qualcosa di magnifico.
<<Rose?>> richiamò la mia attenzione Scorpius.
Io lo guardai ancora per qualche istante.
<<Oh al diavolo!>> sbottai prendendogli il viso tra le mani e posando violentemente le mie labbra sulle sue.

Scorpius rimase con gli occhi sgranati per qualche secondo, non riuscendo a capire cosa era appena successo, poi lentamente li chiuse e si abbandonò al bacio, prendendomi in braccio.

Peccato che non c'è un muro!

I ricordi di qualche notte prima mi stavano investendo mentre baciavo Scorpius, riuscivo perfettamente a ricordare il sapore di alcool e di sangue delle sue labbra che in quell'istante sapevano semplicemente di dolce, riuscivo a ricordare i suoi soffici capelli che le mie mani attraversavano lentamente come anche in quel momento stavano facendo, e ricordavo perfettamente anche i suoi baci, i suoi baci dolci e soffici, che mano a mano diventavano sempre più appassionati e emozionanti.

Dopo istanti che parvero infiniti mi staccai, causa della mancanza di fiato, dalle labbra di Scorpius anche se contro voglia.
Lui mi fissò ancora con quell'aria scioccata, nonostante un sorriso gli riempiva il volto.
<<C-che è...>> iniziò con un'aria confusa.
<<Shhh...vuoi dirmi che non ti è piaciuto? O Che magari non lo volevi?>> sussurrai.
<<Nonono, assolutamente no, non vedevo l'ora che questo giorno arrivasse>> ridacchiò sulle mie labbra.
Io sorrisi.
<<Ho ricordato tutto>>
<<Tutto cosa?>>
<<L'altra notte, ci siamo baciati, l'ho ricordato>>
<<Ma avevi detto che era stato solo un errore>> sussurrò.
<<Si, il mio errore preferito>> sorrisi facendo scontrare nuovamente le mie labbra con le sue.

Dopo qualche secondo però, fummo interrotti da una risata un po' folle che proveniva dalla spiaggia.
Ci voltammo entrambi e con nostra grande sorpresa trovammo un Albus che batteva le mani in nostra direzione.
<<Ce l'avete fatta finalmente!>> urlò. <<Siete due idioti!>>
Io scoppiai a ridere mentre Scorpius fece il finto offeso.
<<Taci Potter, anche tu ci hai messo un infinità con Alice!>> gli urlò.
<<Ci avete messo di più voi!>>
Poco dopo essere usciti dall'acqua, Scorpius iniziò a rincorrere Albus che in risposta gli stava lanciando palle di sabbia bagnata.
<<Torna qua! Ti faccio vedere io chi ci ha messo di più!>> gli urlò dietro.
<<Eddai scherzavo!>> rise Albus.
<<Siete proprio due bambini!>> urlai a mia volta lanciando una palla di sabbia, che pochi secondi dopo era spiaccicata sul volto di Scorpius.
<<Ups>> scoppiai a ridere <<Dovresti vederti, sei fantastico>>
<<Oh si Rosie è veramente meraviglioso. Muoio dalla voglia di baciarti>> disse sarcastico Albus increspando le labbra per ricevere un bacio.
Scorpius dopo aver spinto Albus a terra mi guardò stringendo gli occhi.
<<Vuoi gia la guerra Weasley?>> mi domandò intento a formare una palla di sabbia.
<<Oh-oh...ehm...addio>> borbottai scappando via.
<<Oh no tu non mi scapperai davvero!>> urlò Scorpius prendendo a corrermi dietro.
Dopo poco, dato che io a suo confronto ero una tartaruga fusa insieme con una lumaca, mi raggiunse, mi afferrò per i fianchi e mi attirò a se.
Pochi secondi più tardi mi trovavo stesa a terra a pancia in su, con sopra Scorpius che mi bloccava i fianchi con le ginocchia e i polsi, sopra la mia testa, con le braccia.
<<Adesso non puoi più scapparmi>>
<<Sicuro?>>
<<Sicuro>> sussurrò stampandomi un bacio sulle labbra.

<<Oh andiamo! Proprio davanti a me dovete farlo?!>> si lamentò Albus quando si sedette di fianco a noi.
<<Puoi sempre andartene>> risposi io.
<<E perdermi una giornata in cui mia cugina e il mio migliore amico vanno fin troppo d'accordo? No grazie>>
Tutti e tre scoppiammo a ridere.

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