Thirtyone.

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«C'è bisogno che io faccia un discorsetto alla tua amata?». Rido alla domanda dal finto tono minaccioso di mia sorella.

«No, sta tranquilla». Ridiamo entrambe.

«Sono felice che stia andando bene tra voi due e soprattutto che tu stia bene». Sorrido alle sue parole seguita da lei.

«Bene, pronta a goderti il tuo ultimo giorno di scuola?». Chiede una volta dopo essersi fermata davanti alla scuola.

«Decisamente». Dopo le stampo un bacio sulla guancia e scendo dall'auto. Vedo Lauren arrivare con la sua moto e la aspetto. Parcheggia davanti a me e quando scende toglie il casco mostrando la sua bellezza infinita.

«Ciao Camz». Saluta posando il casco sulla sella del veicolo nero.

«Ciao Lolo». Sorridiamo e subito dopo lei incrocia la sua mano alla mia, gesto che mi fa sorridere, per poi incamminarci all'interno della struttura. Passiamo davanti al suo armadietto per prendere alcune cose e dopo andiamo al mio.

«Ti va di venire da me oggi?». Mi chiede ed io la guardo.

«Certo». Lei sorride e io finisco di sistemare, quando chiudo l'armadietto lei incrocia nuovamente la sua mano alla mia.

«Hai letteratura a prima ora?». Le chiedo e annuisce, siamo nella stessa aula.

«Dovete dirci qualcosa voi due?». Normanici guarda sorpresa e lo stesso fa Leigh-Anne vedendo le nostre mani incrociate. Io e Lauren ridiamo per le loro facce.

«Io comunque lo sapevo». Afferma Dinah che ci raggiunge con Ally e Jesy facendoci ridere. Al suono della campana tutte andiamo verso le nostre classi, io e Lauren, una volta entrate nella nostra, raggiungiamo due banchi vicini e ci sediamo, aspettando l'inizio delle lezioni. Mentre la professoressa spiega io prendo appunti attentamente ma quando mi volto verso Lauren mi preoccupo. È voltata verso la finestra e guarda il vuoto con malinconia. Le metto una mano sulla sua e lei si gira.

«Che succede?». Le sussurro e lei fa cenno di parlarne dopo, annuisco e torno alla mia posizione precedente ma con meno interesse nello scrivere appunti avendo la testa invasa dalla preoccupazione verso Lauren. Al suono della campana ci alziamo ed usciamo dalla classe, prendo per mano la ragazza dagli occhi verdi e ci mettiamo in un angolo.

«Che succede?». La guardo mentre lei tiene bassa la testa.

«Mi ha scritto Perrie, mi ha detto che neanche quest'anno mio padre verrà per natale». Sento la sua voce spezzata e con essa si spezza il mio cuore.

«Dio Lauren, mi dispiace così tanto». Affermo abbracciandola.

«Non fa nulla, tanto ci sono abituata». La guardo e prendo il suo viso tra le mani mentre con una le accarezzo la guancia e con l'altra le sposto una ciocca di capelli che le copre i suoi bellissimi occhi.

«Andiamo in classe, okay?». Lei annuisce mentre io incrocio le nostre mani e andiamo in classe. Le lezioni passano e oggi, essendo l'ultimo giorno finiscono prima. Il preside ha voluto farci gli auguri e dopo ci ha lasciati liberi, io e Lauren, raggiungiamo la sua moto e una volta dopo essere salite partiamo recandoci verso casa sua. Quando arriviamo troviamo sua sorella Jade, probabilmente anche lei appena tornata dall'università.

«Ehi ragazze». Ci saluta. Non é sorpresa di vederci insieme, presumo che Lauren le abbia detto di noi. Mangiamo una cosa veloce preparata da Katrine, nessuna delle due ha molta fame e subito dopo andiamo in camera sua.

«Qualche giorno di riposo non guasta mai». Afferma mettendosi sul letto e provocando una mia piccola risata.

«Si hai ragione». Rispondo mettendomi accanto a lei.

«Lo so che ho ragione». Continua lei, io la guardo e lei scoppia a ridere, sbatto una mano sulle fronte e scuoto la testa sorridendo. Vedo che si sdraia mentre guarda il telefono che tiene in alto, io metto il busto su di lei e le tolgo il telefono dalle mani e lei mi guarda, la guardo anche io con indifferenza, come se non avessi fatto nulla.

«Ridammelo». Inizia lei, io faccio un no con la testa.

«Cabello, ridammelo». Rifaccio un no con la testa. Sta per dire un'altra parola ma la blocco posando le mie labbra sulle sue. Dopo mi stacco la torno alla precedente posizione, ovvero il busto su di lei e il mento sul suo stomaco per poi guardarla esattamente come prima. Lei scoppia a ridere seguita da me. Dopo qualche secondo prende il mio viso tra le sue mani calde e mi guarda sorridendo.

«Grazie Camz».

«Di cosa?». Domando tornando seria.

«Di farmi dimenticare tutto quando sono con te». Questa affermazione, che sembra una delle tante, ha più significato di quanto si possa pensare e detto da Lauren vale ancora di più. Mi rende così felice saperlo. Faccio un sorriso enorme e la guardo.

«Grazie a te Lolo». Subito dopo la bacio. Ci sistemiamo meglio sul letto, lei si appoggia con le spalle al muro e io mi distendo mettendo la mia testa sul suo petto, mi stringe con un braccio mentre guarda delle cose sul telefono ed io mi guardo attorno. Ogni volta che entro nella sua stanza c'è sempre più ordine, la cosa bella di Lauren, anzi, una delle tante, è che all'apparenza sembra una persona dura, scontrosa e disordinata mentre in realtà è la persona più buona e dolce si questo mondo e mi ritengo fortunata di averla al mio fianco. Il mio sguardo cade su di lei e la osservo mentre usa il suo telefono. La pelle chiara fa risaltare il verde bellissimo dei suoi occhi insieme al colore scuro dei suoi capelli, il viso è angelico e mi trasmette pace e serenità, così come lei mi trasmetta tanta sicurezza e protezione ma so che c'è una ragazza triste, depressa, spezzata dietro la sua maschera, una persona che ne ha viste tante e che è stanca, stanca delle persone e di tutto il resto, vorrei solo riuscire a portare almeno un po' di tranquillità nel suo cuore. Vedo una foto sul suo comodino, che raffigura lei e suo fratello Chris che purtroppo ha lasciato questa vita. So che questo ha colmato un grandissimo vuoto nella vita di Lauren, so che ne soffre ancora, ne soffre giornalmente e io lo vedo, si vede, ha comunque perso suo fratello, per lei era una fonte di ispirazione e un punto di riferimento. Spero solo che ricorderà per sempre solo i momenti belli passati con lui, non voglio neanche immaginare il suo dolore.

«È di due anni fa». La sua voce mi distrae dai miei pensieri, si riferisce alla foto.

«Fu nello stesso anno in cui è successo l'incidente, cosa che accadde tre settimane dopo. Questa è la nostra ultima foto insieme». Afferma con voce spezzata. Non volevo che se ne ricordasse.

«Non volevo che ci pensassi, perdonami Lauren». Sospiro sentendomi in colpa.

«No Camz, non hai nulla di cui scusarti, stavi solo guardando una fotografia». Mi guarda e mi sorride mentre mi accarezza i capelli.

«Sai, dopo la sua morte e dopo aver celebrato il funerale, sono tornata a casa ma dopo un paio di giorni era come se stessi vivendo la situazione da tanto tempo. In fondo, lui non era più in casa da più tempo, dall'anno prima essendo in coma, perciò per me non è cambiato molto. Lo penso ancora lì, su quel lettino con la speranza che un giorno torni da me. Mi manca mio fratello». Afferma abbassando la testa e trattenendo le lacrime. Mi alzo un po' con il corpo e la abbraccio stringendola forte a me.

«Lui è sempre con te Lolo, sempre qui». Le indico il suo cuore con un dito e lei sorride.

«Si, hai ragione». Sorride.

«Lo so che ho ragione». Affermo imitandola dicendo la stessa frase che disse lei circa mezz'ora prima. Lei ride e subito dopo incrocia i suoi occhi nei miei.

«Mi hai rubato il cuore Cabello». Sorride.

«Ho fatto quello che hai fatto tu, rubato il mio». Sorrido anche io e subito dopo uniamo le nostre labbra formando un bacio.

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Allora, volevo in oltre dirvi una cosa. Se qualcuno di voi volesse parlare, sfogarsi, se avesse qualche problema o volesse dei consigli potere anche scrivermi se volete. Io vi ascolto e se posso, vi aiuto. So che vuol dire stare male e non essere capiti quindi, dico davvero, scrivetemi se avete bisogno. Un abbraccio.

-Ila

Ice Heart ||Camren||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora