Capitolo 4

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Pov Hope

Un altro giorno nella mia nuova casa era arrivato, questa volta però misi la sveglia, volevo svegliarmi prima per farmi una doccia e nascondere i miei lividi a occhi indiscreti, soprattutto i polsi, si vedeva che quelli erano stati creati da delle mani.

Entrai nel mio bagno e andai subito davanti allo specchio. Il livido sullo zigomo era ovviamente peggio di ieri, ma me lo aspettavo, dopo aver tolto il cerotto dalla fronte vidi che la piccola ferita si era cicatrizzata alla perfezione.

Dopo essermi fatta una veloce doccia, entrai nella mia cabina armadio, misi l'intimo coordinato come piaceva a me, una maglietta a maniche lunghe, per coprire i miei polsi pieni di lividi provocati dai tanti anelli che re Harry porta, bianca, un paio di jeans neri e un paio di vans dello stesso colore. La mia intenzione era quella di andare ad esplorare il castello, la mia nuova casa.

Appena uscì dal bagno mi sedetti davanti al tavolo per trucco, cominciai a spalmare del fondotinta in viso, con il correttore mi aiutai a coprire il liv..

"Come mai sveglia a quest'ora principessa?" sobbalzai, non mi ero nemmeno accorta di non essere sola nella stanza, guardai nello specchio per vedere la figura del re che avanzava verso di me.

"Non avevo molto sonno." Mentì continuando a picchiettare la spugnetta sul mio fragile viso facendo attenzione allo zigomo, mi faceva molto male, ma cercai di non darlo a vedere. Il re era dietro di me che guardava attentamente i miei movimenti nel riflesso dello specchio, era opprimente! Cercai tuttavia di ignorarlo, come meritava. Obbligando me stessa a non lasciarmi andare dallo sconforto.

"Le tue occhiaie dicono il contrario." non risposi. "Ti ho già detto che questo comportamento non ti porterà lontano." sussurrò nel mio orecchio dopo essersi abbassato al mio livello, in un modo raccapricciante.

"Cosa vuole che le dica?" presi la palette blush e decisi che per oggi il colore​ pesca andava più che bene.

"Come te lo sei procurata quel taglio?" chiese indicando la mia fronte con un cenno della testa.

"Sbattendo la testa al tavolo, appena lei mi ha lasciata andare." continuavo a rispondergli ma senza nessun interesse in modo meccanico, speravo che lui questo lo notasse. Perché mi stavo sforzando parecchio, meritavo di essere creduta.

"Sei un'imbranata." rise prendendomi in giro. Non risposi alla sua provocazione per mostrare il mio disinteresse verso di lui. Applicai una linea di eyeliner sulla palpebra poi uno strato di mascara e mi alzai per raggiungere il bagno e mettere un altro cerotto sulla fronte, ma il re me lo impedì, mettendosi davanti a me, a questo punto alzai lo sguardo verso il suo non potendone fare a meno essendo lui davanti a me. "Finalmente mi guardi." disse guardandomi con occhi socchiusi.

"Già, anche se non se lo merita. Così come non merita il mio rispetto." sollevò le sopracciglia sorridendo in modo divertito. Sembrava davvero che il mio commento lo aveva divertito parecchio. Non l'avevo mai visto sorridere, aveva dei bellissimi denti bianchi e due fossette sulle guance che lo rendevano quasi adorabile.

"Hai ancora le palle di dire queste stronzate dopo ieri?" come può una persona sorridere divertita, ma parlare in un modo cosi tenebroso? "Devo rinfrescarti la memoria?" aggiunse avvicinandosi a me girando sul dito una ciocca dei miei capelli, mi fa ancora male la cute dopo che lui me li ha tirati in quel modo.

"Forse sono io a dovergli rinfrescare la memoria. Le assicuro che con la violenza non riceverà niente da me, non mi comporterò nel modo in cui lei vuole, mai. Con questo atteggiamento non fa altro che tenermi lontana da lei." dissi facendogli diminuire quel sorrisetto fino a scomparire del tutto in pochi secondi.

The King And His Queen H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora