Pov Harry
Come sempre la guardai mangiare, era così dannatamente perfetta, anche da malata la sua pelle era lucente, nonostante i suoi capelli disordinati, le piccole occhiaie che circondavano i suoi occhi, le labbra screpolate e ricoperta dalla sola vestaglia, non l'avevo mai vista più bella di così.
Il sol pensiero che ogni mattina faremo colazione insieme, a letto ridendo e scherzando l'un con l'altra, il cuore cominciò a battere velocemente nel mio petto.
Mi ero ormai arreso alla sua bellezza disarmante, al suo viso innocente e al suo modo di fare accurato, come solo una regina sarebbe in grado di fare.
"Perché mi fissa sempre quando mangiamo?" chiese innocentemente guardandomi come solo lei sapeva fare.
"Perché come tu stai assaporando questo arrosto, io vorrei assaporare te." ero sicuro che i miei occhi fossero colmi di lussuria, mi morsi le labbra fortemente quando la vidi abbassare lo sguardo arrossendo di poco, era la prima volta che succedeva. "Sei bella Hope." alzò lo sguardo, sorrisi vedendo i suoi occhi illuminarsi.
"La ringrazio, anche lei lo è mio re." sentì qualcosa tendersi nei miei pantaloni, era sempre così sincera, anche quando la verità non gli conveniva poi molto.
"Ho una cosa da darti." dissi non riuscendo più a resistere, volevo aspettare per finire la cena, ma la sua bocca chiama la mia come una calamita.
Tirai fuori dalla mia tasta la piccola scatolina nera contenente il suo anello di fidanzamento.
La vidi spalancare gli occhi mentre la sua mano si stese verso di me, aspettando che io metta l'anello al suo dito.
Aprì la scatolina tirando fuori l'anello, mentre la guardai, volevo capire se gli piaceva, speravo sarebbe stato così.
"O mio dio." ritrasse la mano analizzando l'anello ora sul suo annullare sinistro. "Mio re...." fece una lunga pausa, nella quale io trattenni il respiro. "è magnifico!" quasi urlò guardandolo.
Alzò lo sguardo verso di me sorridendo. "Immagino che ora devo fare la mia parte." abbassò lo sguardo sulle mie labbra leccando le sue.
"Oh sì." annui convinto, avevo aspettato anche troppo.
Si alzò in piedi continuando a guardami negli occhi, si avvicinò a me, mentre io ricambiando il suo sguardo, appoggiando la schiena allo schienale della poltrona.
Quando fu accanto a me, le toccai la coscia facendo pressione con la mano in modo che capisse di doversi sedere in braccio a me. Cosa che fece senza ripensamenti.
Poggiai una mano sulla sua bassa schiena mentre con l'altra scavai da sopra la sua vestaglia fino ad arrivare alla pelle nuda della sua coscia. "Non l'ho mai fatto mio re." ammise poggiando le mani sulle mie spalle, girandosi col busto in modo da stare faccia a faccia con me.
"Segui me." le baciai lentamente l'angolo della bocca sentendola sospirare pesantemente. "Lasciati andare piccola." sussurrai sulle sue labbra prima di baciarla lentamente, all'inizio restò ferma, ma solo qualche secondo dopo cominciò a muovere le labbra sulle mie delicatamente.
Le sue labbra erano le più morbide che avessi mai baciato, ed il suo sapore era inebriante.
Quando poi la sua mano si spostò in su, accarezzando il mio collo fino ad arrivare ai capelli sentì qualcosa la sotto svegliarsi, appena strinse in un pugno le mie ciocche ricce non riuscì a contenermi e gemetti.
Picchiettai la lingua sul suo labbro inferiore per chiedere accesso alla sua bocca, appena ricevetti il consenso la mia lingua andò in cerca della sua.
All'inizio sembrò esitante, ma con il passare dei secondi la sua lingua sembrò prenderci il gusto, cosa che mi fece sorridere sulle sue labbra.
La mia mano cominciò a salire fino a sorpassare anche la sua camicia da notte, ma quando arrivai accanto alle sue mutande la mano di Hope fermò la mia.
Mormorai in disaccordo, ma non mi persi d'animo, la sua pelle era tanto morbida da sembrare seta, il suo profumo invase completamente i miei sensi, abbassando tutte le mie difese.
Il bacio iniziò a diventare sempre più appassionato, mentre la mia donna si avvicino ancora fino a far scontrare i nostri petti. Gemetti quando sentì i suoi capezzoli turgidi, attraverso i nostri strati di vestiti, premere contro di me.
Le nostre lingue inseguirono l'un l'altra come se stessero giocando, la mia mano prese ad accarezzare la sua schiena prima di spingerla ancora verso di me.
Toccai la parte destra del suo corpo spingendola verso la mia erezione pronta per lei.
"Mio re." si stacco da me ansimando. Smisi di accarezzare la sua pelle e le poggiai la mano sulla guancia portando nuovamente le sue labbra sulle mie. Non volevo più staccarmene, e dal modo in cui continuava a rispondere al mio bacio, nemmeno lei voleva farlo.
Purtroppo però, sentì per la seconda volta quella sera un bussare alla porta che ci interruppe, ed in meno di due secondi Hope era nuovamente seduta al suo posto.
"Avanti." dissi scocciato per l'interruzione.
"Ei, sono qui per prendere i piatti." Bertha si avvicinò a noi prendendo i piatti sporchi e ancora mezzi pieni, "Ma non avete mangiato nulla ragazzi." spostò lo sguardo da me alla donna seduta a testa bassa sicuramente cercando di coprire le labbra arrossate e gonfie. "Non avete fame?" scossi la testa, e chi poteva averne seduto davanti alla donna più bella del mondo, nonché mia? Per la prima volta nella mia vita desideravo ardentemente che Bertha uscisse da quella stanza, non ero sicuro del fatto che Hope era disposta a baciarmi nuovamente, ma ci avrei provato.
"Vieni qui." ordinai alla mia donna quando Bertha se né andò.
"No." scosse la testa incrociando le braccia al petto. "Ho la febbre e non voglio contagiarla." cantilenò giocosa.
"Poco fa non sembrava importarti." socchiusi gli occhi verso di lei divertito.
"Mio re, lo sa che queste cose non si possono fare prima del matrimoni." sussurrò guardandomi le labbra, che leccai per renderle ancor più invitanti.
"Non si può fare sesso prima del matrimonio," misi in chiaro. "non c'è scritto da nessuna parte che non posso baciarti." o fare altre cose.
"Sì ma, non pensa anche lei che baciarci porterebbe ad altre cose? Poco fa mi sentivo come se non volessi smettere." sussurrò quest'ultima frase come se fosse un secreto.
Sorrisi quando capì che quelle sensazioni non le ho provate solo io. "Potremmo anche non farlo, so che sei vergine, è questo quello che conta." la guardai famelico mentre lei spalancò gli occhi manco avessi bestemmiato.
"Mio re! Come può dire una cosa del genere?" disse con voce indignata, mi venne da ridere, ma cercai di tenere una faccia composta. "Io arriverò vergine in chiesa, punto." si alzò andando verso il letto, subito dopo si infilò sotto le coperte togliendosi la vestaglia.
Mi avvicinai a lei, o meglio al lato opposto al suo, per poi stendermi accanto a lei.
Mi guardò quasi spaventata, "Non ci pensi nemmeno." disse scuotendo la testa.
"Tu cosa ne sai di cosa penso io?" chiesi cercando di confonderla.
"Perché è nel mio letto re?" chiese incrociando le braccia al petto con fare altezzoso.
"Mmmm 'mio re' mi piace di più." dissi avvicinandomi ancora a lei fino ad avere il corpo spiaccicato al suo, si girò anche lei su un fianco così da essere faccia a faccia.
"Perché è nel mio letto mio re?" sussurrò guardandomi intensamente.
"Perché non puoi dormire da sola, ora che sei malata."
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The King And His Queen H.S
Fanfiction[Completa] Il mondo è diviso in dieci monarchie, due di loro si stanno per intrecciare. Dopo la morte del re Styles suo figlio Harry è stato incoronato, due anni più tardi Hope, la principessa di Grootlattia, compie finalmente 18 anni. Non si sono...