Capitolo 11

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Pov Hope

Avevo una brutta sensazione alla bocca dello stomaco. Re Harry era in addestramento per i soldati ed era forse per questo. Infondo non sai mai cosa può andar storto, in un attimo può essere più di là che di qua.

Entrai in camera e presi il necessario per pulirmi le unghie sporche, è tutto il giorno che ho cavalcato insieme a Gemma.

Un piccolo sorriso spuntò sulle mie labbra quando mi ricordai Sabina cominciare a nitrire appena mi vide, era da quel piccolo inconveniente con i senzatetto che non la vidi più. Re Harry me lo aveva proibito categoricamente di lasciare il castello, ma ieri sera, a cena ha detto che potevo tranquillamente ricominciare ad uscire, lo trovai abbastanza strano in quel momento, ma quando gli chiesi spiegazioni disse solo che ora il castello era un posto più sicuro. Bah, chi gli capisce gli uomini è bravo...

Dopo aver finito di pulirmi le unghie feci una doccia veloce e mi vestì con un abito estivo verde, mi arrivava fino a metà coscia, era largo ma con una cintura verde scuro nella parte del ombelico, facendolo sembrare stretto in quella parte del corpo, aveva delle spalline sottili cosi lasciai perdere il reggiseno, infondo avevo un bel seno, una terza, inoltre non si notava che non lo portavo. Aggiunsi poi dei tacchi verde scuro e il mio outfit per oggi era perfetto; anche se in realtà erano ormai le 5 passate.

Mi sedetti sulla poltrona e accessi la tv nel muro, cambiai canale annoiata, ma non c'era nemmeno un bel film oggi? "Il re ha vendicato la sua regin.." spalancai gli occhi tornando al canale di prima, c'era il tg. "... ha fatto decapitare tutti i senzatetto all'interno del castello, ieri a mezzo giorno," non è vero.. "sono morte beh 58 persone, tra cui donne e bambini, queste  sono le accuse; 'Siete accusati di aver picchiato la futura regi..' " spensi la tv, il senso di colpa mi attanagliava lo stomaco. -ho una cosa da fare oggi, è molto importante- ricordai le parole che ieri il re mi disse.

Uscì dalla mia stanza e andai nella sala conferenze, dove mi aveva detto che oggi aveva una riunione molto importante verso quell'ora; quando sarebbe tornato dal addestramento.

Entrai senza nemmeno bussare, degli uomini erano di fronte a me, sembrava che stavano uscendo, alle loro spalle il re era ancora seduto e mi guardava con le sopracciglia aggrottate, lo sguardo di fuoco che mi mandò non mi intimidì per niente, anzi mi diete ancor più adrenalina.

Entrai facendo uscire gli uomini, ognuno di loro mi salutò educatamente e io risposi con un cenno e un sorriso falso.

Appena rimanemmo da soli nella stanza andai verso di lui, e gli mollai un ceffone in faccia. Il re, dopo essersi toccato la guancia con una faccia perplessa, si alzò e mi si avvicinò ancor di più.

"Non avresti dovuto farlo." attaccò i nostri petti mentre mi guardava minacciosamente dall'alto, nonostante avessi i tacchi li arrivavo solo alle labbra con la testa, eppure ero alta un metro e settantotto.

"Cosa farà ora? Mhh? Mi farà decapitare?" gli chiesi in modo calmo poggiando le mani sui miei fianchi, urlare non sarebbe servito a niente.

"No, ma potrei ricambiare il favore." il suo tono freddo e tagliente non lo sentivo nemmeno più ormai. Lo usava sempre, anche quando faceva delle battute.

"Le ho già detto che con le botte non riceverà niente da me. "

"A quindi tu puoi tranquillamente colpire me, ma io non posso farlo con te?" i suoi occhi passarono dal verde che tanto adoravo al verde oliva, poi ad un verde che ancora non conoscevo, ma che avrei preferito non conoscere mai.

"Forse ha ragione, non dovevo farlo. Ma lei mi ha fatto arrabbiare in un modo assurdo." il mio tono non era nemmeno lontanamente paragonabile al suo, nonostante ero arrabbiata cercavo di mantenere la calma, probabilmente lui non sapeva nemmeno dell'esistenza di quest'ultima visto come i suoi pugni erano tanto stretti da far diventare le nocche bianche e la sua voce dura e tagliente. 

The King And His Queen H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora