I have found the one whom my soul loves
Third person
"Hoseok hyung, come stai?"
"Sto bene Jiminnie, tu invece?"
"Non c'è male."
"Com'è l'America, racconta!" Lo incitò Jin.
"È surreale, hyung. Semplicemente magica." Rispose, lo sguardo eccitato.
"Stai mangiando vero?"
"Certo Jin hyung." Ridacchiò.
"Sapete, i miei zii mi hanno fatto incontrare un loro conoscente, un critico dell'arte piuttosto importante, abbiamo chiacchierato molto e ha detto che non vede l'ora di vedere i miei dipinti!"
"Davvero? Ma è fantastico!" Esclamò Namjoon.
"Si! Forse avrò anche la possibilità di un lavoro."
"Ma tornerai a casa, non è vero?" Domandò Jungkook.
"Ah Kookie, non mi dire che ti manco? Come mai stai diventando così affettuoso?" Lo canzonò Jimin.
"Si infatti." Disse Yoongi, contrariato.
I ragazzi scoppiarono a ridere ma Jungkook rimase in silenzio, rendendosi conto che Jimin non aveva risposto alla sua domanda.
Quella sera Jimin aveva deciso di provare a contattare i suoi amici tramite Skype e fortunatamente ci era riuscito senza troppi problemi. In quel momento si trovavano tutti raggruppati davanti il computer, i volti sorridenti. Tutti tranne uno. Taehyung aveva deciso di non mostrarsi, conscio del fatto che Jimin non tollerava la sua presenza. Così se ne stava disteso sul letto del suo migliore amico. Rifletteva. Rifletteva sulle ultime settimane. C'erano molte novità, tra cui il fidanzamento di Yoongi e Jungkook e la presunta cotta che Hoseok si era preso per Yong Sun. Nell'ultimo periodo tutti sembravano essere felici tranne lui. Stava iniziando ad avere freddo, così si alzò e si diresse verso l'armadio di Jimin. Non aveva portato via tutti i suoi vestiti e Taehyung prese una felpa bianca, indossandola. Conservava ancora il suo profumo. Stava per chiudere le ante quando una piccola scatolina attirò la sua attenzione. S'inginocchiò e la afferrò, rigirandosela tra le mani, prima di decidersi ad aprirla. Quando lo fece si alzò in piedi di scatto, gli occhi spalancati. Non riusciva a credere a quello che vedeva.
"Bene Signor Park, ho parlato con i suoi zii ed hanno concordato con me nell'idea di farle frequentare un corso per aspiranti artisti. Non fraintenda, il suo stile di pittura è molto buono ma io le farò raggiungere la perfezione." Queste furono le parole del signor Walker mentre attraversavano il corridoio della sua scuola d'arte "School of Fine Arts". Entrarono nell'aula di disegno e il suo accompagnatore presentò Jimin ai ragazzi, i quali avevano smesso di dipingere, osservandolo curiosi.
"Per quanto riguarda la tua Università a Seoul non devi preoccuparti, li ho contattati e hanno dato il permesso di sospendere momentaneamente gli studi e frequentare questo corso."
"Io...Davvero non so come ringraziarla, è un sogno che diventa realtà."
"Non devi farlo, figliolo. Lo meriti. Hai un talento innato nel disegno, farai molta strada."
Sorrise e lasciò l'aula. Jimin si presentò ai ragazzi e all'insegnante, la quale lo accolse con un sorriso cordiale e prese posto davanti un cavalletto con una tela bianca, pronta per essere riempita dalla sua immaginazione. L'insegnante si avvicinò al giovane, chiedendogli di dipingere, curiosa nel vederlo in azione. Così Jimin chiuse gli occhi, si rilassò e la sua mano iniziò a muoversi in modo autonomo, disegnando linee morbide e sinuose. Le sue dita tracciarono i contorni di un volto, gli occhi, il naso, la bocca. Ah Jimin non doveva neanche aprire gli occhi per sapere ciò che stava dipingendo. L'unica immagine che si presentava nella sua mente era lui. Il suo sorriso, i suoi occhi così profondi.

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ℬ𝓁𝒾𝓃𝒹 ℒ𝑜𝓋𝑒 ➵ 𝒱𝓂𝒾𝓃
FanficKim Taehyung è stato da sempre innamorato di Jeon Jungkook, senza accorgersi però dei sentimenti che il suo migliore amico Park Jimin, prova nei suoi confronti. Ma cosa accadrebbe se con il passare del tempo Taehyung si accorgesse che i suoi sentime...