Devon's pov
Mi alzo di scatto dalla sedia del mio studio afferrando gli elettrocardiogrammi della donna ricoverata di fretta e furia. Sono stupito, non se ne vedono spesso pazienti affetti da questa malattia, è piuttosto rara per fortuna. Mi precipito nella sua stanza dopo aver parlato con le infermiere di turno.
«Salve Jennifer, come si sente? Mi deve ascoltare un attimo...» Le spiego tutto per filo e per segno cercando di rassicurarla il più possibile.
Una volta aver finito di parlare con lei, mi reco da Angie per aggiornarla su quanto ho scoperto, mi sembra doveroso.«Angie sei ancora qui?»
La cerco con lo sguardo nel laboratorio e dopo pochi secondi, eccola che appare dal corridoio.«Dottor Reinfield, mi dica tutto.» Si sistema la treccia pronta ad ascoltarmi.
«Ho scoperto cosa affligge la paziente di cui mi hai parlato prima. Ha la sindrome della QT lunga...» Sgrana gli occhi. Come ho detto non è comunissima come patologia e non è neanche facilissima da diagnosticare. È una malattia ereditaria che porta a degli squilibri elettrici al cuore. In pratica, i pazienti sembrano stare bene ma all'improvviso il cuore inizia a battere in modo irregolare rischiando di causare un arresto cardiaco com'è successo alla paziente.
«Questo almeno spiega l'esito delle analisi. Ha intenzione di controllare anche i familiari?» Aggiunge ancora incredula.
«Sì, dobbiamo prevenire che succeda anche ad altri membri della famiglia. A breve le installerò un defibrillatore al cuore in modo che se si dovesse fermare nuovamente, ci penserà l'aggeggio stesso a farlo ripartire. È il massimo che posso fare.» Le spiego restituendole le analisi cosicché le conservi con le altre.
«Mi sembra perfetto. Sono felice che siamo riusciti ad aiutarla in tempo.»
«È il nostro lavoro, Angie! Vado a fissare quest'operazione al più presto che domani sarò di riposo. È tardi, non vai a casa?» Le faccio l'occhiolino sapendo che non può muoversi dal laboratorio, tanto per prenderla un po' in giro. Ricambia scuotendo la testa divertita, sa che scherzo.
Salvare le persone mi mette di buon umore, almeno apparirò più rilassato all'incontro con Ella di domani. Non so proprio cosa aspettarmi e spero che non ci siano drammi o sarà la fine anche di questa conoscenza. Con l'animo più quieto, mi affretto a preparare l'operazione che dovrà subire la paziente insieme alla mia equipe.Molte ore dopo, all'alba praticamente, possiamo dire di aver finalmente terminato l'intervento e siamo tutti pronti a far ritorno a casa, compreso il sottoscritto. Mi congratulo con i miei collaboratori per la buona riuscita e controllo la paziente per accertarmi che stia bene rassicurandola sul poter condurre una vita normalissima anche con questo aggeggino che le abbiamo impiantato.
Torno poi nel mio studio per cambiarmi ma m'imbatto in Rose.
«Tutto bene la giornata libera?» Le faccio cenno di seguirmi dentro mentre mi avvio.«Sì dottore, grazie. Ha bisogno di qualcosa?» Mi chiede cortese come sempre, con la sua voce fin troppo delicata.
«Sì, dovresti riordinare queste cartelle in ordine cronologico. Ti lascio lavorare che devo scappare.» Le indico la scrivania con lo sguardo e la lascio sola nella stanza. Saluto velocemente i miei colleghi e mi precipito a casa, sono stremato e sono appena le otto del mattino.
Ad aspettarmi nel mio appartamento trovo Martha intenta a pulire e rassettare il disordine che avevo lasciato la sera precedente.«Buongiorno, signore. Tutto bene al lavoro?» Mi domanda la domestica non appena metto piede dentro.
«Buongiorno Martha. Sì, grazie.» Le rispondo fugacemente spogliandomi del giubbotto che appendo all'ingresso.
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Love will find you
Dragoste#concorsiamo2k19 Ella Davis è una ragazza come tutte le altre, all'apparenza, ma con un passato difficile ed oscuro alle spalle. In seguito alla morte della madre, si trasferisce a New York in cerca di fortuna ed un po' di pace per il suo animo torm...