Ella's pov
Nelle strade di New York regna sempre sovrano il caos ed è forse per questo che alla fine sono riuscita ad integrarmi perfettamente. Rispecchia la confusione che ormai da giorni affolla la mia mente già provata ed è difficile cercare di staccare la spina. Non ci sono riuscita neanche a lezione, infatti, quando è terminata, sono rimasta con il mento appoggiato sul gomito a fissare il vuoto. Per fortuna Ashley mi ha richiamata e mi sono ricomposta velocemente per uscire.
Controllo il cellulare dopo aver congedato la mia amica e trovo due chiamate perse di Audrey, un messaggio di Sebastian e uno di Richard. Leggo prima quello di Bas che dice:"Ella. Noi dobbiamo fare shopping, dobbiamo trovarti un vestito per la mia prima. Non voglio sentire ragioni."
Ah vero, mi ero quasi dimenticata del suo spettacolo! Se non sbaglio, è fra un paio di settimane quindi abbiamo un mucchio di tempo, ma Sebastian non vorrà sentire ragioni ugualmente. Gli rispondo velocemente che ci sentiremo poi per stabilire un giorno nel quale andare. Passo a quello di Richard che recita testualmente:
"Ellina come stai? Quando puoi andiamo a prenderci un caffè, fammi sapere."
Rispondo al messaggio dicendogli che lo chiamerò al più presto e che sto meglio. Infine chiamo Audrey mentre mi avvio alla metropolitana.
«Ciao, sei riuscita ad arrivare in tempo a lezione, poi?» La sua voce delicata mi giunge subito all'orecchio.
«Sì, per fortuna. Il professore ha fatto più tardi di me. Tu? Tutto bene a lavoro?»
«Tutto alla grande, sono arrivata in tempo. Come ti senti comunque? È il primo giorno che torni a lezione dopo tanto...» Posso percepire la sua esitazione nel pormi questa domanda.
«Tutto bene, Audrey. Nessun problema. Comunque, se può consolarti, sto andando in ospedale per informarmi sugli esami da fare...» Mi mordicchio il labbro mentre attraverso la strada a passo svelto per non essere travolta da qualche macchina.
«Oh, bene. Vuoi che ti accompagni?»
«No, ma figurati sono già anche alla metropolitana, ci metterò pochissimo. Ci vediamo stasera e non preoccuparti per la cena, ci penso io!» Le lascio solo il tempo di salutarmi che riattacco subito e scendo velocemente le scale.
Osservo l'esterno del Lennox Hill Hospital come se non avessi mai visto un ospedale in vita mia. In effetti, da quando sono a New York, non sono mai entrata in nessuno di loro, per mia fortuna. Prendo un po' di coraggio e mi decido ad entrare. È enorme, sembra un labirinto. Ci sono molti dottori che girano nei vari corridoi, persone sedute dovunque che aspettano il loro turno pazientemente e anche un bel po' di studenti, immagino. Devo dire che è tutto molto asettico, ovviamente, e fa un certo effetto ai tipi come me che non ci sono abituati.
Mi guardo intorno per un tempo infinito finché non mi decido a chiedere informazioni allo sportello. Mi indirizzano ad un ascensore enorme in fondo a tutto così mi affretto a raggiungere la destinazione. Pigio il pulsante del mio piano e aspetto tranquilla. Speriamo che sia dello stesso stato d'animo anche quando dovrò fare effettivamente queste analisi. Mi perdo nei miei pensieri e quasi non mi accorgo che sono arrivata al piano. Non appena le porte si aprono mi ritrovo... Devon?
È il colmo, ma in fondo lavora qui, c'era da aspettarselo. Ha il camice sbottonato e posso intravedere la camicia bianca che indossa infilata in un paio di pantaloni neri classici. Porta delle scarpe costose e una leggera barba gli incornicia il volto. Punto lo sguardo nel suo ed è molto sorpreso di vedermi. Prevedibile.«Oh ciao.» Lo saluto, sorridendogli leggermente mentre il ricordo di me che fuggo dal suo studio si fa vivo nella mia mente. Chissà come ha preso il mio gesto, lo immagino molto serio nel suo lavoro.
Mi chiede cosa ci faccio qui e gli spiego che mi servono informazioni sulle analisi che mi ha dato. Nel parlare non ci siamo accorti di star praticamente bloccando l'accesso all'ascensore così Devon, prontamente, mi afferra con delicatezza per spostarci. Guardo la sua mano sul mio braccio e mi ricordo di quando, solo poche settimane fa, mi ha presa al volo per non farmi cadere al suolo. Sembra sia successo solo ieri.
STAI LEGGENDO
Love will find you
Romance#concorsiamo2k19 Ella Davis è una ragazza come tutte le altre, all'apparenza, ma con un passato difficile ed oscuro alle spalle. In seguito alla morte della madre, si trasferisce a New York in cerca di fortuna ed un po' di pace per il suo animo torm...