Pov Harry
Continuai a guardarla mangiare pacificamente, non avevo mai visto creatura più bella al mondo, i suoi occhi erano enormi e sembravano penetrarmi ogni volta che mi guardava, era fragile davanti a me, i suoi modi delicati di fare erano come un richiamo per il mio sguardo, la sua voce dolce era musica per le mie orecchie, il suo modo di tenermi testa mi mandava brividi nel corpo.
Ero cresciuto con una donna che obbediva a ogni comando di mio padre, era questo che volevo anch'io, invece mi sono ritrovato con Hope, mi sono ritrovato con una ragazza che non aveva demorso nemmeno quando le mie mani erano tra i suoi capelli e la sua guancia rossa con l'impronta delle mie dita sopra. Mi son ritrovato a pensare che così mi piaceva molto di più.
Pensavo che avere una donna sottomessa sarebbe stato bello, divertente per la precisione. Quando l'ho vista per la prima volta nella stanza del tè, ho pensato che un angelo come lei sarebbe stato facile da domare, e invece mi son dovuto contraddire solo pochi minuti più tardi, quando notai suo padre essere intimidito da me, ma lei era a testa alta.
Rispondeva a ogni mia domanda con rispetto, teneva il mento all'insù e non abbassava mai lo sguardo, tutto il contrario di mia madre. E la cosa strana era che mi piaceva cazzo, mi piaceva da morire il suo comportamento deciso.
"La smette di fissarmi?" la sua piccola e dolce voce mi destò dai miei pensieri.
"Perché dovrei?" chiesi burbero. Finalmente dopo quasi un mese i lividi erano guariti, odiavo vederla in quello stato.
Le cose tra noi andavano abbastanza bene, anche se in verità litigavamo in continuazione, ma ci piaceva farlo, era come se non sapevamo far altro, era bello litigare con una persona che ti tiene testa e non ha paura di te.
E poi la pace era dolce... L'ultima volta che abbiamo litigato e fatto pace lei mi ha addirittura abbracciato. Io ovviamente l'avrei buttata sul letto e l'avrei finalmente fatta mia, ma sapendo che le sue leggi erano molto restrittive al riguardo ho dato il meglio di me per resistere.
"Ma mi sta ascoltando mio re?" mio re... dio quanto amavo quando mi chiamava così, il sangue mi andava dritto all'uccel... "Ma possibile che non mi ascolta mai? Perché allora mi ha chiesto di pranzare con lei se quando parlo non mi sta a sentire?" La sua faccina era arrabbiata, e quasi mi fece ridere per questo.
"Ti sto ascoltando Hope." scusa ero troppo occupato a pensare alla prima notte di nozze, sai com'è.
"Allora cosa ho detto?" mi guardai intorno grattandomi la testa, bella però la sala pranzo eh? Queste sedie son... "Mio re!" la guardai quando il suo tono si alzò, "Perché è sempre così distratto? C'è qualcosa che la turba?" guardai le sue labbra muoversi per parlare e le immaginai intorno a me, mentre bacia la punta del mi.. "Ora basta, io me ne vado." si alzò dalla sedia cominciando a camminare verso la porta.
"Aspetta." mi alzai seguendola e trattenendola delicatamente per il braccio. Era come una bambola di porcellana; fragile. La sua pelle si macchiava facilmente e io non potevo, di nuovo, causarle dei lividi, era morbida e calda sotto le mie lunghe dita, la sua pelle era degna di una regina così lucente e soffice da sembrare seta.
"Non aspetto se non mi dice a cosa stava pensando così intensamente da non prestare attenzione a nemmeno una delle mie parole." conoscevo ormai quello sguardo, era intenta a scoprire la verità, ed io gliela avrei detta anche a costo di beccarmi uno schiaffo.
"Stavo pensando a te e me, in un letto." cercai di non essere troppo diretto.
Sussultò guardandomi quasi indignata, "Non le permetto di fare pensieri poco casti su di me, mio re." la sua vocina diventò arrabbiata. Scoppiai a ridere davanti alla sue parole. Mise le mani sui fianchi, preferirei farlo io.
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The King And His Queen H.S
Fanfiction[Completa] Il mondo è diviso in dieci monarchie, due di loro si stanno per intrecciare. Dopo la morte del re Styles suo figlio Harry è stato incoronato, due anni più tardi Hope, la principessa di Grootlattia, compie finalmente 18 anni. Non si sono...