c h a p t e r 2 5

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Ciao sono Rose Weasley e sto per raccontarti la storia della mia vita, ansi più esattamente del motivo per cui è finita.

Vi ricordate il discorso sulle azioni sbagliate e bla bla bla...? Bene perché adesso vi sto per raccontare le conseguenze brutali di queste azioni, ma credo che sia abbastanza chiaro quello che è accaduto dopo.

Che cosa si prova quando si è morti? Ve lo siete mai chiesti? Io si, ma in quel momento potevo sperimentarlo, infondo da quello che potevo vedere ero morta, e si dico vedere perché stranamente mi trovavo al di fuori del mio corpo, e lo stavo contemplando non capendo bene che cosa ci facessi li fuori, infondo ero morta...o forse non ancora?
Poco più in là Dominique con parte del vestito strappato dai vetri dell'auto andati in frantumi si stava risvegliando. La macchina era cappottata e lei era con mezzo busto fuori dal finestrino rotto, aveva una brutta ferita alla testa e graffi sparsi per le braccia, mentre i capelli sempre pettinati al meglio erano sporchi di sangue e arruffati.
<<Mhhh...>> mugolò pianissimo cercando di aprire gli occhi.
<<Dominique!>> le urlai avvicinandomi. <<Domi...Domi, mi senti? Come stai? Dobbiamo chiamare un ambulanza...Dominique?>>
Qualcuno tossì dietro di me.
<<Oh Roxy!>> le urlai una volta appurato che chi aveva tossicchiato era lei.
Per fortuna sembrava messa un pochino meglio nonostante perdesse molto sangue da un braccio, avesse un labbro spaccato ed era molto pallida.
Stava arrancando verso di me e Dominique quando la chiamai nuovamente.

<<Roxy!>> cercai di afferrarla prima che potesse svenire, ma quando allungai un braccio verso di lei non potei fare nulla dato che la mia mano attraversò la sua spalla da parte a parte.
<<Ma che cavolo?...>> non riuscì a formulare un minimo pensiero che Roxy arrancando, mi trapassò da parte a parte senza minimamente accorgersi della mia presenza.
<<Io non capisco...io non...>> poco più in là vidi il mio corpo steso a terra circondato da sangue (avevo di sicuro sbattuto la testa piuttosto forte o dovevo essermela addirittura spaccata in due a giudicare dal lago di sangue che mi circondava) e terriccio, immobile come...come un morto.
<<No,no,no,no...io non posso...non posso davvero essere...morta>> sussurrai mentre una lacrima mi rigava il viso.
Corsi verso il mio cadavere e mi ci accasciai sopra. Con due dita provai a sentire il battito sul collo, ma non c'era nulla da ascoltare. Allora poggiai l'orecchio sopra al mio petto, e provai a sentire i battiti del mio cuore, ancora nulla. Non respiravo ed ero anche fredda come il ghiaccio. Ero davvero morta. E nessuno mi poteva ascoltare, ero diventata un fantasma? No impossibile mi avrebbero vista e sentita.

<<Dominique, Dominique svegliati apri gli occhi...n-non riesco a trovare...a trovare Rose>> sussurrò senza forze Roxanne.
Non sapendo cosa fare mi avvicinai alle mie due cugine.
<<R-Roxanne...>> tossì Dominique aprendo a metà gli occhi. <<C-che è...s-successo?>>
<<Abbiamo avuto un incidente...>>
<<Roxy chiama James o Fred>> sussurrai nonostante sapevo benissimo che era inutile e che non mi avrebbe sentita.
<<Domi...il telefono...dov'è?...dobbiamo chiamare James o Fred...possono aiutarci>>
<<Mmh...ho buttato via il telefono...non ricordi?...prendi quello di Rose>>
<<Domi io...io non riesco a trovarla>> disse Roxy con le lacrime agli occhi.

Dominique a quelle parole sembrò quasi riacquistare la sua solita energia, e nonostante le forze non le avesse, riuscì a trascinarsi con tutto il corpo fuori dalla macchina e con l'aiuto di Roxanne riuscì a rimettersi a fatica in piedi.
<<Non può essere tanto lontana...>> tossì.
<<E se gli fosse successo...>>
<<Non dirlo...L-lei sta bene, me lo sento>>

<<Rose!>> urlarono all'unisono dopo poco. <<Rose! Dove sei?>>
<<Pochi metri avanti a voi, tranquille ora mi troverete. Ma è inutile che urlate tanto non ci posso sentire>> dissi loro affiancandole.
<<Eccola!>> urlò Roxanne puntando un dito in mia direzione. <<Dominique è a terra!>> urlò disperata Roxanne precipitandosi sopra il mio corpo.
<<È in un mare di sangue!>>
Dominique si precipitò accanto a lei subito dopo e con una mano si tappò la bocca, forze per evitare di urlare di terrore o di disperazione.
<<L-lei non...non può essere...>> cominciò Roxanne prima di venire interrotta da Dominique.
<<C-cerca il telefono>> sussurrò pianissimo a causa del forte shock.
Roxanne annuì e si mise alla ricerca tastando da tutte le parti forche quella giusta.
<<Reggiseno Roxy, dovresti saperlo ormai>> le sussurrai.
<<Trovato! Era nel reggiseno dovevo immaginarlo>>
<<Passamelo>>
Dominique gli strappò di mano il telefono e digitò il numero di James.
<<Rose?!>> urlò James dalla cornetta del telefono. <<Ma dove cavolo...>>
<<James...calmati, sono Dominique>>
<<Dominique...ehi,stai bene?>>
A quella domanda scoppiò a piangere.
<<No James...Io sto bene ma...R-Rose...>>
<<Rose cosa?...>>
<<Noi...abbiamo fatto un incidente...Rose è messa peggio di me e Roxanne....Non sappiamo cosa fare,Rose è in un bagno di sangue...io...è tutta colpa mia...>> Dominique fu interrotta dal suono di una sirena, molto probabilmente i soccorsi babbani stavano arrivando.
<<Stanno arrivando i soccorsi...credo...>>
<<Va bene adesso calmati però...io arrivo il prima possibile>>
<<Ti prego vieni presto>> gli sussurrò Dominique prima di attaccare la chiamata.

Nei minuti successivi guardai i medici soccorrere me ancora stesa a terra e chinarsi sopra di me con una valigetta rossa dalla quale uscirono strumenti mai visti prima.
<<Non c'è battito>> sentì urlare.
Perspicaci.
La mia anima, cioè io, se ne stava a fissare la scena in disparte appoggiata all'auto, quando una macchina frenò di colpo pochi metri più avanti.
Sei figure maschili uscirono di corsa dalla vettura. Erano James, Albus, Hugo, Fred, Louis e Scorpius.
Quest'ultimo e Hugo si precipitarono sopra il mio cadavere quasi investendo i medici.
<<Come sta?!>> urlò Hugo a una dottoressa.
<<Non c'è battito ma stiamo facendo tutto il possibile per rianimarla>>
<<Dobbiamo portarla via di qua!>>
<<Se la spostassimo sarebbe peggio...mi dispiace ma dovete indietreggiare...Albert portami il defibrillatore!>> urlò la dottoressa al suo collega che stava medicando Dominique.
Roxanne invece fu frettolosamente portata via da altri medici prima che il braccio ferito dovesse essere amputato a causa di una possibile infezione.

<<Il defibrillatore!...maledizione mai nessuno che mi ascoltasse!>> sbraitò la dottoressa alzandosi e andando a cercare il defibrillatore.
Mi avvicinai al mio corpo inerte posizionandomi al lato di Scorpius che poco dopo si chinò su di me.
<<Rose>> cominciò <<Io...sono stato uno stupido, mi sono fatto prendere della gelosia...mi dispiace...ho detto che la nostra storia è solo un errore e che tu sei solo un errore, si forse lo sei, ma sei il mio errore preferito. E adesso tu non puoi morire,non puoi lasciarmi...io ho bisogno di te...io...io ti amo>> sussurrò lasciando scivolare una lacrima dalla sua guancia alla mia prima di posarmi un leggero bacio sulle labbra.
Neanche mi accorsi,che seppure fossi solo una sorta di fantasma, le mie guance erano bagnate.

<<Spostati ragazzo. Se vuoi vedere tornare viva la tua ragazza devi spostarti>> disse la dottoressa tornando, insieme ad un altro suo collega, con il defibrillatore in mano.
Dopo avermi compresso il cuore più e più volte i due medici tirarono fuori da una scatoletta il marchingegno che avrebbe dovuto salvarmi la vita.

<<Allontanatevi tutti...non dovete toccarla...pronto?>> chiese al suo collega che annuì.
<<Tre...due...uno...scarica>>
Una scossa elettrica mi attraversò il corpo, e nonostante io ne fossi al di fuori, ne sentii quasi gli effetti.
<<Di nuovo. Tre...due...uno...scarica>>
Un'altra scossa mi attraversò. Ma ancora nulla.
<<Riproviamo. Tre...due...uno...scarica>>
In quel momento la mia vita sembrava essersi fermata, o meglio sembrava andare a rallentatore. Mi guardai intorno e vidi i miei cugini compreso mio fratello che guardavano la scena con sguardi preoccupati passandosi le mani fra i capelli. Poco più vicino, la macchina stava prendendo fuoco illuminando il volto rigato di lacrime di Scorpius che stava guardando il mio corpo inerte mentre era attraversato da un'altra scossa elettrica. Più guardavo Scorpius e più capivo che ne sentivo la mancanza ad ogni respiro. Ne sentivo la mancanza tanto da non poter permettermi di abbandonarlo.
Mi ritrovai a guardare i miei occhi chiusi, la mia espressione inerte come il mio corpo, il sangue che mi circondava e mi ritrovai a pensare che a volte le cose succedono. Succedono e basta. Non puoi farci niente. Ma è quello che fai dopo che conta. Non ciò che succede, ma come decidi di reagire.
E io dovevo reagire.

Un istante più tardi non stavo più fissando i mei occhi chiusi, ma stavo fissando gli occhi di Scorpius, e sapete qual era la cosa più bella? Era che ero nel mio vero corpo e non più un semplice fantasma non visto da nessuno.

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