Capitolo 20

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Pov Hope

"Becca!" Urlai correndo verso il letto sul quale era stesa. Era molto pallida, ma oltre a questo sembrava in forma. "Ma com'è possibile?" Chiesi mentre la stringevo a me. "Io ti h-ho vista morire!" Piansi sulla sua spalla, non ci potevo credere, mi sembrava tutto un sogno.

"È stato Harry." Disse Gemma mentre io e Becca continuammo a stringerci piangendo. "Appena io ho detto alle guardie di allontanarti da lì e portarti in camera tua, Harry è corso per tagliare la fune, Becca era morta, ma il dottor Liam è riuscito a rianimarla dopo ben due ore." Mi staccai da Becca guardando Harry.

"Perché non me l'hai detto?" Alzai la voce verso di lui.

"Era in coma, non sapevamo se si sarebbe mai svegliata. Non volevo illuderti, così te l'abbiamo tenuto nascosto." Disse avvicinandosi a noi. "Non dovevo farlo." Disse a Becca, che lo guardò amorevolmente.

"L'importante è che lei si sia reso conto dello sbaglio commesso re Harry." Le prese la mano accarezzandola teneramente. "La ringrazio per avermi salva..." Non finì di parlare quando la sua mano andò a toccare la fede che decretò il nostro matrimonio. "Cosa?" Disse con voce flebile guardando i nostri anulari. Guardò Bertha poi. "Non ero stata in coma per due settim.."

Harry la interruppe. "Sì ma, ci siamo sposati solo sui documenti, la celebrazione è rimandata." La freddezza non abbandonò mai la sua voce, nemmeno quando chiese scusa, di certo non mi aspettavo altro.

"Quando?" Becca urlò abbassando lo sguardo sulle mie parti intime.

"Ieri." Disse Harry circondando i miei fianchi, posizionandosi dietro di me, ed io ripensai alle sua parole sussurrate, al modo nel quale la sua voce raccontava le emozioni che lui provava. Solo in quel momento mi resi conto che si stava aprendo con me.

Quando lo sguardo di Becca puntò sul mio, mi risvegliai dal ricordo. "Quindi avete... puntini puntini?" Mi chiese non sembrando arrabbiata, ma solo curiosa.

"Sì." Annui vedendo i suoi occhi spalancarsi.

"Raccontami tutto!" Urlò così forte che Harry fece un passo indietro, così come me e le ragazze.

"Magari dopo." Risi guardando la sua faccia contrariata.

Dopo pranzo le ragazze e Harry ci lasciarono sole a parlare, e quando le raccontai della magnifica notte di nozze, Becca era quasi scoppiata a piangere.

"Non avevo mai immaginato che il re potesse essere delicato, ma sono così felice." Mi abbracciò stringendomi al suo petto, puzzava di medicina e sudore, tuttavia io inspirai fortemente l'odore di shampoo che ancora rimaneva nei suoi capelli, ricordandomi casa. "Dai, dimmi più dettagli." Mi pregò appena ci staccammo dal abbraccio.

"No, sono cose che non si possono raccontare Becca, smettila." Non volevo raccontargli tutti i dettagli, quello che succede tra me ed Harry deve rimanere tale.

"Comunque sia, a me non sembra cambiato, ha sempre la solita voce fredda." Guardò la mia bellissima fede sorridendo in modo malinconico.

"Non mi importa, a me basta che quando sono sola con lui quella voce esprima le emozioni che realmente prova." Sorrisi ripensando a quando bello è stata la nostra prima volta, non vedevo l'ora che ve ne fosse un'altra.

Mi alzai dal letto accanto a lei vedendo che erano le 9. "Devo andare ora, ci rivedremo domani, va bene?" Annuì tirandomi a lei per un ultimo abbraccio.

Quasi corsi per i corridoi al pensiero che tra poco sarei tra le sue braccia, speravo solo che era tornato in camera, e che mi stava aspettando.

Una volta arrivata alla porta della nostra stanza, feci un profondo respiro, cercando di regolarizzare il mio respiro affannato per la quasi corsa.

The King And His Queen H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora