Capitolo 23

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Pov Hope

Mi alzai dal pavimento avvicinandomi al lavandino, lavai attentamente i miei denti mentre sentivo anche Harry alzarsi per poi avvicinarsi a me. "Che cosa vuoi?" Mi chiese quasi disperatamente appena finì, ci guardammo negli occhi attraverso lo specchio.

"Questo bambino." Sussurrai più decisa che mai.

"Possiamo farne altri." Cercò invano di convincermi.

"Non voglio passare la vita nell'oscurità pensando ad un figlio che ho ucciso." I suoi occhi si posarono sul mio ventre, guardando le mie mani accarezzare il nostro primogenito. Mi girai a guardarlo faccia a faccia. "Devo finire di preparare il bagaglio." Dissi distaccata cercando di uscire dalla stanza, lui però, si fermò davanti a me guardandomi freddamente.

"Anche se riconoscerò questo bambino non significa che lo accetterò." Si avvicinò ancora di più, posando le mani sul mio viso. "Lo faccio per te, non per lui." Posò dolcemente le labbra sulle mie in un bacio a stampo durato qualche secondo.

Poi uscì dalla stanza senza più guardarmi.

Pensai alla sua voce, lenta e disperata, triste e arresa. Sembrava così spaventato all'idea di avere un figlio...

Non voleva mandarmi via, non voleva farmi sembrare una poco di buono, voleva solo che questo bambino non nascesse. Perché?

Harry è un re fantastico, e nonostante tutto penso che il popolo lo ami e si renda conto dei sacrifici che il loro re compie per loro, tuttavia sembra sempre sbagliare quando si tratta di me, prima ha quasi fatto morire Becca perché non lo ascoltavo, ora mi ha quasi mandata via dal castello perché non lo ascoltato.

Ha però rinunciato a entrambe le sue scelte,  si è pentito, e nella prima predilezione ho la certezza di questo, il suo era solo un gioco, un ricatto, o abortisci o vai via, eppure non era onesto, perché non voleva davvero mandarmi via.

Non so se questa è una prova, per vedere quanto controllo ha su di me, o se lui ha davvero paura dell'arrivo di questo bambino, ma lo scoprirò.

_______

Le mani erano ferme mentre tenevo saldamente il test di gravidanza, sapevo di essere incinta, ma volevo avere ancora più certezze.

La porta del bagno si aprì improvvisamente facendomi sobbalzare. "Che fai?" Mi chiese Harry mentre ero ancora sulla tazza.

"Faccio il test." Scrollai le spalle tornando a guardare le piastrelle del bagno.

"Non hai mai fatto il test?" Si avvicinò velocemente strappando la piccola stanghetta blu dalle mie mani.

"No, aspettavo di farlo insieme." Ammisi vedendo la sua faccia concentrata ad aspettare il risultato. "Ci vorranno ancora dei minuti." Mi alzai dopo essermi pulita rimettendo addosso le mutandine e lasciando il vestitino scivolare lungo le mie cosce mentre tiravo lo sciacquone.

"Come fai allora ad essere certa di essere incinta se non hai fatto il test?" Mi lavai le mani sentendo i suoi passi raggiungermi.

"Istinto materno." Dissi alzando gli occhi sul suo viso, e nei suoi occhi vidi una scintilla che sparì subito dopo. "Lo senti anche tu vero?" Strinse la mascella così come il test nelle sue mani, tornando a guardarlo.

Qualche minuto dopo alzò lo sguardo verso di me, e senza dire una parola buttò nel lavandino accanto a me il test.

Quando poi uscì dal bagno controllai la stanghetta vedendo due linee rosse, sorrisi toccando la mia pancia, accarezzando il mio ventre dove il mio bambino piano piano avrebbe preso forma.

Uscendo dal bagno vidi Harry steso sul letto, senza maglietta e scarpe. Camminai accanto alla finestra dove c'erano le mie poltrone, presi il libro che avevo iniziato a leggere per continuarlo.

Passarono un paio di minuti prima di sentire un gemito di dolore provenire da Harry, quando mi girai per guardarlo lo vidi intento a massaggiare le tempie con le mani e gli occhi chiusi.

Mi alzai subito dalla poltrona e camminai verso di lui sedendomi al suo fianco. "Sta per scoppiare." Disse sentendo la mia presenza.

"Vieni qui." Sussurrai prendendo il suo gomito. Senza farselo ripetere si girò nel letto in modo la posare la testa sulle mie cosce.

Vidi i suoi occhi chiudersi lentamente quando cominciai a massaggiare delicatamente la sua cute.

Sentì il suo braccio circondarmi i fianchi mentre si avvicinò di più a me, non so quanti minuti passarono ma i suoi tratti si rilassarono e dalla sua bocca cominciarono a uscire leggeri sbuffi.

Lo guardai attentamente con la testa appiccicata alla mia pancia, accanto a nostro figlio. Sorrisi immaginandoli giocare insieme, magari a pallone o a basket.

So che Harry non vuole questo bambino, ma forse con il tempo lo accetterà. Non può odiare il suo stesso sangue.

Poi però, mi venne in mente un'immagine di un piccolo bambino innocente che cerca di trattenere le sue lacrime, perché suo padre non gli dà nessun attenzione.

Mi si spezzò il cuore al solo pensiero. Non potrebbe succedere, Harry non può rinnegare suo figlio in eterno.

Harry non è una cattiva persona, con il tempo ho imparato a conoscerlo, quando si renderà conto di star sbagliando cambierà idea, come ha fatto con Becca e con me.

Cercai di allontarmi in modo da tornare alla mia lettura, ma Harry cominciò a stringermi, facendomi capire che nel subconscio non voleva che lo lasciassi solo.

Così continuai ad accarezzarli i capelli, aspettando che si svegliasse.

______

Erano passate quasi 2 ore quando sentì la mano di Harry muoversi per accarezzarmi la schiena. Sentì le sue labbra schiudersi mentre la sua fronte si aggrottò. "Che ore sono?" Sussurrò con la voce più roca del solito.

"Le 19:37." Dissi continuando ad accarezzare i suoi capelli. "Ti fa ancora male la testa?" Chiesi dolcemente vedendo i suoi occhi aprirsi lentamente, posandosi su di me scosse il capo rilassando la sua fronte.

"Tu? Sei stata così per due ore?" Si mise a sedere guardandomi annuire.

"Andiamo a mangiare per favore." Mi alzai in piedi non aspettando altro, guardai il viso di Harry e sembrò un po' deluso, ma si alzò raggiungendomi davanti alla porta.

Tra di noi c'era un religioso silenzio mentre ognuno gustava ciò che aveva nel piatto, capì che questo è ciò che ci sarà nel futuro.

Una donna dovrebbe sempre seguire il suo uomo, fare ciò che lui vuole in modo da non perderlo nei bordelli.

La consapevolezza che avevo appena appreso era che Harry non mi avrebbe mai più toccata, non si farà più soddisfare da me, ne troverà un'altra, una senza un bambino nel grembo, che nel giro di pochi mesi diventerà una balena.

Presi un profondo respiro cercando di non farmi vedere.

Lui andrà con le altre, ed io avrò mio figlio.

The King And His Queen H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora