Ella's pov
Sono passate due settimane e finalmente hanno acconsentito a dimettermi da quest'ospedale che oramai è diventato come la mia seconda casa. Conosco tutti gli infermieri e i medici del piano e anche tutti i gossip che girano in questo reparto. Ma continuo a non sopportare quest'odore di disinfettante che si respira in giro.
I miei amici non mi hanno lasciata sola un attimo e sono felice che tengano tanto a me, ma da un lato, mi sento in colpa per aver scompigliato loro i piani per farmi da babysitter. Continuano a ripetermi che lo fanno con piacere ricordandomi che sono quasi morta.
Do un'occhiata fuori la finestra e il sole splende alto nel cielo. È una bellissima giornata, adatta per disegnare al parco ma Devon non me lo permetterebbe mai. Ha detto testualmente: "Devi tornare a casa e riposare, non andartene a spasso da sola."
È un vero rompiscatole quando ci si mette. Ha cacciato Derek dalla mia stanza! Quel poveretto era terrorizzato e mi ha chiesto più volte cosa ci trovassi di speciale in lui. Beh a volte me lo chiedo anche io, ma poi penso ai suoi occhi di ghiaccio così intensi e carichi che ti sciolgono con un solo sguardo. Ne ha passate troppe nella vita e ancora non ho metabolizzato appieno tutto ciò che abbiamo affrontato. La morte della sua famiglia, la moglie che aveva il mio nome... Mi ha lasciato davvero di stucco questa rivelazione, più di quanto immaginassi. Mi sento quasi in colpa nel dovergliela ricordare sempre con la mia presenza, ma non potevamo saperlo. Quel tombino ha causato tutto questo. Che ironia della sorte, davvero.« Buongiorno Ella! Come stai oggi? » La voce di Roxanne mi distrae da questi pensieri e distolgo lo sguardo dalla finestra per guardarla.
« Ehi, sto bene grazie. » Le sorrido e lei si avvicina per controllarmi la ferita all'addome. È ancora piuttosto fresca e necessita di medicazioni ancora per un po'.
« Sei contenta di tornare a casa? »
« Certo. Senza offesa, ma non ce la faccio più a vedervi ogni giorno!» Ridacchia con me e mi fascia per bene.
« Hai ragione, è ora di tornare alla solita routine. » Mi fa l'occhiolino e mi controlla anche la pressione e il cuore. Ormai sono diventata un'esperta.« Bene, è tutto a posto. Direi che puoi andare ma ovviamente aspettiamo il dottor Reinfield.» Mi lancia un'occhiata di chi la sa lunga ed io alzo gli occhi al cielo. Non sia mai che sia scavalcato dai suoi specializzandi.
« Sta arrivando. » L'avviso e un attimo dopo, fa il suo ingresso trionfale.
« Ella, Roxanne buongiorno. » La studentessa gli fa un cenno con la testa ed esce dalla stanza senza dire altro. Ormai ha capito anche lei l'antifona.
« Torni mai a casa a dormire? Inizio a pensare che tu viva segretamente qui. » Sorride e si avvicina per sedersi sul bordo del letto.
« Noto con piacere che stai molto meglio. Comunque sono appena arrivato. » Si alza dal letto ed io faccio lo stesso. Finalmente posso sgranchirmi un po' le gambe. Mi porge le mani che afferro e facciamo due passi in tondo. Mi sento finalmente bene.
« Posso andare a casa ora? »
« Certo. Ti firmo le dimissioni. » Afferra la mia cartella e la firma.
« Audrey sarà qui a breve. » Gli dico e mi volto verso la finestra. Sembra una vita che non esco all'aria aperta. Posso sentire il calore che mi accarezza la pelle attraverso il vetro.
« Lo so, Richard mi ha chiamato poco fa.» Annuisco e aspettiamo insieme l'arrivo della mia amica. Stiamo chiacchierando a proposito di cosa devo e non devo fare una volta tornata alla vita normale, quando la modella arriva di corsa.« Eccomi! Non è suonata la sveglia, scusatemi...» Mi sento ancora più in colpa.
« Non scusarti. » Le sorrido e lei si avvicina per abbracciarmi. Da quando ho avuto quel piccolo incidente, non perde occasione per farlo ogni volta che può. È troppo tenera, come farei senza di lei?
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Love will find you
Romance#concorsiamo2k19 Ella Davis è una ragazza come tutte le altre, all'apparenza, ma con un passato difficile ed oscuro alle spalle. In seguito alla morte della madre, si trasferisce a New York in cerca di fortuna ed un po' di pace per il suo animo torm...