ℬ𝓁𝒾𝓃𝒹 ℒ𝑜𝓋𝑒 ➵ 𝒱𝓂𝒾𝓃

Capitolo 16

  I know you're hurt child, but you can't do this on your own

Third person

"Questa sera ci divertiremo!" Esclamò Hoseok.

Jimin sospirò a quelle parole. Sfortunatamente per lui, avevano deciso di passare la serata in discoteca. Lui non amava molto la confusione della musica assordante e la miriade di persone che ballavano in modo sfrenato. Taehyung era stato il primo a gioire di quella scelta, in quanto amava ballare e scatenarsi sulla pista. Quel giorno avevano deciso di incontrarsi nel ristorante dove lavorava Jin per pranzare tutti insieme. Yoongi era arrivato in compagnia di Jimin, reduci da una estenuante mattinata trascorsa all'Università. Taehyung alla vista di loro due mentre camminavano verso il locale, fin troppo vicini per i suoi gusti, cercò di ignorare quella sensazione che ormai lo accompagnava da un po' di giorni. Jungkook invece era dovuto rimanere nell'Istituto per un corso pomeridiano.

"Io non posso venire." Disse Jimin.

"Come mai?" Chiese Hoseok.

"Devo incontrarmi con un mio amico."

A quelle parole Yoongi si voltò verso di lui. Taehyung pensava che sarebbe esploso per la gelosia. Ora che aveva scoperto dei suoi sentimenti per Jimin, riusciva a dare un senso a tutti gli strani comportamenti dello hyung nei confronti del suo amico. Come faceva quest'ultimo a non rendersene conto?

"Il cameriere?" Domandò Yoongi, cercando di mantenere un contegno.

"Ha un nome, e si, lui."

"Perché non porti anche lui allora?" Disse Hoseok.

"Cosa?!"

Taehyung e Yoongi si guardarono negli occhi, il primo confuso, l'altro infastidito.

"Cioè si, perché no, così lo conosceremo." Si schiarì la voce Taehyung.

"D'accordo allora."

Il tavolo cadde nel silenzio, Jimin intento a mandare un messaggio, Yoongi che osservava fuori, lo sguardo perso nel vuoto, Hoseok che gustava felicemente il suo piatto preferito cucinato da Jin hyung e Namjoon che scrutava la porta che dava alla cucina dove Jin stava lavorando, aspettandosi di veder spuntare fuori il suo ragazzo. Taehyung si alzò e si diresse verso il bagno. Si stava lavando le mani, quando entrò anche Yoongi, il quale si fermò davanti il grande specchio decorato con delle rose bianche. Si massaggiava il collo con una smorfia sul viso.

"Ah che male, tutta colpa di quel ragazzino." Si lamentò.

Taehyung si stava asciugando le mani, lo sguardo puntato in basso.

"Anche se devo ammetterlo, il suo profumo alla lavanda è così dolce, delicato. Proprio come lui."

Taehyung alzò lentamente lo sguardo verso di lui.

"Cosa stai cercando di fare, hyung?"

Ed ecco che quel sorriso di scherno nacque nuovamente sulle labbra del maggiore. Stava per afferrare la maniglia della porta, quando una mano possente bloccò il suo movimento.

"Lasciami andare, ora." Disse con calma.

Il minore lasciò la presa e Yoongi si massaggiò il polso. Si voltò lentamente verso di lui e poggiò la schiena contro la porta.

"Cosa succede Taehyung?"

"No cosa sta accadendo a te, invece!" Lo rimproverò il ragazzo.

"Non mancarmi di rispetto, ragazzino!" Urlò, staccandosi dalla parete a avvicinandosi pericolosamente e lui.