Sixty

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È un po' di tempo che sono distesa sul mio letto con lo sguardo rivolto verso il soffitto della mia stanza pensando e ripensando senza sosta. Non so come definire il periodo che sto passando, tra poco ci saranno gli esami ed io presto andrò all'università, cambierò città, inizierò una nuova vita e avrò nuove avventure. Ma la cosa che voglio di più è iniziare una nuova vita con Lauren, ma non so se lei è d'accordo, ci sono tante cose da vedere e da fare.

Un sospiro frustrato esce dalla mia bocca non reggendo più lo stress che ho addosso. Lauren è in riabilitazione da un mese mai e purtroppo non ci vediamo spesso, in questa settimana vedendo avendo ottimi risultati, le hanno permesso di fare le uscite accompagnate e in oltre le è permesso studiare così che non perda l'anno scolastico e di conseguenza gli esami. Sono felice di vedere che lei stia molto meglio, sembra essere più serena e questo mi da solo gioia, una gioia infinita.

Mentre poltrisco sul mio letto sento il campanello suonare e sapendo già di chi si tratta mi dirigo al piano di sotto e apro la porta per poi vedere una Normani sorridente che subito mi abbraccia appena mi vede. Dopo esserci salutate saliamo in camera mia e mi butto di nuovo sul letto, questa volta insieme a lei.

«A che ora vai da Lauren oggi?».

«Dovrei andare verso le sette». Le rispondo e lei poco dopo mi guarda.

«Avevi ragione su di lei, sbagliavo a giudicarla e ad odiarla, avrei dovuto conoscerla e avrei dovuto ascoltarti». Mi guarda ed io le sorride.

«Non devi scusarti Mani, è stato normale pensare quelle cose, chi non lo avrebbe fatto?». Le sorrido.

«Sono felice che ti faccia stare bene». Continua lei ed io sorrido per poi abbracciarla.

«Le hai già parlato?». Chiede dopo un po' ed io la guardo non capendo.

«Su cosa farete dopo il diploma». Mi rinfresca la memoria ed io le faccio un no con la testa.

«Ho intenzione di farlo però». Continuo e lei sorride.

«Mani, per quanto ti vedrò single ancora?». Le domando io poi ed entrambe scoppiamo a ridere.

«Spero per poco». Dopo la sua risposta continuiamo a ridere e iniziamo un po' a fantasticare su quello che faremo quest'estate e pensiamo al viaggio a Los Angeles e devo dire, che non vedo l'ora.

Qualche ora più tardi mi ritrovo nella struttura riabilitativa in cui si trova Lauren e sto aspettando il permesso per poter entrare e vederla finalmente. Possiamo stare due ore insieme quattro volte a settimana, il lunedì, mercoledì, venerdì e la domenica, è abbastanza stressante ma almeno possiamo vederci.

«Signorina Cabello? Può entrare». L'infermiera mi sorride gentilmente, gesto che ricambio e poco dopo entro nella stanza di Lauren. Lei appena mi vede fa un sorriso enorme e il mio cuore comincia a battere così veloce che penso che lei lo possa addirittura sentire nonostante la nostra distanza. Lascio chiudere la porta alle mie spalle e mi dirigo verso di lei che è messa sul divanetto della sua stanza. È una camera semplice, c'è un divano, un letto, un piccolo mobile e una porta che porta al bagno mentre le pareti sono beige.

Quando mi siedo lei avvolge le sue braccia intorno a me e mi stringe forte a se ed io mi lascio invadere dal suo buonissimo profumo. Mi manca da impazzire, sembra essere passata un eternità dall'ultima volta che l'ho vista, ma lei deve stare bene è questa la cosa più importante di tutte. Mi stacco dalle sue braccia e senza esitare poso le mie labbra sulle sue baciandola dopo un tempo che mi é sembrato infinito. Lei mette le sue mani sui miei fianchi e mi avvicina a se mentre io metto le mie sul suo viso mentre la mia lingua si unisce alla sua. La nostra separazione avviene dopo abbondanti secondi per via del fiato che ormai mancava, senza dire una parola poso la mia testa nell'incavo del suo collo mentre lei mi cinge la vita con le braccia.

«Come stai?». Chiedo dopo tanto silenzio.

«Sto bene, soprattutto ora che ci sei tu». Sorrido sentendo le sue parole.

«Ma mi manchi da impazzire». Continua per poi lasciarmi un bacio in testa.

«Mi manchi anche tu Lolo». Sospiro chiudendo gli occhi e godendomi le miliardi di sensazioni che provo in questo momento mentre sono con lei.

«Volevo dirti una cosa». Inizio dopo un po' e lei aspetta che io vada avanti.

«Quando dovremo iniziare il college dovrò trasferirmi in un'altra città, non so ancora quale e per adesso non mi importa, l'unica cosa di cui mi importa sei tu». Parlo con voce insicura mentre tengo la testa bassa.

«Camz ovunque tu andrai, io sarò con te». Afferma lei ed io alzo la testa per poi guardarla.

«Vuoi dire, che andremo via insieme?». Le chiedo e lei sorride prendendo il mio viso tra le mani.

«Non lo avevi ancora capito? Io voglio cominciare una nuova vita insieme a te. Non ti lascerò mai, tu sei casa mia, amore mio». E dopo questo non posso fare altro se non sorridere e baciarla. Tutto quello che volevo sentire era proprio questo ed ora, sono la ragazza più felice del mondo.


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Scusatemi se posto la sera a quest'ora ma la scuola ammazza.

Ps. Scusate gli eventuali errori.

Allora, vi piace?

-Ila

Ice Heart ||Camren||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora