Chapter 17

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Mia madre ci stava guardando con espressione truce e le labbra assottigliate,e quando assottigliava le labbra allora la situazione era davvero grave e la punizione che ci aspettava lo era ancora di più.
<<Rose,Hugo posso parlavi un momento?>> ci domandò cercando di mantenere la calma.
Presi Hugo per un braccio prima che potesse risponderle in maniera poco consona e lo trascinai in cucina dove mia madre ci aspettava.

<<Che cosa vi è saltato in mente di fare?!>> urlò in maniera da spaccare i timpani.
Mi affrettai a chiudere la porta prima che i presenti potessero assistere al raccapricciante spettacolo.
<<Cosa vi credete degli adulti?! No! Siete ancora a scuola,e in veste di studenti dovete rispettare le regole!>>
<<Noi...>> tentai di proferire parola,ma inutilmente.
<<Chi vi ha dato il permesso di uscire eh?! Chi?! Nessuno! Ma cosa avete al posto del cervello?!>>
<<L'alcool>> scoppiò a ridere Hugo.
Mia madre lo fulminò con lo sguardo.
<<Siete pure ubriachi fradici non è così?! Voi non siete miei figli! I miei figli non avrebbero fatto una cosa simile!>>
<<Infatti siamo figli di nostro padre>> borbottai innocentemente.
Perché si, anche se a scuola i miei voti erano abbastanza buoni,grazie a Lucy che mi faceva ripetizioni in segreto, e i miei modi di fare molte volte erano simili a quelli di una perfettina (mia madre),nella vita reale,nel comportamento,in tutto e per tutto forse avevo preso più da mio padre che da lei.

Per la fortuna della mia vita,non sentì il mio commento idiota.
<<La preside per fortuna ci ha avvisati in tempo o chissà cosa avreste combinato>> sospirò calmandosi.
<<Non penserete di passarla liscia vero? Perché verrete puniti tutti quanti,in maniera molto severa>> ci comunicò soddisfatta.
<<E che cosa prevede questa severa punizione?>>
<<Tornate in soggiorno,prima devo accordarmi con la preside e poi ve la comunicherò.>>
Sempre trascinando per mano Hugo,me ne andai dalla cucina senza proferire parola.

Al nostro rientro in soggiorno fummo accolto da sguardi ansiosi,misti a sguardi del tutto incoscienti di quello che stava accadendo, fissi sullo zio Harry e mio padre che non stavano urlando ma che comunque non avevano una faccia allegra.
Notai che nell'angolo più remoto della casa, Draco Malfoy stava parlando, sforzandosi di mantenere un tono controllato, a Scorpius che gli stava rivolgendo uno sguardo duro cercando di rimanere in piedi e non barcollare o dire cose insensate.
Furono poche le cose che riuscì a sentire da quella distanza.
<<Non pensavo ti importasse così tanto di me,da scomodarti dalla tua poltrona e venire fino qua solo per vedere tuo figlio ubriaco>>  disse Scorpius,forse parlando con quel tono arrogate e spavaldo a causa dell'alcool.
Draco Malfoy gli tirò uno schiaffo così forte e schioccante,che tutte le persone presenti in quella sala di voltarono.
Dopodiché Draco assalito da un forte imbarazzo, condusse Scorpius in giardino.

Poco dopo fece la sua entrata di scena, in sala, mia madre pronta a riferirci ciò che aveva appena accordato.
<<Allora,con la preside ho stabilito che...non potrete più uscire neanche quando vi verrà concesso, ma potrete uscire solamente in giardino, in spiaggia dove non potrete superare i cento metri di confine prestabilito,e che se anche proverete ad uscire dai confini o proverete ad uscire di casa, scatterà un allarme che ci avviserà immediatamente.>>
<<Tutto qua?>> chiesi dato che mi aspettavo molto di peggio.
<<No. Da d'ora in poi,per un mese, nessun elfo domestico pulirà la casa,vi rifarà i letti,cucinerà per voi. Dovrete pensare a tutto voi. E ogni giorno un gufo vi porterà del cibo che provvederete in qualche modo a cucinare. Se non ci riuscite morirete di fame, dormirete in letti sporchi e abiterete in una casa non pulita. Un ultimo avviso: se non rispetterete le regole verrete espulsi dalla scuola. Questo è tutto>>
Anche quelli che poco fa trovavano divertente tutta questa situazione, a causa dell'alcool, si placarono, mostrando facce sconvolte, come se gli fosse stato appena riferito che sarebbero morti l'indomani.
<<C'è un antidoto contro la sbronza in cucina,prendetelo tutti, potrebbe causarvi un po' di nausea ma nulla di che. Buona fortuna.>> disse prima di varcare la soglia della porta e seguire gli altri che si erano già smaterializzati.

Le ore successive dopo aver bevuto quella pozione,a turni, ci alternavamo in bagno per vomitare tutto ciò che avevamo bevuto.
<<Per fortuna aveva detto solo un po' di nausea>> si lamentò Hugo correndo in bagno rigurgitando per la quarta volta. <<Io non ho bevuto così tanto! Sono sicuro che è un veleno! Moriremo tutti!>> urlò mio fratello dal bagno.
Passai tutta la notte in bianco appoggiata alla tazza del water vomitando a intervalli regolari.
Anche quando ormai tutti sembravano essere andati a dormire,io rimasi afflosciata dentro un bagno aspettando che anche l'ultimo conato passasse,fino a quando non mi addormentai; prima di farlo però,il mio ultimo pensiero andò a Scorpius e a quello che era successo.

La mattina seguente mi risvegliai con un forte mal di testa e dei ricordi sfocati della notte passata.

C'era stata un festa,c'era dell'alcool,tanto alcool,ho ballato,mi sono fatta disegnare il corpo,ho vomitato,poi...poi siamo stati scoperti e messi in punizione...e poi più nulla.
Eppure avevo una strana sensazione addosso,e non era la sensazione post sbornia ma era qualcos'altro,mi mancava qualcosa,qualcosa che non riuscivo a ricordare,ed era fastidiosa questa sensazione di vuoto totale.
Chissà che cosa non riesco a ricordare. L'importante è non aver baciato Scorpius davanti a tutti i miei cugini.

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