CAPITOLO 6

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Ella's pov

Sono passate due settimane dal mancamento che ho avuto all'Astoria di Richard. Inizialmente, dopo una bella dormita, sembrava andasse meglio, ma mi sbagliavo ed i sintomi sono riapparsi sempre più frequentemente. Dovrei preoccuparmi per la mia salute, come i miei amici, ma non reputo che stia morendo!
Essi non sembrano essere d'accordo con me, infatti, mi hanno vietato di andare a lezione/lavoro per tutta la settimana.
Che noia.
Ho deciso quindi di approfittarne per portarmi avanti con la stesura della tesi della laurea, ma dopo qualche ora, ho dovuto abbandonare per mancanza di concentrazione. Questi giramenti di testa mi destabilizzano, e non poco, anche se cerco di non darlo troppo a vedere. Audrey mi sta addosso come un falco. Mi lancia ogni minuto un'occhiata per controllare che stia bene e che non abbia altri strani mancamenti. Ma come devo convincere tutti che sarà sicuramente una sciocchezza? Uffa, nessuno sembra darmi ascolto.
Sbuffando, metto via il portatile, scarico tra l'altro, e afferro l'album da disegno sul tavolino che mi separa dalla televisione. Mi sistemo meglio sul divano e sfoglio i precedenti schizzi. Non mi convincono del tutto, ma neanche il tempo di rifletterci su che Audrey mi piomba alle spalle.

«Hai fame? Ti porto qualcosa da bere? La testa come va..?» Chiede apprensiva dedicandomi un sorriso tirato.

«Audrey sembri proprio una mamma chioccia, ma non devi preoccuparti per me. Sto benissimo! Non dovevi andare a lavoro tu?»

«Sì infatti! Ma non crederai che ti lasci da sola vero?» Il suo tono trionfante mi lascia perplessa. Che vuole dire?

«Ho chiamato Sebastian che però era impegnato, quindi ho contattato Richard che sta venendo proprio adesso, così può farti compagnia!»

Sbuffo sonoramente alzando gli occhi al cielo. Non sono una bambina!

«Ma Audrey dai! Quel povero Sebastian praticamente passa le giornate qui, adesso hai assoldato pure Richard? Ti sembra una cosa normale?!» Incrocio le braccia al petto, in disappunto, proprio come se fossi una bimba capricciosa.

«Smettila di fare storie e sta zitta. Tanto a breve sarà qui.»

Sorride come un'ebete e so perfettamente perché. Mannaggia a me che le ho presentato quell'uomo! Non fa altro che parlarmene da quando siamo andate al suo hotel un paio di settimane fa. Si è proprio infatuata di lui...

«È tutta una scusa per vederlo, in realtà non ti importa nulla di me!» Le dico con finta teatralità portandomi anche una mano alla tempia. La bionda ride e si catapulta sul divano per abbracciarmi.

«Non dire scemenze sai che ti adoro e che ti voglio tanto tanto bene per questo non voglio che tu stia male. Ma è vero anche che Richard è proprio un dio greco, ah!»

Sospira con aria sognante ed io non posso evitare di ridacchiare alla sua reazione. Richard è davvero un bel ragazzo, posso capire benissimo la mia amica, e si è rivelato essere anche un buon amico. È passato spesso a trovarmi per sapere come stessi e abbiamo legato molto nell'ultimo periodo.

In meno di dieci minuti, ci riscuotiamo dal torpore nel quale eravamo entrambe cadute, a causa del suono del campanello. La mia coinquilina ovviamente si precipita ad aprire, dopo essersi controllata prima allo specchio. È troppo buffa quando vuole fare colpo su qualcuno!

«Buongiorno, Audrey.» Posso solo sentire la voce del mio amico risuonare nell'appartamento, essendo sul divano di spalle all'ingresso.

«Ciao Richard, entra pure ti stavamo aspettando...» Lo saluta lei, allegra come una Pasqua. Giro leggermente il collo per vederli e accenno un sorriso nella loro direzione.

«Come sta la nostra malata, oggi?» Si affrettano a raggiungermi sul divano così posso avere una visuale di entrambi davanti alla mia persona.

«Ciao Rick! Sto benissimo, ve l'ho detto...Se solo dormissi un po' in più, sarei ancora più in forma!» Sorrido sorniona per convincerli, ma fallisco miseramente. Scuotono entrambi la testa lanciandosi un'occhiata complice.

«Ella fa la brava... Adesso vado a lavoro, a dopo!» Si congeda Audrey salutandomi con un bacio sulla guancia, e con questa scusa, ne approfitta per darne uno anche a Richard che non sembra affatto dispiaciuto. Chi lo sarebbe, in fondo?

«Allora Ella. Adesso puoi dire la verità. Come ti senti?» Mi chiede più serio rispetto a pochi secondi fa, prendendo posto accanto a me sul divano. Sposto l'album da disegno e lo lascio fare.

«Richard dai... Ti ci metti anche tu?»

«Sono tuo amico, è normale che mi preoccupi, però sono anche meno drammatico di Audrey, quindi, puoi parlare con sincerità con me.» Cerca di guardarmi in viso ma io abbasso lo sguardo sul pavimento. So di non avere nulla di grave, ma allo stesso tempo questi "malori" mi stanno un po' preoccupando. Dovrei dirlo a Richard?

«Ok, va bene. Non sto al cento per cento ma non sto neanche morendo. Contento?» Lo guardo sorridendo falsamente, ma lui scoppia a ridere.

«Sei incredibile... io ti consiglierei di andare da un medico, per sicurezza.»

«Un dottore?! No! Non vado dai medici io... Pff.»

Scoppia ancora più a ridere per la mia espressione sconcertata ma poi, come colto da un'improvvisa ispirazione, mi espone la sua proposta.

«Ho un amico che è un medico, potrei chiedere a lui di darti un'occhiata, che ne pensi?» Sorride contentissimo, come se avesse avuto l'idea del secolo.

«Non se ne parla proprio.» Gli lancio un'occhiataccia, non andrò da nessun dottore. Passiamo una buona mezz'ora a discutere, ma alla fine accetto per sfinimento. Non lo sopportavo più!

«Va bene ci vengo! Che rottura però...»

«Bravissima! Stasera lo chiamo e fisso un appuntamento per te. Vedrai che non te ne pentirai.» Sorride entusiasta e si alza per fare un thè caldo ad entrambi.

Speriamo di aver fatto la scelta giusta...

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La giornata è passata tranquillamente con pochi giramenti di testa. Richard è andato via dopo pranzo, a causa di un improvviso meeting, ricordandomi che avrebbe chiamato il suo amico in serata e che mi avrebbe fatto sapere dopo.

Il pomeriggio l'ho trascorso, invece, con Sebastian che era preoccupato per la mia salute ed era sollevato nel sapere che sarei andata da un medico presto. Si è anche proposto di accompagnarmi e non sono riuscita proprio a dissuaderlo. Audrey, una volta saputa la nuova, ha fatto letteralmente i salti di gioia tessendo le lodi del suo Richard...
Come promesso, quest'ultimo mi ha poi chiamato dopo cena e mi ha comunicato di aver parlato con il suo amico che ha accettato di vedermi. Trattandosi di un favore, dovrò recarmi il giorno successivo al di fuori dell'orario di visite, ma non è un problema per me.

La mattina seguente mi sveglio scombussolata e da una parte sono contenta di aver accettato di farmi visitare, almeno capirò cosa mi affligge da settimane. Sebastian mi verrà a prendere verso le sei di pomeriggio poiché "l'appuntamento" è fissato per le sette e trenta di sera, salvo imprevisti. Rimango in uno stato d'ansia per tutta la giornata, temendo l'imminente consulto. Non vado da un dottore da anni, l'ultima volta sarà stata da bambina è normale un po' di nervosismo, no..?
Mentre mi tormento mentalmente, un messaggio di Bas mi riscuote all'istante. È ora di andare.
Il viaggio dura poco e arriviamo puntuali, forse troppo, all'esterno del palazzo che ospita lo studio. Si vede che è un'occasione speciale, siamo super in orario! Sebastian mi ha promesso di attendere in macchina, mi metterebbe solo più a disagio se mi scortasse dentro, così mi affretto a salutarlo e mi avvio all'entrata. Una terribile sensazione di panico prende possesso del mio corpo non appena varco la soglia del palazzo. Proprio non mi piace andare dai dottori, sarà la prima e ultima volta, ho deciso!
Prendo un respiro profondo e faccio appello a tutto il mio buon senso per bussare e non scappare a gambe levate. Una voce maschile mi da il permesso di entrare, così afferro la maniglia e apro lentamente la porta per non fare rumore, è tutto troppo silenzioso qui. Ho intenzione di salutare, ma le parole mi muoiono in gola non appena i miei neuroni captano l'immagine che mi si presenta davanti.

Non è possibile, non può essere vero.













Angolo autrice:

Buona domenica! Finalmente sono tornata con un capitolo nuovo di zecca dopo la pausa pasquale. Come sono andate le vacanze?
In questo capitolo finalmente Ella si è decisa a farsi controllare da un dottore grazie al nostro bel Richard. Chi sarà mai? Eheheh lo scoprirete la prossima settimana!
Kisses <3

Love will find youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora