Twentyone.

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{Lauren} 

«Ehi, mi prometti una cosa piccola?». Lo guardo facendo un sorriso e annuisco.

«Sei grande adesso, Lauren, e adesso che io non ci sono piú devi proteggere tu le nostre sorelle, sei matura ed io mi fido di te. Va bene vita mia?». Lo guardo preoccupata.

«Che-che stai dicendo Thom?». Inizio a tremare e le lacrime rigano le mie guance.

«Addio, Lauren. Ti voglio bene, ricordalo sempre». Mi bacia la testa e piano vedo la sua figura dissolversi.

«THOM NO!». Urlo con tutta le forze che ho tra i singhiozzi e le lacrime.

«No, Thom no!». Mi sveglio di colpo e mi sollevo per poi mettermi seduta. Sento tutto il corpo tremare e sudare. Una luce si apre e davanti a me vedo Camila fissarmi preoccupata.

«Lauren, calma, é solo un incubo». Afferma mettendo la mano sulla mia. Guardo entrambe le nostre mani e dopo alzo lo sguardo per guardare lei. Ci fissiamo per alcuni secondi e subito dopo la abbraccio iniziando a piangere. Sento che lei mi stringe forte e passa la mano sulla mia schiena accarezzandola per farmi tranquillizzare.

«Calma Lauren, non sei sola». Non sei sola. Detto da lei sembra quasi vero.

«Non c'é piú, se n'é andato. Come faccio? Thom non c'é piú». I singhiozzi rimbombano nella stanza circondata di un buio totale spezzato con la sola luce di una piccola lampada accesa sul comodino tra i due letti.

«Fa male, lo so. Ma vedi». Si stacca per poi guardarmi e con una carezza asciugare le mie lacrime.

«Lui sará sempre qui, nel tuo cuore, e sará sempre accanto a te. Sempre. Non ti ha mai abbandonata e mai lo fará». Afferma mettendo una mano sul mio cuore che al gesto aumenta automaticamente i battiti.

«É colpa mia». Scuoto la testa mettendo le mani sul viso coprendolo.

«É colpa mia se lui non c'é piú».

«No, no Lauren, non é colpa tua». Continua stringendo la mia mano nella sua.

«É colpa mia. Quella sera non sarei dovuta andare a quella festa, e adesso sarebbe tutto come prima». Continuo ormai non riuscendo piú a bloccare le lacrime.

«Lauren, guardami». Afferma prendendo il mio viso tra le sue calde mani per poi guardandomi dritta negli occhi.

«Non é colpa tua, tu non hai fatto niente. Okay?». Guardo nelle sue iridi color nocciola che al buio, con la piccola luce sfuocata luccicano. Occhi in cui mi perderei per ore. Annuisco solamente e lei mi abbraccia ancora facendo posare la mia testa nell'incavo del suo collo. Con una mano accarezza i capelli mentre con l'altra mano mi tiene stretta a se, come se non volesse piú lasciarmi. Sto provando la sensazione piú bella che io abbia mai provato. Non posso fare altro che stringermi a lei e calmarmi mentre odoro il suo profumo e mi godo questo momento. 

«Grazie». La voce roca e bassa esce dopo alcuni minuti di silenzio per poi sollevare il viso e asciugare le lacrime. Lei sorride senza dire niente. Ha un sorriso bellissimo.

«Ti ho macchiato la maglia con le lacrime, scusa...». Abbasso la testa e la sento ridacchiare.

«Tranquilla, non é successo niente, passa». Sorride ancora per poi alzarsi e tormare a letto.

«Scusami se ti ho svegliata». Mi scuso ancora.

«Non devi scusarti di niente ero giá sveglia». Annuisco mentre fisso il vuoto.

«Non dormi?». Chiede guardandomi.

«Non ho sonno».

«Neanche io». Continua, alzo la testa per poi guardarla.

Ice Heart ||Camren||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora