Pov Hope
Mi svegliai con la mano sinistra davanti al viso, spalancai gli occhi sobbalzando, non avevo un anello di fidanzamento!
Mi feci una velocissima doccia e mi vestì con un vestitino estivo visto il caldo, misi ai piedi delle scarpe col tacco, andai poi al tavolo da trucco sedendomi, feci una linea di eyeliner su ogni palpebra, uno strato di mascara sulle ciglia e un rossetto rosso scuro sulle labbra.
Uscì dalla mia stanza correndo poi verso quella del re, entrai senza bussare e me ne pentì amaramente, ciò che vidi mi fece fermare il sangue nelle vene, il mio cuore smise di battere nel petto, il mio respiro accelerato per la corsa che avevo appena fatto, si fermò, cominciai a sudare freddo quando i suoi occhi catturarono i miei.
"Buongiorno anche a te principessa, nessuno ti ha mai insegnato a bussare?" chiese sorridendo soddisfatto per la mia reazione, era steso sul letto, nudo con un solo paio di boxer addosso, continuai a scrutarlo dalla testa ai piedi, era pieno di tatuaggi dio mio, il suo viso assonnato mi diceva che si era appena svegliato, la sua voce era ancor più roca di mattina, e non so se per il fatto che si stava mordendo il labbro inferiore guardando le mie gambe nude, o se per lui in un letto nudo, o se per la 'protuberanza' che aveva in mezzo alle gambe, ma sentì uno strano calore nel basso ventre.
"Mi scusi mio re, torno tra qualche ora." feci per girami e uscire dalla stanza, ma la sua voce me lo impedì.
"Hey, dove credi di andare?" si alzò dal letto venendo verso di me mentre io mi girai verso di lui. "Sei qui, quindi ora parli." prese a girare sul indice una mia ciocca di capelli, il mio cuore questa volta prese a battere velocemente, troppo.
"Io, è una cosa stupida mio re, gliene posso parlare dopo." dissi, il suo stato attuale e la mia improvvisa voglia di saltargli addosso non avrebbero portato a nulla di buono.
"Perché?" lui lo sapeva, sapeva del mio stato 'accaldato'.
"Ho paura di fare qualcosa di cui potrei pentirmi." dissi sinceramente.
"E cosa Hope? Cosa?" chiese sussurrando avvicinandosi ancor di più a me, ora i nostri petti erano a contatto e una scarica elettrica mi attraversò la schiena.
Non potevo più trattenermi, così posai le mani sulle sue ampie spalle, mentre le sue si poggiarono delicatamente sui miei fianchi, inclinai la testa verso destra e mi avvicinai lentamente, cosa che fece anche lui, ma prima che le nostre labbra si toccassero spostai la testa lasciando un lungo e dolce bacio sulla sua guancia destra. Solo io sapevo lo sforzo che avevo appena dovuto fare.
Pov Harry
Chiusi gli occhi a quel contatto, pensavo che finalmente avrei assaggiato il sapore delle sue labbra, ma purtroppo mi sbagliavo.
Nonostante questo non potevo non essere felice di aver, almeno, sentito la morbidezza delle sue labbra sulla mia guancia.
"Voglio solo un bacio, questo si può fare prima del matrimonio." dissi quando si staccò guardandomi negli occhi.
"Lo avrà quando io avrò il mio anello da fidanzamento." disse mostrandomi il suo dito nudo.
Come ho fatto a non pensarci fino ad ora?
"Mi stai ricattando?" alzai le sopracciglia cercando di nascondere il mio sorriso.
"Sì mio re, è quello che fanno solitamente le mogli." rise. Dio solo sa quanto amavo quel suono. La prima volta che la sentì ridere promisi a me stesso che avrei fatto di tutto pur di sentire almeno venti volte al giorno quella bellissima melodia.
"A sì?" cercai di allungare il più possibile quella conversazione. Le sue mani erano ancora sulle mie spalle nude e le mie le circondavano i fianchi, ed io volevo restare così per almeno qualche altro minuto, dato che non succedeva spesso che i nostri corpi fossero così vicini.
"Sì, mi dispiace per lei, ma questa è la verità." continuò a ridere come una bambina. Poi si staccò da me facendomi mettere il broncio. "Devo andare ora. Pranziamo insieme?" chiese speranzosa.
"Purtroppo no, ho una cosa da fare oggi, è molto importante." questa volta a mettere il broncio fu lei, sembrava una bambina, era la cosa più adorabile che avessi mai visto nei miei 21 anni di vita.
"Va bene, allora ceniamo insieme?" i suoi occhi enormi si riempirono di speranza e il mio cuore fece capriole gioiose per il fatto che la mia futura e bellissima moglie voleva passare del tempo con me.
"Certo." sorrisi a trentadue denti vedendo il suo broncio scomparire e lasciar spazio a un bellissimo sorriso che mi fece accapponare la pelle. Non avrei mai immaginato che in un finale saremmo andati d'accordo, e non avrei mai immaginato che a mia moglie sarebbe piaciuto passare il tempo con me. Pensavo che sarei diventato come lui. Mi ero ormai rassegnato all'idea.
"A dopo allora." uscì dalla stanza dopo avermi rivolto un altro luminoso sorriso.
Mi feci una veloce doccia e andai nella stanza delle decapitazioni, oggi coloro che hanno toccato la mia donna, la pagheranno.
Appena entrai nella stanza le persone si alzarono, era una stanza a dir poco enorme, non era nel castello ma al di fuori, così che chiunque volesse partecipare potesse farlo. Nel mio castello di certo non ci avrebbero messo piede.
Andai all'altare e mi sedetti ascoltando il parlante.
"Siete accusati di aver picchiato la futura regina. Siete accusati di aver aggredito molte persone che passavano di lì e siete accusati di aver violentato, fregiato e ucciso una donna incinta; Rebecca Tittalman. Che dio sia con voi nonostante i vostri obbrobriosi e disonorevoli peccati." appena Louis finì di parlare il prete cominciò la cerimonia.
"Prego dio di perdonare voi comuni mortali per i vostri peccati ...." non stetti nemmeno ad ascoltare le sue parole, non ero molto religioso.
"Lei lo sa?" mi chiese mia sorella dopo essersi avvicinata a me.
"No."
"Come mai? Forse perché sai che non sarebbe d'accordo con tutto questo? Con la morte di più di cinquanta persone?" chiese in modo retorico.
"Non sono persone, ma animali." li guardai uno ad uno, chi piangeva, chi mi guardava in malo modo eppure nessuno di loro mi faceva pena. "Hai sentito almeno cosa hanno fatto a quella donna?"
"Quello che ha ucciso quella povera signora l'hai fatto decapitare più di un mese fa: il giorno dopo l'arrivo di Hope. Ammetti che stai facendo questa strage per lei." disse in tono accusatorio.
"No." sì, non dovevano toccarla, lei è mia.
"Non te ne faccio una colpa, anzi." la guardai negli occhi per la prima volta da quando avevamo cominciato a parlare. "Non so se uccidere queste persone sia la cosa migliore da fare, ma la devono pagare per quello che le hanno fatto." disse con le lacrime agli occhi. Avevo ormai capito che anche lei adorava Hope, e so che si sentiva in colpa per quello che era successo un mese fa, e lo si capiva dal solo fatto che era qui, non ci era mai stata ad una decapitazione prima, e soprattutto aveva sempre cercato di fermarmi, ma non questa volta.
Girai la testa verso i corpi di quelle persone quando cominciai a sentire le loro urla, continuai a guardare quella strage senza emozioni sul viso, continuai solo a pensare;
Cosa dirà lei di tutto questo?
Mi odierà?
Piangerà?
Ma infondo ciò che non sa, non può farle male, no?
STAI LEGGENDO
The King And His Queen H.S
Fanfiction[Completa] Il mondo è diviso in dieci monarchie, due di loro si stanno per intrecciare. Dopo la morte del re Styles suo figlio Harry è stato incoronato, due anni più tardi Hope, la principessa di Grootlattia, compie finalmente 18 anni. Non si sono...